Piccolo comune delle Marche, Genga si pone come uno dei borghi più belli della regione noto per i suoi luoghi d’interesse e paesaggi.
Siete pronti a scoprirlo con noi?
La storia del borgo
Comune di soli 1 656 abitanti situato in provincia di Ancona, nelle Marche, Genga trae il proprio nome dalla famiglia a cui appartenne papa Leone XII ma le sue origini risulterebbero essere ancora più antiche, poiché risalenti al 386 a. C., quando i Galli Senoni invasero il territorio costituendo varie città-colonie tra cui Senigallia.
Luoghi d’interesse
Nonostante le sue dimensioni, il comune di Genga presenta numerosi luoghi d’interesse come:
- Abbazia di San Vittore alle Chiuse, è uno dei monumenti più importanti del comune, dichiarata monumento nazionale nel 1902, la cui edificazione dovrebbe risalire al 1060-1080. La chiesa, appartenente all’architettura romanica, è caratterizzata dal materiale della pietra calcarea e da nove campate coperte da volte a crociera a parte quella centrale sulla quale si imposta una cupola.
Nei pressi di questa abbazia è inoltre possibile rilassarsi alle Terme di San Vittore.
- Eremo di Santa Maria Infra Saxa, costruito tra le rocce, è un monumento religioso le cui prime testimonianze risalgono al 1029 in riferimento ad un monastero di clausura e al cui interno era presente una statua in legno della Madonna successivamente distrutta da un incendio. Nei pressi dell’eremo è presente, inoltre, il Tempio del Valadier, tempio neoclassico a pianta ottagonale voluto da papa Leone XII e realizzato, secondo alcuni, nel 1828 grazie all’architetto Giuseppe Valadier, secondo altri, nel 1817 grazie agli interventi di Tommaso Zappati e Pietro Ghinelli. Al suo interno è inoltre presente una copia della Madonna con il bambino di Canova, il cui originale è conservato nel Museo di Genga.
- Museo di Genga, istituito nel 1980 da Andrea Caporali e Enrico Principi, raccoglie numerose opere e oggetti di culto provenienti dalla chiesa di San Clemente prima del riallestimento nel Palazzo della Genga, la prima sede parrocchiale del castello medievale. Tra gli oggetti più rilevanti vi è, ad esempio: il Trittico e San Girolamo e committente di Antonio da Fabriano e Sant’Antonio Abate di Pietro Paolo Agabiti.
- Grotte di Frasassi, grotte carsiche sotterranee presenti nel Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, è costituito da una serie di grotte, scoperte nel 1948, e, ad oggi, visitabili. Esse sono caratterizzate da numerose sculture naturali, formatesi per opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia, e da nel 67 specie di animali.
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