Il mese di maggio, il culmine della stagione primaverile, è un tripudio di colori, profumi, sentimenti ed emozioni. Non a caso, è il mese dedicato alla mamma, ai matrimoni, alle fioriture e alla specie floreale per eccellenza, ovvero la rosa! Pronti a conoscere i proverbi sul mese di maggio e le curiosità ad essi legate?

 

Origine del nome maggio

Prima di addentrarci nella consueta rassegna dei più celebri proverbi sul mese di maggio, la prima curiosità da scoprire risiede nell’etimologia del nome. Secondo alcuni, il termine è associato al latino maius, ovvero il mese dedicato a Maia, dea romana della fertilità, delle messi e simbolo di rinascita della Natura, nonché madre del dio Mercurio. I Romani erano soliti celebrare questo periodo tra canti e balli, piantando pali e arbusti a cui appendevano dei regali.

Stando a quanto sosteneva il poeta latino Ovidio, invece, deriverebbe da Maiores, cioè gli anziani, i saggi a cui i romani avevano dedicato questo mese dell’anno. Nel calendario romano antico, maggio era il 3° mese, mentre secondo quello gregoriano era il 5°.

 

Proverbi sul mese di maggio: l’esplosione della Natura

Il risveglio dal torpore

Maggio è il momento in cui la Natura raggiunge il massimo splendore: l’estate è alle porte, le giornate si allungano e l’aria si inzuppa dell’atmosfera giusta per gli amori: i campi iniziano a produrre i primi raccolti, i prati in fiore, ogni angolo si riempie di colori e il nostro olfatto viene inebriato da profumi nuovi e freschi, nell’aria risuona il canto degli uccelli.

La frutta più buona inizia la sua fase di maturazione: ciliegie, fragole, albicocche. Un risveglio totale di tutti i sensi in cui nessun essere vivente resta impassibile. In un certo, senso si esce dal letargo e dall’assopimento dei precedenti mesi invernali.

 

Eventi che celebrano l’arte, la religione e la primavera

Normalmente legate alla festività del Corpus Domini o semplicemente un inno alla stagione più prorompente dell’anno, si celebrano le famose infiorate di Alatri Alatri (Frosinone), Bolsena (Viterbo), Fucecchio (Firenze), Genzano (Roma), di Noto (Siracusa), Potenzoni di Briatico (Vibo Valentia), San Bartolomeo in Galdo (Benevento), San Pier Niceto (Messina), Spello (Perugia) o, infine, le inverdurate e mosaici vegetali di Pachino (Siracusa).

Inoltre, già a partire dalla fine del mese,  possiamo assistere a uno degli spettacoli più suggestivi che la Natura è capace di offrire: la fioritura di Castelluccio di Norcia.

 

I più significativi proverbi sul mese di maggio

Il periodo delle rose … degli amori e delle spose

Volendo dedicare spazio uno spazio speciale alle rose e ai fiori, ecco alcuni proverbi per l’occasione:

Maggio delle rose, gioia delle spose.

Per Santa Rita (22 maggio) ogni rosa è fiorita.

Non ci sono vecchi senza dolori, giovani senza amori e maggio senza fiori.

Aprile fa il fiore e maggio gli dà il colore.

Maggio in fiore, gioia in cuore.

Gennaio ingenera, febbraio intenera, marzo imboccia, aprile sboccia, maggio fiorisce.

 

 

Maggio e l’agricoltura

I seguenti adagi ci descrivono le trasformazioni della natura e dei campi, nonché forniscono degli esempi concreti su come il comportamento di questo mese influiscono sui raccolti.

Maggio ortolano, molta paglia e poco grano.

Maggio asciutto e soleggiato – grano e frutta a buon mercato.

Maggio asciutto, buono per tutto.

Maggio ventoso, anno bondanzioso.

Nel mese di maggio è meglio che non piova mai.

Uve maggine non riempiono né botti né tini.

Aprile carciofaio, maggio ciliegiaio.

Se piove i primi di maggio, noci e fichi faranno buon viaggio.

 

 

Un invito alla prudenza

Sebbene la stagione calda sia imminente, non siamo avventati perché non sempre le condizioni meteo sono favorevoli. La saggezza popolare ci consiglia, come di consueto, di essere pazienti

Né di maggio né di maggione, non ti levare il pelliccione

Maggio,  vai adagio.

Di maggio non t’affrettare, ma neppur devi tardare.

Coraggio, dopo aprile ecco maggio.

Se piove a santa Petronilla (31 maggio), pioverà per quaranta giorni.

Il giorno di S. Cataldo (10 maggio) sparisce il freddo e arriva il caldo.

Se piove il venerdì santo, piove maggio tutto quanto.

 

Maggio il mese dei fiori e della rosa: la parola all’esperto

Chi non ha mai sentito il proverbio “Non c’è rosa senza spine“? In realtà, questa immagine della rosa sta ad indicare che ogni cosa bella ha il suo risvolto negativo o doloroso, le spine. Ma da dove nasce questa espressione? Lo chiediamo ad Angelo, floricoltore romano ed esperto di giardinaggio, che ha accolto con tanto entusiasmo la nostra idea di coinvolgerlo in questo articolo sul mese di maggio. Nel lungo processo di evoluzione, la regina dei fiori ha incrementato il fenomeno di spinificazione, quasi fosse un riccio, per difendersi dagli animali erbivori.

 

Photo credits: Angelo Giardiniere Roma https://www.facebook.com/angelo.giardiniere -Particolarissima rosa Julio Iglesias, color cremisi con striature bianche

 

La madre di tutte le rose: la rosa canina

Dal suo interessantissimo racconto, emerge che il primo esemplare, da cui poi sono derivate tutte le altre, è la comunissima rosa canina, una specie spontanea – definita selvatica- piuttosto frequente in Italia. Dagli innesti su questa semplice e, al contempo, resistente tipologia sono nate numerosissime varietà molto più belle esteticamente, profumate ma delicate.

Fin dai tempi più remoti, la rosa canina era impiegata per usi alimentari. Dall’estratto dei petali, veniva ricavato una sorta di sciroppo a mo’ di integratore vitaminico. Con i decotti, invece, si trattavano i disturbi gastrointestinali o il mal di gola, mentre dai semi si ottenevano dei potenti antiparassitari naturali.

Estasi pura per i nostri sensi

La rosa è un mix conturbante che in sé costituisce un’autentica sintesi di sensazioni: la vista ne apprezza lo splendore, il tatto coglie la fatata antitesi tra la texture vellutata e le pungenti spine, l’udito afferra il fruscio quasi impercettibile delle foglie accarezzate dal vento, l’olfatto ne annusa la fragranza e, dulcis in fundo, il gusto ne avverte il sapore con una tisana alla rosa canina, ad esempio.

Inoltre, i gentili petali di rosa si prestano in maniera eccelsa per raffinate composizioni, decorazioni ed impiattamenti dove anche l’occhio vuole la sua parte.

 

La rosa tra mito e leggenda

Il nostro simpaticissimo Angelo, con una grande competenza acquisita nel settore, non si limita ai consigli su come prendersi cura delle piante, ma spazia con brillante perizia e cultura in ambiti che esulano dalla mera botanica, ma ci fornisce un’interessante rassegna abbracciando gli aspetti più disparati con naturalezza, sintomo del suo verace ed intimo vincolo con il mondo vegetale.

La rosa è il fiore più bello, elegante, raffinato, profumato che rappresenta la femminilità, l’eleganza e l’amore. Agli aculei, o dardi, è associata un’affascinante leggenda. Venere si invaghì follemente del bellissimo Adone che perse la vita durante una battuta di caccia. Nell’atto di correre da lui, la dea si punse con una spina di un rovo. Dal sangue dell’icona della bellezza e del sentimento per antonomasia nel pantheon romano, nacquero delle rose rosse. Ecco perché il fiore scarlatto simboleggia la passione.

A colore corrisponde un messaggio

È bene specificare, però, che ogni colore ha un suo significato chiaro ed univoco. Vediamoli uno per uno.

• rossa: amore e passione;
• gialla: gelosia;
• bianca: amore puro e innocenza;
• rosa: amicizia e affetto;
• arancione: bellezza e fascino;
• corallo: desiderio all’ennesima potenza;

• fucsia: seduzione, fascino e coraggio;
• pesca: amore segreto.
• verde: armonia e libertà;
• blu: equilibrio, legame;
• azzurro: lealtà;
• viola: intelligenza e seduzione;
• nero: mistero ed eleganza.

 

Per apprezzare fino in fondo questo simbolico fiore e ammirarne , vi consiglio di visitare il Museo-Giardino della Rosa antica a Montagnana di Serramazzoni (Modena) o il Roseto Comunale a Roma, a pochi passi dal Circo Massimo e dalla Bocca della Verità, che vanta la presenza di oltre 1.100 specie di rose provenienti da ogni parte del mondo.

Un ringraziamento davvero particolare e sentito ad Angelo per il suo prezioso contributo a nome mio e dell’intera redazione INitaly!