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Cannes 2025: un’Italia tra nuove visioni e memorie ritrovate

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StagionePrimavera

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Il Festival di Cannes 2025, alla sua 78ª edizione, torna a illuminare la Croisette dal 13 al 24 maggio con un cartellone che mescola sapientemente grandi nomi internazionali, registi emergenti e una particolare attenzione per le narrazioni politiche e le storie dei personaggi.

L’appuntamento con il Festival di Cannes è sempre frizzante e ricco di aspettative. Tra gli ospiti più attesi le star internazionali Robert De Niro, Scarlett Johansson, Tom Cruise, Kristen Stewart e l’intramontabile Quentin Tarantino.

In questo panorama sfaccettato di film e celebrities, l’Italia si presenta con una selezione cinematografica sobria ma potente, in grado di riflettere le tensioni del presente e la continua ricerca di linguaggi innovativi. Un ritorno all’essenziale, rispetto a edizioni in cui nomi come Moretti, Sorrentino o Garrone dominavano il concorso principale, ma al contempo significativo per varietà tematica e profondità autoriale.

Cannes 2025, il film italiano candidato al concorso ufficiale

Nel concorso ufficiale, l’unico film italiano selezionato è Fuori, diretto da Mario Martone, che torna a Cannes dopo Nostalgia (presentato nel 2022) con un’opera ispirata a L’università di Rebibbia, autobiografia della scrittrice e attrice Goliarda Sapienza.

Il film ricostruisce la sua esperienza carceraria degli anni ’80, affrontando tematiche di identità, libertà e sorellanza tra donne, in un contesto crudo ma pervaso da un inaspettato slancio vitale. A interpretare la protagonista una Valeria Golino in stato di grazia, affiancata da Matilda De Angelis ed Elodie – al suo debutto a Cannes – nei ruoli delle due giovani detenute con cui la protagonista intreccia un legame trasformativo.

La curiosità intorno a Fuori è cresciuta anche per il lavoro fatto sul linguaggio: Martone ha voluto che le attrici studiassero a lungo la cadenza romanesca delle detenute di Rebibbia, riportando in vita non solo una voce letteraria ma un’ atmosfera di vita reale.

Cannes 2024, cast film "Parthenope" di Paolo Sorrentino @credits by Festival de Cannes - Facebook
Cannes 2024, red carpet cast film “Parthenope” di Paolo Sorrentino @credits by Festival de Cannes – Facebook

Cannes 2025 sezione Certain Regard, i candidati italiani

Mentre il concorso principale vede una presenza italiana contenuta, è nelle sezioni collaterali che si avverte la vitalità della produzione nostrana. In Un Certain Regard, sezione sempre più strategica per i talenti emergenti e i linguaggi sperimentali, sono presenti due titoli italiani.

Il primo è Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, una coppia già nota per Re Granchio. Il nuovo film è ambientato nella Roma del primo Novecento e racconta l’arrivo del Wild West Show di Buffalo Bill nella capitale.

La pellicola gioca sull’incontro tra due immaginari: il mito americano e la cultura popolare italiana. Protagonista è Alessandro Borghi, in una performance che mescola ironia, fascino e malinconia, in un film che ha già conquistato i primi applausi della critica. Non avevamo onestamente molti dubbi sulla performance vincente di Alessandro, che ci ha abituato a interpretazioni sempre profonde, meticolose ed emozionanti.

Il secondo candidato

Il secondo film italiano in Un Certain Regard è Le città di pianura di Francesco Sossai, una produzione più intima e riflessiva. Ambientato nelle zone rurali del Veneto, segue l’amicizia fra due uomini di mezza età e un giovane studente, in un viaggio tra silenzi, paesaggi e piccoli traumi esistenziali.

Il film è stato girato in 16mm per accentuare l’aspetto analogico e nostalgico delle immagini. Interessante notare come Sossai, pur essendo relativamente giovane, attinga a suggestioni del cinema italiano anni ’70, in particolare al lavoro di Ermanno Olmi e dei fratelli Taviani.

A Cannes presenze italiane anche in giuria

Ma la presenza italiana non si ferma ai film: Alba Rohrwacher è stata scelta come membro della giuria del concorso principale, presieduta da Juliette Binoche. La sua inclusione è un segnale importante del ruolo crescente delle attrici-registe italiane anche in ambito internazionale, e non è un caso che proprio quest’anno la selezione complessiva abbia dato forte spazio a storie raccontate da e su donne.

Rohrwacher, già vincitrice della Coppa Volpi a Venezia e volto di diversi film premiati a Cannes, rappresenta un ponte tra la tradizione del cinema d’autore italiano e le sue nuove declinazioni.

Cannes 2024, photocall Christophe Honoré, Chiara Mastroianni, Fabrice Luchini @credits by Festival de Cannes - Facebook
Cannes 2024, photocall “Marcello Mio” – Christophe Honoré, Chiara Mastroianni, Fabrice Luchini @credits by Festival de Cannes – Facebook

Qualche curiosità

Una curiosità: Fuori è stato proiettato in una versione con sottotitoli “narrativi” in realtà aumentata per gli spettatori non udenti, parte di una sperimentazione voluta dagli organizzatori per rendere il festival più inclusivo. Anche questa è una novità dell’edizione 2025, che ha voluto rinnovarsi non solo nei contenuti ma anche nella forma dell’esperienza cinematografica.

A confronto con gli anni passati, il 2025 vede un’Italia meno “invadente” ma più mirata. Se nel 2015 tre autori italiani gareggiavano per la Palma d’Oro (Sorrentino, Moretti e Garrone), oggi la strategia sembra quella di puntare su titoli più raffinati e meno “istituzionali”, capaci di emergere per qualità narrativa e sensibilità contemporanea.

Il cinema italiano, insomma, non rincorre i numeri ma lavora sulla profondità. E in questo senso Cannes continua a essere una tappa fondamentale.

Cannes 2025 forse ci mostrerà come l’Italia stia ridefinendo la propria identità cinematografica: meno concentrata sui grandi nomi e più attenta a nuove voci, a narrazioni ibride e ad approcci che riflettono la complessità del presente.

Il festival si conferma così un barometro non solo del gusto internazionale, ma anche del modo in cui il cinema italiano sceglie di raccontarsi e reinventarsi.

Sito e informazioni

Per ulteriori aggiornamenti visita il sito ufficiale del Festival di Cannes.

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Pubblicato il
13/05/2025