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Capitale Italiana della Cultura 2023: Bergamo e Brescia, un unico titolo per “due gioielli” da visitare

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Due città dal grande fascino che hanno scelto di valorizzare il proprio patrimonio culturale puntando sul tema della luce. Tra itinerari artistico-culturali, prelibatezze enogastronomiche, soluzioni finalizzate a un turismo sostenibile, ecco alcuni suggerimenti su cosa fare e vedere

 

Bergamo e Brescia “due gioielli” secondo il New York Times

Bergamo e Brescia sono state designate “Capitale Italiana della Cultura 2023”.  Il titolo, istituito nel 2014, viene conferito annualmente a una città italiana dal Ministero della Cultura per sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonomia progettuale delle città italiane, nel segno della crescita culturale ed economica, dell’innovazione e dell’inclusione.

Per il 2023, per la prima volta, è stato assegnato un unico titolo a due differenti città legate, non solo da profondi valori culturali, ma anche dai tragici eventi causati dalla pandemia.

Bergamo e Brescia hanno scelto di intraprendere questo percorso unitario, puntando sul tema della “città illuminata”. Nel segno della luce è partito il progetto di rilancio dopo la vicenda Covid19, che mira a ricostruire una visione di futuro da lasciare in eredità all’intero territorio. E proprio con un evento immersivo di arte e luce è stato inaugurato questo importante anno, trasformando le due città lombarde in veri e propri musei a cielo aperto.

Grazie a un ricco programma culturale di oltre 100 eventi, tra mostre, concerti, festival e spettacoli, Bergamo e Brescia sono quindi due protagoniste indiscusse nel panorama italiano, e non solo, per tutto il 2023.

Due “gioielli” da visitare assolutamente, così sono state definite dall’autorevole New York Times queste due città dalla storia millenaria che, non a caso, hanno già avuto un boom di prenotazioni di turisti. La ricerca di strutture ricettive, dove trascorrere anche solo un breve weekend, è pressoché duplicata rispetto all’anno precedente.

 

Bergamo al tramonto
Bergamo al tramonto

Cosa puoi vedere a Bergamo

Bergamo, suddivisa in Città Alta e Città Bassa, è situata ai piedi delle Alpi Orobie ed è denominata anche “la città dei Mille”, per via dei volontari bergamaschi che presero parte alla spedizione dei Mille condotta da Giuseppe Garibaldi.

Partendo da Bergamo Alta, raggiungibile anche con un breve viaggio in funicolare, la visita può sicuramente prendere avvio dalla Piazza Vecchia.

Siamo proprio nel centro storico, dove si erge la Torre del Campanone che ogni sera, alle 22.00, segna 100 rintocchi, mentre la Torre del Gombito, dal latino “compitum“, cioè crocevia, costruita nel XII secolo, con i suoi 52 metri è la più alta della città.

 

I tesori della Città Alta

A Bergamo Alta si possono visitare numerosi edifici storici, a partire dal Palazzo della Ragione, uno dei più antichi palazzi comunali italiani che alla fine del 1100 ospitava il governo cittadino. Prese il nome di “Palazzo della Ragione” sotto il dominio della Serenissima, nel XV secolo, diventando sede del tribunale e successivamente destinato a diversi usi: teatro e biblioteca.

Nella loggia porticata del Palazzo, si trova un orologio solare settecentesco, una meridiana denominata “lo Gnomone”. Il Palazzo, all’interno, custodisce dipinti e affreschi di grande valore artistico.

 

Bergamo Alta, Palazzo della Ragione
Bergamo Alta, Palazzo della Ragione

 

Sulla piazza si affaccia il Caffè del Tasso, locale storico, adottato come base dai bergamaschi che decisero di seguire Giuseppe Garibaldi nella Spedizione dei Mille.

Vale una visita La Rocca di Bergamo, antico edificio militare situato sulla collina di San Vigilio, che offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sulla valle sottostante.

Tra i tesori da scoprire c’è la Cattedrale di Sant’Alessandro (ovvero il Duomo), la cui costruzione, iniziata a metà del Quattrocento, si protrasse fino al XIX secolo. All’interno conserva splendide opere d’arte tra cui il dipinto raffigurante Martirio di San Giovanni Vescovo di Giambattista Tiepolo e l’altare in marmi policromi di Filippo Juvarra.

Da visitare è anche la basilica di Santa Maria Maggiore in Piazza Duomo, costruita dopo la pestilenza del 1135, con l’affresco dell’Albero della Vita di scuola giottesca.  E sempre in Piazza Duomo si trova la Cappella Colleoni, il mausoleo rinascimentale di Bartolomeo Colleoni, capitano di ventura bergamasco, ornata da decorazioni a losanghe in marmi policromi e bassorilievi.

 

La Cappella Colleoni
La Cappella Colleoni

 

Una curiosità particolare sono le Porte del Morto. Si trovano in  Via della Rocca,  dove accanto al portone d’ingresso di alcune case si vede un’altra porta più stretta e ora murata, rialzata rispetto al piano stradale. Nel Medioevo, da queste piccole porte venivano fatte uscire le bare, una volta che la salma le oltrepassava venivano quindi murate. Sono presenti anche in altre città italiane, specie in Toscana e in Umbria.

Tutto il  centro della città è ovviamente pedonale.

 

Se ami l’arte visita questi Musei

Se sei appassionato di arte, allora non puoi perderti l’Accademia Carrara, riaperta lo scorso 28 gennaio dopo alcuni interventi di rinnovamento, che custodisce un ricco patrimonio di dipinti, da Pisanello a Mantegna, da Foppa a Bellini e, ancora, Raffaello, Tiziano, Lotto, Moroni, Baschenis, Rubens, Tiepolo, Canaletto, Guardi, Hayez e Previati.

Nel corso di questo 2023 ospiterà inoltre numerose mostre. Tra tutte, una dedicata a Cecco del Caravaggio, allievo diretto del Caravaggio vissuto tra il 1580 e il 1630, che resterà aperta fino al 4 giugno 2023.

 

Cecco del Caravaggio all'Accademia Carrara a Bergamo
Cecco del Caravaggio all’Accademia Carrara a Bergamo

 

Gli amanti dell’arte contemporanea potranno invece trovare alla GAMeC, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, una programmazione sempre molto diversificata e aperta alla sperimentazione e alla multidisciplinarietà. Attualmente, ospita la mostra Salto nel vuoto. Arte al di là della materia, dedicata all’indagine sulla materia nell’arte del XX e del XXI secolo.

Se, invece, l’archeologia è tra i tuoi interessi c’è il Civico Museo Archeologico. Fondato nel 1561 dal Gran Consiglio della città, ospita manufatti che partono dalla preistoria, passando per oggetti gallici e della cultura romana, fino alla sezione altomedievale che presenta pezzi gotici e lombardi.

 

Bergamo Bassa, “la moderna”

La Città Bassa è sicuramente più moderna, si sviluppa infatti a partire dal XIX secolo, seguendo i modelli delle capitali europee.

Tra le chicche troviamo il Teatro Donizetti, edificato nel XVIII secolo, la Chiesa di San Bartolomeo con la Pala Martinengo di Lorenzo Lotto, o la Casa Paleni, uno splendido edificio in stile liberty. 

Bergamo Bassa è comunque il luogo ideale per dedicarsi agli acquisti o per gustare la cucina locale tra i tanti ristoranti e caffè presenti.

 

Il Castello di Brescia ©Fondazione Brescia Musei
Il Castello di Brescia ©Fondazione Brescia Musei

 

Brescia la Leonessa

Brescia, denominata la “Leonessa d’Italia” (nella definizione attribuita prima da Aleardo Aleardi e da Giosuè Carducci poi, per l’eroica resistenza della città alle truppe austriache, nel 1849) è incastonata tra due bellissimi laghi: il lago di Garda e quello d’Iseo.

È, quindi, una città di grande fascino naturalistico, ma anche di innumerevoli attrazioni culturali. Pur non essendo piccolissima è comunque visitabile a piedi.

Centro nevralgico è Piazza della Loggia, detta anche Piazza Vecchia,  dominata dal Palazzo della Loggia costruito tra il 1492 e il 1570, sede della giunta comunale.  La piazza ospita tre delle quattro celebri  “statue parlanti” di Brescia, ovvero un gruppo di sculture di diverse epoche su cui i bresciani erano soliti affiggere messaggi anonimi contenenti critiche contro i governanti.

 

Brescia, Palazzo della Loggia
Brescia, Palazzo della Loggia

 

Arroccato sul Colle Cidneo, a ridosso del centro storico, c’è quello che viene considerato il simbolo della città, ovvero il Castello di Brescia, denominato anche il Falcone d’Italia, un complesso di fortificazioni medievali tra i più grandi del Belpaese, ricco di itinerari sia dentro che fuori le mura, ideali anche per una camminata rilassante.

 

I Musei da non perdere

L’apertura dell’anno è stata segnata anche dall’inaugurazione del nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia. Completamente riallestito, ospita reperti storici inerenti al Risorgimento, opere d’arte che hanno contribuito a formare il nostro immaginario sull’epopea risorgimentale e, infine, una collezione digitale che permette un approccio esperienziale e coinvolgente al Museo.

 

Allestimento_© Civici Musei di Brescia - Fondazione Brescia Musei
Allestimento_© Civici Musei di Brescia – Fondazione Brescia Musei

 

Da non perdere è anche il Museo di Santa Giulia che presenta ben 11 mila pezzi, dalla preistoria all’Ottocento. Fra le opere d’arte c’è la Vittoria Alata, una delle più straordinarie statue di epoca romana, recentemente restaurata. Fino al prossimo 13 novembre, il museo sarà anche il fulcro del Brescia Photo Festival.

E poi, ancora la Pinacoteca Civica Tosio Martinengo, completamente rinnovata, con una collezione di opere che coprono un ampio arco temporale dal XIII e al XVIII secolo, tra cui capolavori di Raffaello, Lorenzo Lotto, Canova e Hayez.

La Pinacoteca ospita attualmente la mostra Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo, con oltre ottanta capolavori provenienti da collezioni pubbliche e private sia italiane che estere.

Fino al prossimo 14 novembre sarà possibile visitare anche l’esposizione fotografica David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land, che presenta un inedito scatto eseguito dal celebre fotografo americano per Brescia, ispirato alle opere di Ceruti.

 

Light is Life. Festa della Luci A2A con l’immagine della Vittoria Alata

 

Un percorso per non vedenti al Museo Diocesano

Il Museo Diocesano di Brescia accoglie un percorso permanente per non vedenti e una stanza multisensoriale al buio, dal titolo “Nella bottega del Moretto”.

Si tratta di una iniziativa che presenta due momenti principali di interazione, con un percorso guidato per non vedenti che si snoda lungo i corridoi delle collezioni del Museo alla scoperta di opere e oggetti rappresentativi. Inquadrando un Qr code, in prossimità dei volumi blu identificativi dei “punti di sosta” che accolgono oggetti e tavole tattili, i non vedenti accompagnati potranno ascoltare le descrizioni delle opere.

 

L’antica Brixia

Infine, un’attrazione imperdibile per gli amanti dell’archeologia è la Brescia romana, con suo il Parco Archeologico, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Qui, si possono ammirare i resti dell’antica Brixia, nome originario romano di Brescia, dove è possibile entrare in una serie di edifici che vanno dal I secolo a. C. sino al III d. C.

 

Brixia, Il Parco Archeologico

 

Specialità eno-gastronomiche

Visitare Bergamo e Brescia significa anche godere di alcune specialità tipiche del territorio. Non è un caso che Bergamo dal 2019  faccia parte della ristrettissima lista delle Città Creative dell’Unesco per la gastronomia.

Tra le prelibatezze c’è, fra tutte, la Polenta, di cui esistono tante versioni, dalla Taragna a quella che accompagna come un contorno quasi tutti i piatti di carne e salumi locali. 

Ci sono poi i  Casoncelli, che in dialetto vengono chiamati casonsèi, tipico piatto anti spreco. Si tratta infatti di una pasta ripiena che un tempo veniva preparata con gli avanzi delle carni rimaste a casa. Questo piatto ha ricevuto ha ricevuto il marchio di qualità “Bergamo, città dei Mille…sapori” ideato e promosso dalla Camera di Commercio cittadina. Un’altra pasta fresca sono gli Scarpinocc, che sono ripieni di formaggio, Grana Padano, a cui si uniscono burro, latte, uova e spezie varie. 

In questo territorio ci sono alcuni dei migliori formaggi al mondo, per nove Dop casearie (Formai de Mut, Taleggio, Bitto, Grana Padano, Gorgonzola, Quartirolo Lombardo, Provolone Valpadana, Salva Cremasco e Strachitunt). 

Tra i dolci, come non ricordarne uno che richiama il suo omonimo salato: Polenta e osei, una cupola color oro sormontata da uccellini di cioccolato.

La Capitale della Cultura 2023 ha anche un territorio di lunga tradizione vitivinicola. Si va dal Moscato di Scanzo Docg di Bergamo al Valcalepio Rosso, Bianco e Riserva, fino al Franciacorta di Brescia. Fra i vini più conosciuti, rientrano indubbiamente anche il Lugana Doc, il Botticino Doc e il Cellatica Doc. 

EastLombardy è il punto di riferimento per il food di Bergamo Brescia.

 

Polenta e Osei versione dolce

 

Bergamo e Brescia nel segno della mobilità sostenibile

Per facilitare gli spostamenti tra le due città sono state predisposte soluzioni finalizzate a un turismo sostenibile. Tra questi un percorso pedonale, denominato “Via delle sorelle”, un cammino di 130 chilometri dedicato al turismo lento che, oltre a collegare Bergamo a Brescia, intende promuovere  l’intero territorio.

Altra soluzione è una ciclovia di 75 km, un percorso che tocca 800 beni di interesse storico-culturale e 3 parchi regionali.

Inoltre, sono stati, messi a disposizione biglietti per vivere la Capitale al meglio, acquistabili su ATB Mobile e BresciApp!, le due applicazioni dedicate alla mobilità delle due città.

Pubblicato il
7/03/2023
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