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Borgo di Servigliano – antico gioiello nelle Marche

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Comune italiano della provincia di Fermo, nelle Marche, il borgo di Servigliano si pone come uno dei borghi più belli d’Italia.

Siete pronti a scoprirlo con noi?

Il territorio e la storia di Servigliano

Posto su un territorio ad oggi pianeggiante a circa 20 km da Fermo e circondato da una cinta muraria, il borgo di Servigliano presenta 2 190 abitanti e si pone come una delle bellezze italiane grazie alla sua storia e alle sue caratteristiche. Il nome del borgo, che in origine occupava un’altura col suo nucleo originario, deriva da una villa romana, il Castello di Servigliano, ad oggi in rovina e sostituito, nel 1771, da Castel Clementino, in onore di papa Clemente XIV. Soltanto nel 1863 riprese il suo nome originario suddividendosi in tre zone distinte: Porta Marina, Porta Navarra e Santo Spirito. Nel 1915 fu, inoltre, scelto come sede per un campo di prigionia e, per tale motivo, vide l’alternarsi di numerose popolazioni fino al 1955.

Monumenti e luoghi di interesse

Grazie alla sua storia particolare, il borgo di Servigliano offre numerosi luoghi d’interesse tra cui:

  • La chiesa di Santa Maria del Piano, costruita a partire dalla metà del XV secolo e menzionata in una bolla di Papa Callisto III del 1457, fu ceduta ai Padri Minori Osservanti di San Francesco della Comunità di Servigliano nel 1578 e, a partire dal 1746, ampliata e realizzata nella sua forma attuale con una navata con sette altari, la facciata, le volte e la torre campanaria.
  • La Collegiata di San Marco, attribuita al progetto di Cosimo Morelli e alla realizzazione dell’architetto Luigi Paglialunga, l’edificio presenta una navata unica con cappelle laterali, la Sagrestia, il Cimitero, l’abitazione del Parroco ed alcune case di abitazione privata. A partire dal 1779, dopo la fine della costruzione, furono trasferite le reliquie dei corpi di San Servigliano Martire e di San Gualtiero Abate dal Vecchio Servigliano e posto, sull’altare principale dedicato a San Servigliano, un dipinto di Alessandro Ricci rappresentante la nuova città di Castel Clementino.
  • Le porte, ovvero Porta Clementina (detta anche Porta Marina), realizzata nel 1775, Porta Santo Spirito (detta anche Porta di Amandola), realizzata nel 1776, e Porta Pia (detta anche Porta Navarra), realizzata nel 1777, tutte presentanti delle iscrizioni lapidarie.
  • Palazzo Vecchiotti, originariamente di proprietà della famiglia Vecchiotti e successivamente venduto durante il Catasto Gregoriano per passare ad oggi nelle mani della famiglia Filoni, è una costruzione a tre piani con altana, cornici delle finestre decorate, padiglioni a vela e sale affrescate con riproduzioni di paesaggi, figure mitiche e soggetti floreali e geometrici.
  • La Chiesa di Santa Maria delle Piagge, costruita come piccola chiesa rurale dedicata alla Vergine delle Piagge nel 1702, grazie alla Bolla dell’Arcivescovo di Fermo Andrea Minucci del 15 giugno 1783 fu restaurata ed ampliata realizzando un complesso parrocchiale comprendente la chiesa, la casa del parroco, il campanile e la piazza.
  • Il Ponte sul fiume Tenna, progettato a partire dal 1813 ma concluso solo nel 1846, conduce a Castel Clementino e a Falerone.
  • L’antica ferrovia, inaugurata il 14 dicembre 1908 e soppressa il 27 agosto 1956, collegava Servigliano a Porto San Giorgio e ad Amandola.
  • L’ex campo di concentramento ad oggi Parco della Pace.

Per maggiori informazioni clicca qui.

E’ possibile raggiungere il borgo di Servigliano in modi differenti, per maggiori informazioni clicca qui.

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Pubblicato il
27/04/2025
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