Nelle Valli del Natisone individuiamo una delle mete più ricche di patrimonio culturale ed artistico del Friuli-Venezia Giulia: Cividale del Friuli, in provincia di Udine.
Approfondiamo insieme la sua storia e i suoi luoghi di interesse!
Cividale del Friuli: dove si incontrano epoche e popoli diversi
Cividale del Friuli è una cittadina ricca di testimonianze storiche, ancora oggi accessibili a tutti, e vanta una lunga storia segnata da tantissimi popoli diversi.
Nel giugno 2011 è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO, ed è il punto di partenza dell’itinerario UNESCO “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”.
Ma si potrebbe dire che la storia di Cividale del Friuli inizi già nel Paleolitico, a cui risalgono i più antichi reperti rinvenuti nella zona, alcuni dei quali sono oggi esposti nel Museo Archeologico di Cividale.
Presenze umane sono attribuibili anche all’epoca neolitica e all’Età del ferro e, fino al IV secolo a.C., si segnalano la presenza di Veneti e Celti.
Successivamente, i Romani si insediarono a Cividale nel II secolo a.C., e vi fondarono un castrum (accampamento militare). Giulio Cesare lo trasformò in un forum (mercato) e assunse la denominazione di Forum Iulii: da qui il nome del Friuli che la regione mantiene ancora oggi.
I Longobardi giunsero a Cividale nel 568 d.C. e vi istituirono la sede del primo ducato longobardo in Italia. Nel 775 d.C. furono sconfitti dai Carolingi, che invasero il Ducato del Friuli ed ebbero la meglio.
Secoli più avanti, Cividale visse sotto il dominio della Serenissima fino al 1797, quando passò all’impero asburgico.
Cividale del Friuli ad oggi conserva un inestimabile patrimonio storico. Numerosi sono i luoghi in cui è possibile ammirare questo patrimonio: eccone una selezione.
Museo Archeologico di Cividale
Nel Museo sono preservati reperti di diverse epoche storiche: romana, paleocristiana, longobarda, romanica, gotica.
Il piano terra presenta la parte lapidaria, suddivisa in varie sezioni in base all’epoca.
Il primo piano ospita la Mostra Longobarda, in sette diverse sale, in cui sono conservati preziosi reperti che vanno dal primo insediamento al Forum Iulii, dal VI secolo, fino alle ultime fasi dell’arte longobarda, che hanno subito la “contaminazione” del mondo carolingio.
In questo Museo è esposta anche una collezione di ben cinquantasei rarissime monete d’oro longobarde.

Museo Cristiano del Duomo
ll Museo Cristiano del Duomo si suddivide in due sezioni: il Patrimonio longobardo e il Tesoro del Duomo.
Il Patrimonio longobardo include l’Altare di Ratchis, capolavoro dell’arte longobarda, realizzato tra il 737 d.C. e il 744 d.C.
Esso fu commissionato dal Duca Ratchis in onore del padre. Si ritiene che originariamente l’Altare di Ratchis fosse ampiamente colorato e decorato. Grazie agli studi effettuati in merito, e ad un allestimento museale multimediale permanente, è possibile osservare la proiezione, sull’Altare di Ratchis, delle policromie originali che lo caratterizzavano, nonché scoprire le diverse fasi di stesura del colore.
Il Tesoro del Duomo conserva antichi oggetti di oreficeria e di uso liturgico, come manoscritti e codici, pitture e sculture che raccontano la storia cristiana millenaria di Cividale del Friuli.
Tempietto Longobardo
Il Tempietto Longobardo è un’importante testimonianza dell’architettura dell’Alto Medioevo. Le sue origini sono misteriose: si narra che sia stato costruito nella seconda metà dell’VIII secolo come cappella della corte longobarda. In seguito divenne cappella del monastero benedettino femminile di Santa Maria in Valle, prendendo proprio il nome di “Oratorio di Santa Maria in Valle”.
Ipogeo Celtico
Ubicato nel centro di Cividale, l’Ipogeo Celtico è un’affascinante opera di archeologia sotterranea, avvolta nel mistero.
Esso è costituito da un insieme di cavità sotterranee scavate nella roccia. Vi si può accedere solo attraverso il servizio di visite guidate organizzate dal Comune di Cividale del Friuli.
Si entra nell’ipogeo tramite una ripida rampa di scale che terminano in una camera centrale, da cui si sviluppano tre diversi corridoi.
Nelle pareti dell’Ipogeo vi sono loculi, nicchie, e tre mascheroni molto particolari: la loro funzione è tutt’oggi sconosciuta.
Sull’utilizzo di questo ipogeo sono state tramandate varie leggende ed avanzate le ipotesi più disparate. Secondo alcuni studiosi, gli ambienti dell’Ipogeo venivano utilizzati come carceri nel periodo romano o longobardo, mentre altre ipotesi ritengono che l’Ipogeo fosse sede di funerali in epoca celtica.

Come raggiungere Cividale del Friuli
È possibile raggiungere Cividale del Friuli via auto, percorrendo dapprima l’autostrada A4 Venezia-Trieste (uscita Udine Sud) e successivamente la strada statale 54 Udine-Cividale oppure uscendo al casello di Palmanova.
Chi viene da nord può usufruire dell’autostrada A3 Tarvisio-Udine, prendendo l’uscita Udine Nord e in seguito la strada statale 54 Udine-Cividale).
Si può anche arrivare via treno, attraverso la linea ferroviaria Udine-Cividale.
E adesso è il vostro momento di fare un “viaggio nel tempo” a Cividale del Friuli!
Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale di Cividale.
foto di copertina credit Friuli Venezia Giulia