È storia. È mistero. È miracolo. È tante cose. Eppure resta una certezza: Napoli non può e non riesce ad essere separata da San Gennaro. Perché, in fondo, il Santo Patrono non è solo un protettore o un emblema religioso, ma rappresenta una fonte di attaccamento culturale, un collante identitario. Entro San Gennaro si predica la definizione di un popolo.
Il 19 settembre è alle porte ed è bene ricalarsi nella grande atmosfera della Festa di San Gennaro!
Perché il 19 settembre?
San Gennaro è patrono di Napoli dal XVII secolo e, da quel momento, ha inaugurato una storia di amore e devozione lunga secoli.
La storia ha inizio il 19 settembre del 305 d.C., quando un Gennaro, vescovo di Benevento, venne decapitato a Miseno, non volendo sacrificare la sua fede agli ordini imperiali. Da quel momento, come tradizione vuole, avvenne un fatto miracoloso: il sangue sulla pietra della decapitazione cominciò a liquefarsi ad ogni anniversario del martirio di San Gennaro.
Dinanzi a tale evento miracoloso, fu lo stesso popolo napoletano che decise di raccogliere parte del sangue e conservarlo in quella che sarà la celebre ampolla del miracolo. Così, come da rituale, San Gennaro compie il miracolo della liquefazione tre volte l’anno: il 19 settembre, anniversario della sua morte; il 16 dicembre, in memoria dell’eruzione del Vesuvio del 1631 fermata miracolosamente – si dice – da San Gennaro, e la prima domenica di maggio, anniversario della traslazione della salma del Santo.
Ciò che ci intressa particolarmente e che è causa di una certa apprensione da parte dei napoletani sono, tuttavia, i casi di mancato miracolo che hanno, ormai, assunto un ruolo ancora più importante dell’avvenuta liquefazione. La storia, infatti, ha sempre letto la mancata liquefazione come un momento profetico. In che senso? Nel senso che la mancata liquefazion del sangue è stata precorritrice di drammati ci eventi. Nel settembre 1939, la mancata liquefazione coincise con l’invasione della Polonia da parte della Germania e la conseguente Seconda Guerra Mondiale. La mancata liquefazione del settembre 1943 presagì la terribile lotta per la Liberazione contro la Germania Nazista.
E ancora: la mancata liquefazione del 1973 coincise con lo scoppio dell’epidemia di colera; quella del 1980 con il tragico terremeto d’Irpinia. Fino ai giorni nostri: nel dicembre 2020, la mancata liquefazione è coincisa con il picco di Covid. Questi dati hanno, così, alimentato questa una tradizione che attende in uno scenario miracolistico, surreale l’avvenimento della liquefazione del sangue, soprattutto se per il 19 settembre in cui il miracolo si verifica anche sulla pietra della decapitazione di San Gennaro. E’ così, allora, che Napoli si dipinge del suo fascino sempre al bivio, sempre nel limbo e che vede superare di gran lunga la fede in una figura, che diviene manifesto dell’identità di un popolo e di un’intera cultura.
19 settembre 2024: programma Festa di San Gennaro
Anche quest’anno, immancabilmente, avrà luogo la Festa di San Gennaro e le celebrazioni inizieranno già da sabato 14 settembre, attraverso la Fiera Vesuviana di San Gennaro, giunta alla sua 411esima edizione.
Una Fiera, questa, che si innesta entro il corpo delle celebrazioni per il Santo Patrono e che esalta la napoletanità e la sua forza di pullulare entro la capacità di portare avanti rituali e tradizioni, resistenti ai tempi. Così a fede e devozione, si uniscono l’artigianato, la maestria culinaria, la forza artistica, lo spirito comico e tragico, che rendono Napoli la città più bella del mondo. In allegato poniamo, allora, il programma del 19 settembre, giorno della Festa di San Gennaro.
Ore 07.30: Diana di Fuochi pirotecnici, in onore di San Gennaro Vescovo e Martire, Santo Patrono di San Gennaro Vesuviano
Ore 9:00: Chiesa Conventuale di San Gennaro: Santa Messa festiva Presieduta da Don Aniello Nappi Parroco Parrocchia S.S. Gioacchino ed Anna di San Gennaro Vesuviano
Ore 10.00: Stand espositivi di prodotti agricoli tipici, di attrezzi agricoli, di produzioni artigianali creative e tradizionali, laboratori artigianali di antichi mestieri: Esposizione di attrezzi agricoli e manufatti tipici della fiera. Dimostrazione Antichi Mestieri: impaglia sedie, cestaiolo, arrotino.
Esposizione e vendita dei prodotti agricoli biologici, campani DOP, IGP, STG, Presidio Slow Food delle aziende agroalimentari. (Bando Regione Campania Fiere e Manifestazioni 2024 Assessorato Agricoltura). Stand informativo Regione Campania.
Esposizione di lavori pittorici, grafici e fotografici, di moda e di architettura d’interni a cura della sez. Artistico dell’I.S.I.S. Caravaggio.
Youtuber laboratori di slime, spettacoli e tanto divertimento.
Laboratori creativi tecnica di pittura One-Stroke e acquarello, cucito creativo e macramè, incisione del legno.
Esposizione dell’azienda agraria a cura della sez. Agrario dell’I.S.I.S. Caravaggio.
Presepi scolpiti nel tufo.
Ore 10:00: Chiesa Conventuale di San Gennaro: Santa Messa Festiva Presieduta da Don Aniello Nappi Parroco Parrocchia S.S. Gioacchino ed Anna di San Gennaro Vesuviano
Ore 11:00: Chiesa Conventuale di San Gennaro: Santa Messa Festiva Presieduta da Don Aniello Nappi Parroco Parrocchia S.S. Gioacchino ed Anna di San Gennaro Vesuviano
Ore 17.00: Street food in Piazza Margherita.
Stand espositivi di prodotti agricoli tipici, di attrezzi agricoli, di produzioni artigianali creative e tradizionali, laboratori artigianali di antichi mestieri: Esposizione di attrezzi agricoli e manufatti tipici della fiera. Dimostrazione Antichi Mestieri.
Esposizione e vendita dei prodotti agricoli biologici, campani DOP, IGP, STG, Presidio Slow Food delle aziende agroalimentari. (Bando Regione Campania Fiere e Manifestazioni 2024 Assessorato Agricoltura). Stand informativo Regione Campania.
Esposizione di lavori pittorici, grafici e fotografici, di moda e di architettura d’interni a cura della sez. Artistico dell’I.S.I.S. Caravaggio.
Youtuber laboratori di slime, spettacoli e tanto divertimento.
Laboratori creativi tecnica di pittura One-Stroke e acquarello, cucito creativo e macramè, incisione del legno.
Esposizione dell’azienda agraria a cura della sez. Agrario dell’I.S.I.S. Caravaggio.
Presepi scolpiti nel tufo.
ORE 18:00: Chiesa Conventuale di San Gennaro V. e M.: Processione del Santo Patrono San Gennaro V.M. per le strade cittadine – Partenza Pagliarone, segue Via Ottaviano, Via Roma, Piazza Margherita e ritorno nella Chiesa Conventuale di San Gennaro V. e M. con Solenne Celebrazione Eucaristica in Onore del Santo Patrono, presieduta da Don Aniello Nappi Parroco Parrocchia S.S. Gioacchino e Anna San Gennaro Vesuviano.
Ore 19.30: in Aula Consiliare, Presentazione del libro “Torre Civica di San Gennaro Vesuviano” a cura del Prof. Aniello Giugliano e del Ricercatore Carmine Ammaturo.
Saluti Istituzionali: Dott. Antonio Russo Sindaco Comune di San Gennaro Vesuviano, Prof.ssa Antonietta Carbone Presidente Comitato Fiera Vesuviana
Intervengo: Prof. La Marca Antonio Rosario, Prof.ssa Emilia Moccia.
Modera: Avv. Aniello Iervolino.
Ore 20.00: nel Chiostro del Convento, 2° Sagra del Tarantiello a cura della Parrocchia SS Gioacchino ed Anna di San Gennaro Vesuviano.
Ore 20.00-21:00: in Piazza Margherita, Show Cooking e degustazione Pesce Azzurro ed Eccellenze Vesuviane a cura dell’Associazione Socio culinaria Quanto Basta nell’ambito del progetto “Valorizzazione del pesce azzurro nella Dieta Mediterranea – PN FEAMPA ITALIA 2021-2027 e Regione Campania”.
Angelo Carannante * Michelin Ristorante Coracòl – Bacoli. Piatto: “Sgombro, fagioli e.… caviale”. Presentano Avv. Sergio Sbarra, civilista del Foro di Nola noto nel food come “Avvocato Gourmet” e Dottor Luigi Nappi Biologo e divulgatore scientifico.
Ore 21.30: nell’ Area spettacoli, NOSTALGIA 90 (show dance anni 90 più famoso in Italia con oltre 250 spettacoli ogni anno)
Ore 23:30: Cerimonia di chiusura e Arrivederci alla 412° Fiera di San Gennaro Vesuviano dal 1613
A seguire Fuochi d’artificio
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