La città abbandonata di Monterano si trova in provincia di Roma a circa 50 km.
Per raggiungerla basta arrivare presso la città di Canale Monterano e poi percorrere la strada a sinistra della chiesa principale; dovrai poi seguire le indicazioni per la Riserva Naturale e avventurarti nella stradina a tratti sterrata che arriva fino al cancello d’ingresso del borgo fantasma: nessun bar, negozio o ristorante … solo silenzio, arte e natura da ammirare.
La storia di Monterano
La zona dove oggi sorge Monterano risulta abitata fin dall’età del Bronzo. Poi fu terra del misterioso popolo etrusco, che l’aveva consacrata a Manth, dio dell’oltretomba legato anche all’odierna Mantova.
Dal 390 a.C. l’Impero Ronmano prese il controllo della città, e lo testimoniano le tracce di un mausoleo romano e le sepolture scavate nella parete. Con la caduta dell’Impero romano Monterano passò sotto il controllo di Bisanzio, ed essendo in una posizione strategica ben difendibile, divenne sede episcopale.
L’antica città di Monterano venne abbandonata alla fine del ‘700, in concomitanza con un’epidemia di malaria e con l’occupazione francese approfittando di una lite tra Monterano e Tolfa per un carico di grano; fu così semplice per i francesi utilizzare la scusa di punire l’ostilità di quel popolo.
Di conseguenza gli abitanti rimasti a furono costretti a rifugiarsi nel vicino paese di Canale, da cui nacque quello che oggi è il comune di Canale Monterano.
Le meraviglie da scoprire nel borgo di Monterano
Lo scenario che vi troverete davanti arrivati presso la zona di Monterano antica è quasi surreale: opere del Bernini che si trovano perfettamente a proprio agio con la natura incolta e selvaggia del territorio che le ospita.
Passeggiando verso il sito storico sarete sopraggiunti da una dolce malinconia dei resti del paese immersi nei boschi e, una volta arrivati in cima, potrete godervi il silenzio e la quiete di questa meravigliosa città fantasma.
La prima imponente opera architettonica che potrete ammirare dirigendovi verso il borgo è l’antico acquedotto romano; continuando verso l’alto si inizieranno ad intravedere i resti dei maestosi palazzi un tempo abitati dai nobili e dalle prestigiose famiglie che hanno contribuito alla costruzione di questo borgo e arricchitone la storia.
Ideato dal genio del Bernini, potete poi contemplare le mura ancora ricche di fascino del Palazzo Baronale degli Altieri, importante famiglia. Sempre del Bernini, è possibile lasciarsi meravigliare dalla bizzarra Fontana Capricciosa. Gian Lorenzo Bernini, fu incaricato infatti proprio dalla famiglia Altieri per migliorare il Palazzo Baronale; fu allora che ebbe la geniale idea di sfruttare le fondamenta rocciose che facevano da base alla struttura per costruire questa bellissima fontana incastonata praticamente sulle fondamenta del palazzo stesso. Ma il tocco geniale fu scolpire sulla sommità della fontana un imponente leone che scuote con una zampa la roccia, come per far fuoriuscire l’acqua.
Le opere del Bernini da apprezzare in questa città non sono finite: progettò anche la Fontana Ottagonale e il seicentesco Convento di San Bonaventura, ad oggi l’edificio simbolo di Monterano assieme alla sua vicina Chiesa rapita dalla vegetazione.
Oltre alle meravigliose opere architettoniche e berniniane è possibile anche lasciarsi stupire da imperdibili escursioni alla scoperta della Riserva Naturale di Monterano, anch’essa ricca di storia e biodiversità. Al suo interno è assolutamente da ammirare la cascata della Diosilla, nota per il variare del colore dell’acqua dovuto alla presenza dello zolfo in sospensione. Infine, da non dimenticare assolutamente, ci sono i ruderi della Chiesa di San Rocco, della Porta Gradella e del Campanile della cattedrale.
Monterano e il cinema
La città perduta di Monterano è amata da numerosi registi internazionali, tanto da aver fatto da sfondo a quasi un centinaio di film.
Dai gloriosi anni 50’ in cui si ospitarono i famosissimi Ben Hur al Vangelo secondo Matteo del nostro Pasolini. Successivamente ci furono Brancaleone alle crociate con il mito Vittorio Gassman, Il marchese del Grillo con il grande Alberto Sordi: film storici e intramontabili del cinema italiano e internazionale. Anche recentemente ci sono stati registi che sono stati rapiti dalla magia di questo borgo e lo hanno scelto come set per le proprie opere come Luna nera e Le 3 rose di Eva.