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Erice: il borgo siciliano che dialoga con la bellezza

Tipo di attivitàMonumenti, Turismo
StagioneTutto l'anno
RegioneSicilia

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Ci immergiamo tra mare, arte e bellezza storica e architettonica, sentiamo le voci dei vicoli e delle viuzze che tramandano un’eredità, annusiamo il colore ed il profumo del mare cristallino: tutto questo è Erice, antico borgo medievale, meta tutto l’anno di migliaia di turisti, affascinanti da scenari tanto suggestivi ed iconici.

Scopriamolo insieme!

Erice: in dialogo col Medievo

Posto a 751 slm, Erice rappresenta anzitutto una straordinaria testimonianza storica: diversi i monumenti di matrice medievale ivi presenti e le architetture, che testimoniano una lunga storia che vede nella longevità il suo punto di forza.

Visione panoramica di Erice

Immergersi nella cittadina di Erice significa entrare in un intricato e complesso reticolato di stradine e viuzze in pietra, che mantengono fede all’antica costruzione edilizia medievale e non solo. Gli stessi edifici rappresentano un mosaico presepiale a cielo aperto, capace di cullare e suggestionare i visitatori. Tuttavia, malgrado la costrizione propria di una cittadina di montagna, Erice è popolata da oltre 24 mila abitanti, rendendolo un borgo vivo ed assai fluido.

Diversi i monumenti di interesse. Ritroviamo, anzitutto, il Duomo di Erice, anche noto come Chiesa Matrice. Situato presso la centralissima Piazza Matrice, l’edificio sacro nasce da una precedente costruzione pagana dedicata a Venere Erice. Federico III d’Aragona, insediatosi nel comune trapanese durante la disputa per il governo della Sicilia, iniziò la costruzione della Cattedrale. Costruzione ultimata definitivamente nel 1769 dai Borboni, con la realizzazione della caratteristica scalinata esterna.

Duomo di Erice

La facciata della Cattedrale è in tipico stile catalano, adornata da uno splendido rosone centrale e dalla cupola che sovrasta l’intera struttura.

Una volta entrati all’interno del duomo sarà possibile trovare tre navate delimitate da due file di pilastri in tufo. Le cappelle, situate ai lati delle navate, ospitano opere di notevole pregio ad opera di artisti del calibro di: Gangini, Laurana, Mancini, Bartolomeo Berrettaro.

Inoltre, merita una visita il Tesoro del Duomo dove sono conservate preziosissime collezioni di argenti, tra le più pregiate dell’intera Sicilia.

Di particolare interesse è anche, senza dubbio, il Castello di Venere. Antica fortezza normanna risalente al XII secolo, domina il lato orientale del Monte di Erice ed offre una panorama mozzafiato.

Castello di Erice

La struttura, costruita in pietra locale, si erge maestosa su un promontorio che offre una vista panoramica sulla città di Trapani, le saline e le isole Egadi. Il castello è caratterizzato da torri merlate, cortili interni e mura spesse, testimonianza della sua funzione difensiva nel corso dei secoli.

Al suo interno, il Castello di Venere conserva tracce della sua lunga storia. Tra i punti di interesse, si possono ammirare le torri del Balio e gli scavi archeologici che hanno portato alla luce rovine romane. Ma il Castello ha generato anche tante leggende, custodite di generazione in generazione dalla popolazione locale, confluite anche nel celebre Venerdì dei Misteri.

Erice: la bellezza del mare cristallino

Erice, tuttavia, non è solo una perla delle alture trapanesi, ma è anche collegato con la splendida costa siciliana; in località Costa Val di Erice.

Spiaggia San Giuliano

Tra acque limpide e cristalline, sabbia dorata dal sole, resti di coralli e conchiglie, vento denso che armonizza il movimento delle onde, è impossibile mancare la visita e la giornata di relax presso la Spiaggia San Giuliano.

Si tratta di una lunga lingua costiera che collega Trapani ad Erice e che si apre allo scenario prima rossastro e poi turchese del mare che bagna anche le Isola Egadi. Fin dalle prime ore del mattino, sarà possibile godere di questo paradiso. Infatti, la spiaggia può accogliere coppie, famiglie e turisti di ogni età, cullandoli con la grazia di un mare tanto splendido e generoso.

Baia di Santa Margherita a Màcari

Se presso la Spiaggia di San Giuliano è possibile trovare anche lidi attrezzati e bar, presso la vicina Baia di Santa Margherita a Màcari invece è la natura incontaminata ad avere la meglio. È questa la destinazione ideale per chi desidera una giornata di relax contornato dalla sola forza e bellezza del mare.

Non ci sono, infatti, punti di ristoro, ne lidi organizzati. Sono solo il mare cristallino, i fondali limpidi, gli scogli maestosi e lo scenario variegato nel suo colore a comporre l’accompagnamento ideale per questa esperienza rigenerante. Si sta in spiaggia o sugli scogli, godendo di una pace paradisiaca, senza la ressa dei lidi sovraffollati e, soprattutto, cullati dalla voce e dal profumo del mare.

Erice: il Venerdì dei Misteri

Erice è inoltre anche terra ricca di mistero, data la sua vocazione atta a mantenere costante il legame con le tradizioni di un tempo. Ed è in questo scenario che si innesta il celebre Venerdì dei Misteri.

La Processione dei Misteri che si tiene ad Erice il venerdì che precede la Pasqua è più ridotta e meno rinomata rispetto a quella che esce, nello stesso giorno ed ora, nella vicina Trapani. 
Ma è sicuramente altrettanto affascinante e carica di significato, immersa com’è nei silenzi e nel gioco di luci del borgo, offrendo davvero un forte senso di raccoglimento.


gruppi sono in tutto sette e rappresentano i momenti della passione di Cristo, ovvero Gesù nell’orto dei Getsemani, La Flagellazione, La Coronazione di spine, l’Ascesa al calvario, il Crocifisso e l’Urna: chiude la processione l’Addolorata, un’immagine della Vergine davvero stupenda avvolta nel manto nero.

gruppi sono accompagnati dai fedeli in preghiera, recitate in italiano, inglese, spagnolo tedesco: il tutto in una atmosfera raccolta, carica di religiosità e tradizione. Il corteo religioso, accompagnato da una sola banda, è aperto dai figuranti con addosso una tunica bianca ricamata di rosso, i colori usati dai frati della congregazione del Purgatorio.


Le statue sono più piccole rispetto a quelle trapanesi ma si inseriscono perfettamente nel contesto ericino. Non c’è poi la tipica annacata a suon di banda musicale dei Misteri di Trapani, anche a causa delle continue pendenze delle vie di Erice, che rendono il trasporto decisamente più faticoso e difficile.
I sette gruppi vengono portati a spalla per le viuzze acciottolate dalle borgo ma durante la sosta poggiano su delle forcelle che aiutano i portatori durante il tragitto per il basolato.

Dopo questa commistione tra bellezza naturale, grandezza artistica e forza delle tradizioni, possiamo dire che ERICE CI ASPETTA!

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Pubblicato il
31/05/2024