Iran e politiche europee oggetto dellla conferenza stampa che si è tenuta venerdì 29 novembre presso il Senato della Repubblica, tra gli ospiti illustri l’ex Vicepresidente del Parlamento Europeo Alejo Vidal-Quadras.
In un momento critico per le relazioni internazionali e i diritti umani, il Senato italiano ha ospitato una conferenza organizzata dal Comitato globale per lo Stato di diritto – Marco Pannella (GCRL) su iniziativa del Sen. Giulio Terzi. L’evento ha riunito esperti, politici e attivisti per discutere le crescenti minacce rappresentate dal regime iraniano, analizzando l’attuale politica europea e proponendo un cambio di strategia più deciso e incisivo. L’evento è stato moderato dal Dott. Matteo Angioli, segretario del Comitato globale per lo Stato di diritto Marco Pannella.
Un appello alla realtà: gli interventi principali
La conferenza ha visto protagonisti illustri relatori, tra cui Alejo Vidal-Quadras, Giulio Terzi di Sant’Agata, Cinzia Bonfrisco, Roberto Rampi, Struan Stevenson e Farzin Hashemi. Tutti hanno sottolineato la necessità di una nuova politica verso Teheran, abbandonando l’approccio di appeasement che ha caratterizzato le relazioni europee con l’Iran negli ultimi anni.
Alejo Vidal-Quadras: “L’Europa deve svegliarsi”
Il professor Alejo Vidal-Quadras, presidente di In Search of Justice (ISJ) ed ex vicepresidente del Parlamento europeo, ha aperto i lavori condividendo la sua esperienza personale come vittima di un attentato orchestrato dal regime iraniano nel 2023. Miracolosamente sopravvissuto a un colpo di pistola sparato da distanza ravvicinata, Vidal-Quadras ha definito il regime iraniano “uno Stato terrorista” e ha criticato l’approccio europeo come “fallimentare e controproducente”.
Presentando il libro bianco dell’ISJ, “La politica fallimentare dell’Europa nei confronti dell’Iran”, Vidal-Quadras ha esortato l’UE a sostenere apertamente il NCRI (National Council of Resistance of Iran) e il piano democratico in 10 punti proposto da Maryam Rajavi. “Il popolo iraniano è pronto per la democrazia”, ha dichiarato, ribadendo che il NCRI rappresenta una valida alternativa politica e sociale al regime.
Vidal-Quadras ha inoltre evidenziato che l’appeasement europeo non solo ha fallito nel mitigare le azioni del regime, ma ha anche rafforzato la percezione di debolezza dell’Occidente agli occhi dei mullah, incoraggiandoli a intensificare le loro attività terroristiche. “Quando l’Europa sceglie di ignorare la realtà e di continuare con concessioni e negoziati, il regime percepisce tutto questo come un segnale di complicità o, peggio, di paura”, ha affermato.
Concludendo il suo intervento, Vidal-Quadras ha lanciato un appello vibrante: “L’Europa deve risvegliarsi dal suo torpore morale e politico. Il popolo iraniano sta combattendo per un futuro libero, ma non può farlo da solo. È nostro dovere non solo morale, ma anche strategico, sostenere questa battaglia. Un Iran libero e democratico è una condizione essenziale per la stabilità della regione e per la sicurezza globale”.
Giulio Terzi: “La politica dell’accondiscendenza ha fallito”
Un contributo chiave è stato offerto anche da Giulio Terzi, senatore e presidente della IV Commissione per le politiche dell’Unione europea. Terzi ha descritto il regime iraniano come “pericoloso, ma debole”, denunciandone l’uso sistematico del terrorismo come strumento di politica estera.
“Il regime di Teheran interferisce in molti Paesi, ma è incapace di attuare riforme”, ha dichiarato, aggiungendo che l’idea di dialogare con i mullah è un’illusione destinata al fallimento. Tra le azioni proposte da Terzi figurano l’inserimento delle IRGC (Guardie Rivoluzionarie) nella lista nera dei gruppi terroristici, l’applicazione di principi fondamentali del diritto internazionale per contrastare il terrorismo del regime e infine l’attivazione del meccanismo snapback delle Nazioni Unite per ripristinare le sanzioni globali.
“L’Europa ha sperato in un cambiamento interno al regime, ma questa strategia si è dimostrata inutile”, ha concluso. “Dobbiamo affrontare la realtà: il popolo iraniano ha bisogno del nostro sostegno per ottenere la libertà e la democrazia”.
Cinzia Bonfrisco: “L’Europa ha sbagliato troppo a lungo”
Cinzia Bonfrisco, già membro del Parlamento europeo, ha criticato aspramente la complicità e il silenzio delle istituzioni europee nei confronti delle violazioni del regime iraniano. “Abbiamo assistito a troppi errori da parte dell’Europa, spesso legati agli interessi economici e commerciali con Teheran”, ha affermato.
Bonfrisco ha ricordato episodi imbarazzanti come la partecipazione dell’Iran alla Commissione ONU per la parità di genere, dove l’Europa non ha mostrato la necessaria fermezza. Ha inoltre lodato l’azione delle donne iraniane nella loro lotta per i diritti e la libertà, ribadendo la necessità di un cambiamento di paradigma nelle relazioni internazionali dell’UE. “Il regime non è un interlocutore riformabile; l’Europa deve schierarsi chiaramente a favore del popolo iraniano”, ha concluso.
Farzin Hashemi: “Un cambio è possibile”
Farzin Hashemi, vicepresidente della Commissione per gli Affari Esteri del NCRI, ha proposto una “soluzione iraniana” basata sul rovesciamento del regime dall’interno, attraverso il lavoro delle Unità di Resistenza e un governo provvisorio di sei mesi che porti il Paese a elezioni libere. “La scelta non è tra guerra e appeasement: c’è una terza via ed è nelle mani del popolo iraniano”, ha affermato il vicepresidente.
Prospettive future: l’appello alla solidarietà internazionale
La conferenza si è conclusa con un forte invito all’unità e alla fermezza. Gli oratori hanno sottolineato che il futuro dell’Iran dipende dalla sua popolazione e dalla resistenza organizzata, ma la comunità internazionale ha un ruolo cruciale nell’isolare il regime e sostenere il cambiamento.
Maryam Rajavi, presidente eletta del NCRI, ha articolato la sua visione di un Iran democratico basato sulla separazione tra religione e Stato, la parità di genere, la libertà di espressione e un Iran sostenibile. “È tempo che il mondo libero si schieri apertamente con il popolo iraniano”, ha dichiarato Vidal-Quadras, concludendo: “Il futuro appartiene a loro”.
Iran, dove posso trovare più informazioni?
Per sapere di più sul NCRI puoi visitare il sito qui o qui per la versione italiana.
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