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Amelia: il borgo più antico d’Italia

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RegioneUmbria

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Giungere ad Amelia significa entrare in un piccolo scorcio di Paradiso. È questo ciò che si avverte quando si entra in un connubio perfetto tra antichità architettonica, splendore naturale e bellezza intramontabile di una terra che sa essere lungimirante. Amelia, dunque, non è semplicemente il borgo più antico d’Italia, ma rappresenta una sintesi di cosa sia veramente il nostro Paese: un concentrato meraviglioso di arte, grandezza paesaggistica e pace.

Scopriamo insieme questo borgo nel cuore dell’Umbria!

Amelia: il borgo più antico d’Italia

Amelia, come ormai è chiaro, rappresenta il borgo più antico d’Italia. Sorto, infatti, nel III secolo a.C. per mano del re Amerone, il borgo umbro rappresenta un sapiente incrocio tra epoche ed età diverse.

Di particolare rilievo, infatti, sono le Cinte Murarie (edificate tra il VI ed il IV secolo a.C.) che ancora tutt’oggi rappresentano l’ingresso maestoso e poligonale alla città. In tal senso, infatti, si sottolinea la sopravvissuta Porta Romana, ingresso principale al centro città. Amelia, inoltre, è anche un vero e proprio territorio testamento per la presenza e la storia romana in Italia.

Di particolare imponenza ed importanza, infatti, sono le Cisterne Romane, esempio della grandissima capacità ingegneristica dell’epoca dei Cesari, nonché via di fuga per tutti i cittadini in caso di attacco nemico. Ci si trova dinanzi, praticamente, ad una vera e propria città sotterenea, finemente costruita. Presso il Museo Archeologico, tuttavia, Amelia espone il più grande tra i ritrovamenti compiuti sul territorio.

Statua in bronzo di Germanico

Stiamo parlando della statua in bronzo di Germanico (I secolo a.C. – I secolo d.C.), condottiero romano e successore designato dell’imperatore Augusto. Il preziosissimo reperto ha per sè un’intera stanza e parla ai visitatori che sono colpiti da una simile bellezza tramandatasi intatta.

Ma Amelia non è ferma al solo antico nucleo romano di Roscio Amerino: va anche ben oltre nel tempo. Così, tra viuzze e scorci naturali, si ergono palazzi rinascimentali e settecenteschi. Come, per esempio, non ricordale il gentilizio Palazzo Farrattini, che fungette da studio preparatorio per il più rinomato Palazzo Farnese a Roma.

Palazzo Farrettini

Amelia è stata anche il set cinematografico di importanti pellicole: il Pinocchio di Comencini o Il Marchese del Grillo con Alberto Sordi sono stati ambientati presso il Teatro Comunale. La struttura, risalente al Settecento, è ancora intatta nella sua completa fattura in legno e sono stati preservati anche i macchinari per le scene originali. Notevole è anche l’architettura sacra, con la bellissima Cappella del SS. Sacramento ed il Battistero di San Giovanni Battista, col San Giovanni Battista attribuibile alla Scuola di Donatello.

Amelia: uno scenario arcadico

Se gli antichi poeti ambientavano le loro narrazioni poematiche in ambienti idilliaci e creati ad hoc, è perché, probabilmente, non avevano ancora visto la stesura paesaggistica di Amelia.

Scorcio dal borgo di Amelia

La planimetria dell’Amerino, infatti, contempla un armonico susseguirsi di vallate, irrigate dal Rio Grande, colline, vestite di uliveti e vigneti, montagne (Monti Amerini), ricoperte di querce, castagni, aceri. Il tutto, senza particolari salti, ma in un fluire lento, chiamato a costituire una delle zone più intatte dell’intera macchia mediterranea.

Il torrente del Rio Grande, nel dettaglio, grazie ad una diga duecentesca, forma un bacino artificiale conosciuto come Lago Vecchio. Questo incantevole laghetto, che un tempo serviva per alimentare i mulini a vento, è circondato da boschi ed è raggiungibile su una pista ciclopedonale.

Sulle rive si possono noleggiare piccole barche per escursioni sull’acqua e osservare animali acquatici come anatre selvatiche e aironi di passaggio. Sul ramo sinistro del torrente ci sono la spiaggia e l’area attrezzata per il picnic.

Da qui partono anche sentieri che permettono di immergersi nella natura del luogo, visitare la vecchia diga medioevale della Para e fare attività sportiva. In altre zone, il Rio Grande ha creato spettacolari architetture naturali con pareti rocciose a strapiombo, come quella dello Scoglio dell’Aquilone che si erge a picco sul torrente.

Particolarmente rilevante è, senza dubbio, anche la tradizione enogastronomia. Con vini dorati e rossi e, soprattutto, con il Rajo, una varietà d’olio prodotta solo ad Amelia e nell’Amerino, il borgo umbro sa accattivarsi visitatori e stessi abitanti con la sua sinuosità e ricchezza.

Se si vuole ammirare la Bellezza, non si può che visitare Amelia!

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Pubblicato il
25/11/2024