In un clima di rievocazione medievale anche quest’anno, a partire dal 19 giugno, ritorna il Mercato delle Gaite a Bevagna, in Umbria.
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La storia del mercato e la suddivisione dei quartieri
Nata negli anni ’80 come “Festa della Porchetta”, la manifestazione ha fin da subito riscosso particolare successo grazie alla sua attenzione verso la ricerca storica.
In essa, ruolo fondamentale ha la suddivisione dei quartieri, denominati appunto “gaite”, e occupati nella rievocazione dei mestieri. Esse sono:
- Gaita San Giorgio
Trae il proprio nome da un oratorio donato dal Comune nel 1291 al beato Giacomo, che vi costruì la bella chiesa di San Domenico. Il quartiere, che si estende tra la piazza maggiore e la Porta San Vincenzo, è caratterizzato infatti dalla presenza di tre grandi conventi oltre che da resti archeologici. Esso, inoltre, nonostante sia poco popoloso, vanta la presenza di vari gruppi musicali, danzatori e rievocatori di determinati mestieri come quelli relativi alla lavorazione del ferro, la zecca e la liuteria.
- Gaita San Giovanni
Trae il proprio nome dall’oratorio di San Giovanni Battista ceduto nel 1275 ai frati Minori di San Francesco, che vi costruirono l’omonima chiesa. Essa, estesa dalla piazza vero l’antica porta San Vincenzo, si pone l’obiettivo di privilegiare momenti di elevata spettacolarità che si evincono soprattutto nella proposta di determinate attività artigianali come quella relativa alla lavorazione della carta o del vetro, entrambe sofisticate e complesse.
- Gaita Santa Maria
Tale quartiere, posto davanti alla Gaita San Pietro, è uno dei più popolosi della città e trae il proprio nome dalla chiesa di Santa Maria filiorum comitis, fatta costruire dal conte Rainaldo d’Antignano e documentata fin dal 1198. Dal punto di vista architettonico essa presenta numerosi edifici del ‘300 e del ‘400 mentre, per quanto riguarda l’organizzazione della festa e la realizzazione dei mestieri si sofferma sulla produzione della canapa, delle tele e di resistenti cordami.
- Gaita San Pietro
Tale Gaita, che si configura come la meno estesa della città, si trova procedendo dalla piazza maggiore verso la Porta Sant’Agostino e trae il proprio nome dalla chiesa di San Pietro di cui non si ha più alcuna traccia, ma che sorgeva nei pressi del convento di Sant’Agostino, ad oggi uno dei più interessanti della zona insieme a quello di San Filippo. Dal punto di vista dei mestieri si può senza dubbio affermare che i più rappresentativi del quartiere fossero quelli del fornaio, dello speziale e della lavorazione della cera.
In generale, tale suddivisione ricreata a partire da un testo del XVI secolo, permette ai cittadini di rievocare, ogni anno, i momenti più rappresentativi delle magistrature, della vita sociale e delle attività economiche del tempo. Facendo riferimento alla storia in sintesi, dopo l’arrivo, il Podestà, accompagnato a Porta San Vincenzo da notai, un giudice e da armigeri e familiares, assisteva alla lettura dello Statuto al quale giurava fedeltà e iniziava così, insieme a quattro consoli eletti, ad amministrare la città. Tramite lo stesso Statuto è possibile ricavare tutte le informazioni relative all’economia cittadina, e dunque le tecniche di produzione e vendita principali, ma anche tutte le indicazioni sul modo di gestire la vita.
La manifestazione
La fiera, che si articola negli ultimi dieci giorni di giugno, deve la sua notorietà ai giorni del Mercato che, come abbiamo visto, si sviluppa nei vari quartieri. Esso, differente in ogni Gaita, prevede l’offerta di prodotti locali, allestimenti sia poveri che articolati e la presenza di artigiani sia interni che esterni permettendo, così, al visitatore di vivere un’esperienza inglobante nella storia medievale.
Dato l’inarrestabile successo della fiera, sono stati poi aggiunti ad esso altri appuntamenti fondamentali dati sia dalla realizzazione di alcuni mestieri medievali, ispirati alla realtà economica del tempo ma anche arricchiti liberamente in ogni Gaita, sia da iniziative come la Gara di Tiro con l’Arco, che si svolge sempre in piazza Silvestri, la presenza di taverne, incontri-studio, musica, danza e teatro.
Informazioni aggiuntive
Il Mercato, preceduto dalla Primavera Medievale (dal 24 al 28 aprile) e dal Banchetto Medievale (25 maggio), sarà accessibile gratuitamente dal 19 al 30 giugno 2024 e sarà raggiungibile in diversi modi:
- In treno ed autobus:
treno da Roma > fermata Foligno > da Foligno prendere il bus per Bevagna
treno da Firenze> fermata Foligno > da Foligno prendere il bus per Bevagna
treno da Perugia > fermata Foligno > da Foligno prendere il bus per Bevagna
- In auto da aeroporto di Perugia:
Prendere E45 direzione Perugia
Uscita Foligno Nord > direzione Bevagna
- In auto da aeroporto Fiumicino/Ciampino:
GRA direzione Aurelia SS1
Uscita 10 Autostrada A1 direzione Firenze
Uscita E45 Orte direzione Perugia-Cesena
Uscita Massa Martana direzione Foligno
Proseguire per Bastardo
Superare Bastardo
Proseguire per Foligno – Bevagna
- In auto da aeroporto di Firenze:
Prendere autostrada A1 direzione Roma
Uscire Valdichiana – Bettole
Sinalunga direzione Perugia
Uscita E45 e seguire per Foligno-Assisi
Uscire a Foligno Nord > direzione Bevagna
Per saperne di più clicca qui.
Siete pronti ad immergervi nella storia?