Rivista online

Caldes – tra castelli leggendari, meleti fioriti e sport all’aria aperta

Tipo di attivitàSport, Turismo
StagioneTutto l'anno

Condividi

Un angolo di Trentino fatto di agricoltura e cultura

All’ingresso orientale della Val di Sole, là dove il paesaggio si apre su una distesa ordinata di meleti, sorge il comune di Caldes. Con le sue sei frazioni – Samoclevo, San Giacomo, Cassana, Tozzaga, Bordiana e Bozzana – questo piccolo centro del Trentino rappresenta un perfetto connubio tra agricoltura, turismo e storia.

I frutteti, curati con passione e dedizione, sono il tratto distintivo di questa zona, cuore pulsante del consorzio Melinda. In ogni stagione i campi si trasformano: dal bianco della fioritura primaverile all’oro delle mele pronte per la raccolta.

Caldes in inverno
Credit – Val di Sole
Caldes in inverno
Credit – Val di Sole

Castel Caldes: il guardiano di pietra sul torrente Noce

È impossibile arrivare a Caldes senza restare colpiti dalla maestosità di Castel Caldes. Affacciato sul torrente Noce, fu costruito tra il 1230 e il 1235 per volere di Rambaldo e Arnoldo da Cagnò. Nato come torre di avvistamento, il maniero ha visto nei secoli il susseguirsi di ampliamenti, restauri e modifiche fino ad assumere, nel Cinquecento, l’aspetto che ancora oggi è possibile ammirare.

Nel 1464 entrò in possesso della famiglia Thun, che lo trasformò in residenza nobiliare, impreziosendolo con soffitti a volta, boiserie lignee e affreschi. 

Oggi il castello è visitabile, ospita mostre temporanee e rappresenta una delle mete culturali più suggestive dell’intera valle.

Castel Caldes
Credit – Val di Sole
Castel Caldes
Credit – Val di Sole

La leggenda della prigione di Olinda

Tra le stanze più affascinanti del castello, spicca la cosiddetta “prigione di Olinda”. Secondo la leggenda, la contessina Marianna Elisabetta Thun fu rinchiusa proprio lì dal padre Redemondo, intenzionato a impedirle di sposare Arunte, un menestrello di corte. La giovane vi morì per amore, e si dice che gli affreschi che decorano le pareti della stanza siano stati realizzati da lei stessa durante la prigionia. 

Una storia che colpisce, quella di Olinda, tanto che ancora oggi affascina e commuove.

Gli affreschi della stanza di Olinda
Credit – Val di Sole
Gli affreschi della stanza di Olinda
Credit – Val di Sole

La cappella e il talento di Elia Naurizio

Accanto al castello, quasi nascosta agli occhi distratti, si trova una piccola cappella dedicata alla Beata Vergine Maria. Già documentata nel 1585, fu decorata nel 1629 dal pittore Elia Naurizio con un ciclo di affreschi di rara bellezza. Un gioiello d’arte sacra che rappresenta una tappa obbligata per chi ama la pittura e la spiritualità.

Samoclevo e le frazioni: una bellezza diffusa

Caldes non si esaurisce nel solo capoluogo. Le sue frazioni rappresentano un patrimonio diffuso di cultura, storia e paesaggi. Samoclevo si distingue per la sua rocca, costruita sulle pendici del Monte Vesa a quasi 1.000 metri d’altitudine, da cui domina la parte inferiore della valle.

Le altre frazioni – da San Giacomo a Bozzana – conservano ancora oggi le antiche cappelle gotiche e barocche, custodi di altari lignei e atmosfere d’altri tempi. Luoghi in cui il sacro e il quotidiano si fondono in maniera autentica.

Una vocazione agricola che incontra il turismo esperienziale

L’agricoltura non è solo antica tradizione, ma anche innovazione e identità. L’economia locale di un tempo era agro-silvo-pastorale. Oggi si poggia sulla produzione frutticola, ma gode anche di altro: a Caldes, la coltivazione delle mele si sposa con una nuova forma di turismo: esperienziale, lento e consapevole. I visitatori possono passeggiare tra i meleti, assistere alla raccolta, partecipare a degustazioni o scoprire i segreti del lavoro contadino.

Un’esperienza pensata per avvicinare le persone alla terra, valorizzando un sapere antico che ha saputo adattarsi ai tempi.

Sport e natura: il complesso delle Contre

Chi cerca attività all’aria aperta trova nel complesso delle Contre una vera e propria oasi. Situato lungo il torrente Noce, è un centro multifunzionale con campi da tennis, calcio, basket, volley, un’area verde attrezzata e un centro per rafting e sport fluviali. Non mancano uno spazio per eventi e feste campestri, un bar e luoghi di relax immersi nella natura. 

Non a caso il Trentino è meta ambita dai club di calcio per i ritiri estivi. È senz’ombra di dubbio il luogo perfetto per unire movimento e benessere, circondati da paesaggi che rigenerano corpo e mente.

Contre, Caldes
Credit – Dolomiti Brenta Bike

Arcadia Street Festival, l’estate che accende il borgo

Ogni giugno, Caldes si trasforma in un palcoscenico diffuso grazie all’Arcadia Street Festival. Musica, circo contemporaneo, arte di strada, spettacoli e gastronomia locale animano strade e piazze, richiamando artisti e spettatori da tutto il Trentino e non solo. Un’occasione per riscoprire il borgo sotto una luce nuova: quella della creatività, dell’incontro e della festa. 

Quest’anno tra i vari artisti e gruppi che si sono esibiti nel centro storico di Caldes, il festival ha ospitato la Rusty Brass Band, gruppo molto attento alle iniziative sociali; ha per esempio suonato insieme agli homeless, nelle carceri e in centri minorili. È stato presente poi l’artista delle bolle di sapone Thomas Goodman e il comico argentino Victor Rubilar, il quale colleziona ben 25 premi internazionali e 5 Guinness World Record.

Arcadia Street Festival
Credit – Val di Sole
Arcadia Street Festival
Credit – Val di Sole

Dove il passato illumina il presente

Raggiungibile facilmente in treno – la stazione di Caldes si trova proprio di fronte al castello – il borgo invita a scoprire un Trentino meno noto, ma ricco di storie da ascoltare, sapori da gustare e paesaggi da vivere.

Visitare Caldes significa entrare in una narrazione collettiva che continua, giorno dopo giorno, grazie a chi questo territorio lo abita, lo coltiva e lo racconta. Un piccolo grande esempio di come il passato possa diventare futuro, e di come molto spesso la bellezza non abbia bisogno di clamore per farsi notare.

Leggi anche il Borgo di Santa Cristina – bellezze in Val Gardena

Pubblicato il
28/06/2025
Scritto da