Rivista online

Musei Vaticani: una grazia per lo spirito e per l’arte

StagioneTutto l'anno
RegioneLazio

Condividi

Pensare ad un complesso museale significa passare in rassegna luoghi inconsci che, da sempre, caratterizzano la nostra memoria ed il nostro avvicinamento alle varie forme d’arte. Quando si pensa, infatti, non si può non pensare al Louvre (per esempio) o al British Museum (sempre per esempio), oppure ai Musei Vaticani. Un gioiello, questo, che ci è invidiato da tutto il mondo e che spinge a cogliere un legame essenziale: le espressioni della grazia nello spirito trovano nell’arte la loro consacrazione!

Musei Vaticani: un pò di storia

I Musei Vaticani rappresentano, infatti, il complesso museale per antonomasia. Sono visitati ogni anno da almeno 5 milioni di turisti e fungono da tappa obbligata per tutti gli amanti dell’arte. Vi sono opere d’arte di ogni periodizzazione artistica e le opere di alcuni tra gli artisti più importanti del mondo. Il tutto adibito in locazioni divenute veramente iconiche.

Credit: Museivaticani.it

E pensare che i Musei Vaticani nacquero per la sola passione per l’arte e per il mecenatismo di papa Giulio II, che aveva chiamato a lavorare per sè sia Michelangelo che Raffaello. Solo nel 1771, i Musei Vaticani furono aperti al pubblico, epr volere di papa Clemente XIV. Da quel momento i Musei Vaticani sono diventati effettivamente uno scrigno di meraviglia, capace di rendere il piccolo Stato Vaticano una perla di rara grandezza ed un simposio d’arte affascinante e magistrale.

Musei Vaticani: i luoghi più iconici

I Musei Vaticani, tra gli altri primati che può vantare, è, assai probabilmente, l’unico museo al mondo che, pur non essendo stato visitato, è comunque impresso, con alcune sue stanze, nella memoria di ciascuno di noi. Si tratta di luoghi iconici, aventi non solo un immenso valore artistico, ma anche un inestimabile valore simbolico.

Così, si va a scoprire che la Cappella Sistina è comunque parte dei Musei Vaticani. Chi non conosce, infatti, la Capella Sistina? Gli estimatori ed i critici d’arte faranno legittimamente presente che prima d’essere il santo luogo adibito al Conclave ed all’elezione del Pontefice, è, in realtà, un miracolo artistico. Il trionfo, si può dire, del genio incontrastato di Michelangelo che, attraverso gli affreschi della volta ed il bellissimo Giudizio Universale, ha esaltato la grazia del plasmare la pittura e le strutture del disegno con una simbolicità biblica di profondità rabbrividente. E’ in questo piccolo scorcio di Musei Vaticani, seppur famosissimo, che si raggiunge intimitamente la grazia dello spirito e dell’arte.

Come non ricordare la Galleria delle Carte Geografiche? Autentico fiore all’occhiello dei Musei Vaticani, coniuga l’ecumenismo ecclesiastico (la Chiesa nel mondo) alla perizia rappresentativa che dà conto di come fosse visto il mondo e la sua geografia dalla prospettiva di uomini di tempi diversi, culture diverse e tradizioni diverse. In un corridoio di 120 metri, per volere di papa Gregorio XIII e su progetto di Ignazio Danti, i visitatori riescono a compiere un viaggio mozzafiato entro gli Appennini fino ad arrivare ai porti di Civitavecchia, Genova, Ancona e Venezia. Il tutto attraverso meravigliosi affreschi che ancora fanno scuola.

Altro grande fiore all’occhiello sono certamente le Stanze Vaticane. Immagini, certamente, più forte del genio artistico di Raffaello Sanzio che, con le quattro stanze (di Costantino, di Eliodoro, della Segnatura, dell’Incendio), si è definitivamente consacrato alla memoria collettiva. Sodalizio coi Musei Vaticani che, va precisato, fu sempre favorito da papa Giulio II, che rimase folgorato dai primi abbozzi del pittore di Urbino al punto da affidargli l’intero cantiere e da consentirgli di distruggere gli affreschi già presenti.

Alcuni tra gli affreschi delle Stanze Vaticane sono tra i più iconici dei Musei Vaticani. A sorprendere sono soprattutto i dettagli posturali e di chiaroscuro che solo il genio di Raffaello poteva fornire. Così si ricordano le posture degli uomini che fuggono dall’incendio del borgo. La luce celestiale della Liberazione di San Pietro. La celebre scena dell’Attila fermato. O come non ricordare la magnifica Scuola di Atene, divenuta manifesto dell’incrocio tra storia antica, perizia iconigrafia ed eternità del sapere.

In una congiunzione tra spirito e arte i Musei Vaticani trionfano!

Per altri articoli, visita il nostro sito.

Pubblicato il
7/07/2025