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Bansky&Friends: l’arte della ribellione

Tipo di attivitàMostre
StagioneEstate
RegioneVeneto

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Bansky, pseudonimo di un artista di strada, pittore, attivista politico e regista britannico la cui vera identità è rimasta sconosciuta al pubblico, si pone come il protagonista di una mostra temporanea organizzata presso il JMuseo di Jesolo.

Siete pronti a scoprirla con noi?

Chi è Bansky?

Artista rivoluzionario è da sempre caratterizzato nelle sue opere da un forte messaggio politico e sociale concentrato soprattutto su temi come l’ingiustizia sociale, la politica, la guerra e la critica al consumismo. L’artista ha raggiunto la fama negli anni ’90 a Bristol, città di cui si presume sia originario, grazie allo stile delle sue opere riconoscibile, oltre che per i temi trattati, anche per la combinazione di graffiti e la tecnica basata su stencil che gli consente di creare opere d’arte dettagliate e complesse in maniera relativamente rapida. Altro aspetto fondamentale delle sue opere è l’umorismo. Spesso, infatti, queste ultime, in una fusione tra arte tradizionale e contemporanea, presentano situazioni comiche o paradossali che stimolano la riflessione e l’ilarità, portando il pubblico a considerare anche i temi più seri con una prospettiva critica e ironica. Infine, è necessario porre l’attenzione sulla natura effimera del suo lavoro.

Tra le sue opere più conosciute possiamo sicuramente citare, in primo luogo, Girl with a Balloon, opera creata nel 2002 che è diventata uno dei simboli più riconoscibili dell’arte di Banksy, che raffigura una bambina, con il braccio teso verso l’alto, che lascia volare via un cuore rosso a forma di palloncino creando un contrasto di colori tra il nero e il rosso.

Quest’opera è aperta a diverse interpretazioni. Alcuni, infatti, vedono la bambina che lascia andare via il suo cuore come un simbolo di speranza e innocenza, rappresentando la purezza del cuore umano, altri, invece, interpretano il palloncino rosso a forma di cuore come un simbolo dell’amore, che può essere effimero e fragile come un palloncino che può essere facilmente sgonfiato o portato via dal vento. La figura della bambina, infine, potrebbe anche rappresentare il passaggio dall’infanzia all’età adulta, con la perdita dell’innocenza che spesso accompagna il crescere.

L’opera, inoltre, una volta venduta si è autodistrutta aumentando, così facendo, il suo stesso valore.

Un’altra opera da citare è the Flower Thrower, creata nel 2005, raffigurante un uomo anonimo che lancia un bouquet di fiori come se fosse un molotov cocktail, ma invece di fiamme, dal bouquet scaturisce un tripudio di fiori colorati.

Questa immagine è stata interpretata in molteplici modi. Il contrasto tra l’atto di lanciare un oggetto come un molotov cocktail, spesso associato alla violenza e alla protesta, e il gesto di lanciare fiori, simbolo di pace, gioia e bellezza, è profondamente evocativo. “Lanciatore di fiori” sembra trasmettere un messaggio di speranza e di resistenza pacifica, suggerendo che anche nelle situazioni più tese e conflittuali, l’atto di diffondere amore e gentilezza può essere un atto di protesta potente, forse il più potente di tutti.

Oltre al suo lavoro di strada, Banksy ha anche realizzato progetti artistici più ampi e impegnati. Nel 2010, infatti, ha diretto il documentario Exit Through the Gift Shop, che esplora il mondo dell’arte di strada e ha ricevuto numerose nomine e premi. Inoltre, ha realizzato installazioni d’arte pubblica provocatorie, come Dismaland, un parco divertimenti anti-Disneyland aperto nel 2015 a Weston-super-Mare, in Inghilterra.

L’arte di Banksy ha suscitato reazioni diverse da parte del pubblico e della critica. Alcuni lo considerano un genio creativo che porta avanti un importante messaggio sociale attraverso il suo lavoro, mentre altri lo vedono come un vandalo che distrugge la proprietà altrui.

Nonostante le controversie, Banksy è senza dubbio uno degli artisti più enigmatici e influenti del nostro tempo, il cui impatto sulla cultura popolare e sull’arte contemporanea è incalcolabile. Oltre alla sua arte di strada provocatoria, Banksy è anche noto per la sua funzione di attivista. Molte delle sue opere d’arte sono indirizzate a temi sociali e politici, tra cui la disuguaglianza economica, la crisi dei rifugiati, la guerra e l’oppressione. Utilizza l’arte come mezzo per sollevare domande importanti sulla società e per sfidare le ingiustizie del mondo moderno. I suoi murales sono spesso accompagnati da didascalie taglienti e provocatorie che fanno riflettere chi li osserva.

La mostra a Jesolo

L’esposizione, curata da Piernicola Maria Di Iorio, prodotta dal comune di Jesolo e organizzata da Piuma e Arthemisia, è una mostra unica nel suo genere che racconta la contemporaneità attraverso gli occhi di alcuni tra i più influenti artisti viventi e tra i quali, oltre a Bansky, possiamo citare Jago, TvBoy, Takashi Murakami, David LaChapelle e molti altri.

Essa, iniziata il 24 aprile e visitabile fino al 15 settembre, si pone l’obiettivo di raccontare storie “controcorrente”, attraverso un totale di circa 90 opere, ed è accessibile, venerdì dalle ore 14:30 alle ore 18:30 e sabato e domenica dalle ore 10:30 alle ore 18:30, al prezzo di:

  • Intero: 12 €
  • Ridotto (per ragazzi dai 10 ai 18 anni non compiuti, diversamente abili): 10€
  • Ridottissimo (per bambini dai 6 compiuti ai 10 anni non compiuti): 6 €
  • Gruppi formalizzati con un capogruppo gratuito: 10 €
  • Singolo partecipante come gruppo scolaresca: 6 €
  • Biglietto famiglia due adulti e due bambini: 33 €

Ingresso gratuito:

  • Bambini fino ai 5 anni compiuti
  • Accompagnatori di persone diversamente abili
  • Insegnanti accompagnatori di scolaresche

Visita guidata a cura di Coop Culture con partenza fissa il sabato e la domenica dalle 15:00 alle 16:00:

  • Intero: 17 €
  • Ridotto: 13 €

Biglietto cumulativo Museo Civico di Storia Naturale + Banksy and friends: l’arte della Ribellione

  • 14 €: biglietto cumulativo intero
  • 12 €: biglietto cumulativo ridotto per ragazzi fino ai 18 anni di età, gruppi visitatori con un capogruppo gratuito

Indicazioni stradali

È possibile raggiungere il museo:

  • In auto

Per chi proviene da Milano o dal Brennero: dall’autostrada A4, dopo la tangenziale di Mestre, prendere l’uscita in direzione aeroporto Tessera/Jesolo.

Per chi proviene dal passante di Mestre prendere l’uscita Noventa di Piave.

Per chi proviene da Tarvisio, Udine, Trieste: dall’autostrada A4 prendere l’uscita Noventa di Piave.

  • In bus

Bus di linea collegano frequentemente Jesolo con l’Italia e i principali Paesi Europei. Stazione bus: rotonIn treno

  • In treno

Stazioni Ferroviarie a Mestre e a San Donà di Piave con frequenti collegamenti con autobus di linea da del Picchi.

  • A piedi

Provenendo da via Bafile o via Aquileia, all’altezza di Piazza Brescia prendere Via XIII Martiri e dopo la rotonda proseguire in Viale del Marinaio in direzione McDonald’s/Centro Commerciale Laguna Shopping.

Per maggiori informazioni su indicazioni e biglietti clicca qui.

Non perderti anche la mostra dedicata a Willem De Kooning.

Pubblicato il
7/06/2024
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