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Un tuor alle pendici dell’Etna: Nicolosi – Randazzo – Bronte

Tipo di attivitàEcoturismo
StagioneTutto l'anno
RegioneSicilia

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Grande re del nostro territorio italiano è l’Etna, con il suo paesaggio variegato, i suoi centri turistici, i suoi borghi che ne costituiscono il circondario. In questo articolo, proponiamo, infatti, un tour alle pendici dell’Etna, attraverso tre borghi (Nicolosi-Randazzo-Bronte). Un tuor che sa conciliare i monumenti artistici con paesaggi mozzafiato, per un’esperienza unica ed assolutamente irripetibile.

Scopriamo insieme i luoghi di questo tour alle pendici dell’Etna!

Nicolosi: la porta dell’Etna

Prima tappa del tuor alle pendici dell’Etna è Nicolosi. Questo antico borgo medievale è anche noto come la porta dell’Etna, avendo un accesso preferenziale al grande vulcano di Sicilia.

Etna da Nicolosi: prima tappa del tuor alle pendici dell’Etna

Nicolosi è dominato dal monastero di San Nicolò La Rena, edificio sacro eretto nel 1150 e che, molto probabilmente, ha dato il nome alla cittadina. Il centro città, con le sue viuzze, i suoi colori ed i suoi profumi tipicamente siciliani, confluisce verso la centralissima Chiesa dello Spirito Santo, avente campanile in pietra lavica, realizzato a seguito del terremoto e delle eruzioni del 1669 e del 1693, che sommersero l’intero borgo, danneggiandolo in maniera importante.

Snodo cruciale, tuttavia, di questo tuor alle pendici dell’Etna, è, attraverso Nicolosi, il Parco dell’Etna. Si tratta, infatti, di un parco naturalistico che, con i suoi 59mila ettari, si apre alla varietà e ricchezza faunistica e di flora del circondario del grande vulcano. La terra ricca e florida, i colori caldi, la visuale che giunge fino all’isola di Malta, sono ingredienti straordinari per restare senza parole.

Il Parco, inoltre, si presta a mirabili escursioni. Si sale, infatti, sino al Rifugio Sapienza, a 1.900 metri, dove si può prendere la funivia per raggiungere la sommità della montagna, a quota 2.500. Così, l’Etna sembrerà ancora più strabiliante e …. meno mostruoso!

Randazzo: la città dalle cento chiese

Seconda tappa di questo tour alle pendici dell’Etna è Randazzo. Raggiungibile tramite l’A18, uscendo a Fiumefreddo, la cittadina etnea è nota come la città delle cento chiese; queste ultime, in buona parte, ancora visitabili ed ammirabili.

Randazzo: seconda tappa del tuor alle pendici dell’Etna

Con Randazzo, il tuor alle pendici dell’Etna raggiunge quello stato sublime di commistione tra architettura e natura. Salendo, infatti, lungo il Piedimonte Etneo è possibile ammirare il vulcano dalla Porta San Fratello, costituita da due obelischi in pietra lavica, che si aprono al paesaggio mozzafiato. Il centro storico è dominato da chiese d’ogni epoca e da antichi palazzi nobiliari, ma anche da 50 murales che ripercorrono il rapporto che gli Arabi, durante la loro dominazione della Sicilia, avevano con l’Etna, in un incrocio suggestivo tra passato e presente.

Tre sono i quartieri che caratterizzano il cuore pulsante di Randazzo: Latino, Lombardo, Greco. Il quartiere Latino è dominato dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, di tipico stile gotico. Il quartiere Lombardo, è caratterizzato soprattutto dalla Chiesa di San Martino, con il suo straordinario campanile, noto per essere uno dei più belli di Sicilia. Il quartiere Greco è noto anzitutto per la Chiesa di San Nicolò e la sua facciata barocca.

Nella piazza antistante la Chiesa di San Nicolò è situata la statua del Gigante Piracmone, emblema dell’unione dei tre quartieri. Il Gigante è stato ribattezzato più amichevolmente Rannazzu Vecchiu. Molto suggestiva anche la passeggiata sull’acciottolato in basalto lavico di via degli Archi.

Bronte: la patria del pistacchio

L’ultima tappa del tuor alle pendici dell’Etna è Bronte. Si tratta di un vero e proprio centro d’eccellenza nella coltivazione e produzione del pistacchio, da cui derivano le stupende creme (dolci e salate) apprezzate in tutto il mondo.

Bronte: terza tappa del tuor alle pendici dell’Etna

Bronte è un vero gioiellino storico dove spicca la sobria Chiesa Madre del ‘500 dedicata alla Santissima Trinità, che qui chiamano La Matrice.

Poco distante ecco il Real Collegio Capizzi, fondato dal sacerdote Ignazio Capizzi nel XVIII secolo per promuovere l’istruzione e la formazione dei giovani: qui su prenotazione si visita il fondo antico della ricca biblioteca.

Pistacchio di Bronte

Ritroviamo, a conclusione di questo tuor alle pendici dell’Etna, il Castello Nelson. Complesso architettonico nato come abbazia nel XII secolo, dopo essere stato secolarizzato venne donato nel 1799 da Ferdinando di Borbone all’ammiraglio Horatio Nelson: un gesto di riconoscenza dopo l’intervento inglese che aveva contribuito a spegnere la breve esperienza della Repubblica napoletana, restaurando il Regno.

Il tour alle pendici dell’Etna vi aspetta!

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Pubblicato il
21/02/2025