Il mese di giugno comincia già a farsi sentire con le sue temperature particolarmente alte ed una volontà sconfinata di conquistare un luogo ameno e particolarmente fresco. La soluzione più gettonata sarebbe certamente il mare, preferibilmente il mare nostrano, ma c’è una percentuale sempre più importante di italiani che sta cominciando sistematicamente a rivalutare la montagna, come destinazione ideale per trascorrere giorni di refrigerio e di ripresa dalle fatiche di settimane dalla routine stressante. Così, veniamo in soccorso non solo del team pro-montagna, ma anche degli indecisi e dei turisti stufi del sovraffollamento delle zone litorali.
Vi proponiamo, quindi, di scoprire con noi il bellissimo borgo di Fontainemore.
Perchè proprio Fontainemore?
Perchè proprio, allora, il borgo di Fontainemore? Perchè, se proprio si ha per obiettivo lo staccarsi dalla routine quotidiana della città, questo piccolissimo borgo valdostano è assolutamente ideale per l’immersione in una dimensione spazio-temporale totalmente diversa.

A Fontainemore, infatti, si può dire addio al traffico intenso delle città, soprattutto se città ad alta concentrazione turistica, e si può dire addio ad una densità demografica che faccia sentire il peso d’essere turisti e non cittadini di un ecosistema. Fontainemore conta, nel dettaglio, poco più di 700 abitanti, che saranno ben lieti di accogliere turisti rispettosi del ritmo e dell’equilibrio antropico costruito in questo piccolo angolo di paradiso.
Se si è, inoltre, abituati al risveglio tra lo strombazzare dei clacson o tra le urla della città che si risveglia, l’unico solleticante suono che si avverte è solo quello del torrente Lys che, pienamente accolto nel centro-città, la attraversa da cima a fondo, dando immagine di questo felice albeggio da accogliere in tutta la sua potenza rinnovatrice.
Malgrado Fontainemore sia a circa 760 metri di altitudine, esso è comunque ben collegato. Fattore, questo, non particolarmente diffuso tra gli splendidi piccoli borghi della nostra Penisola. Sarebbe opportuno, infatti, raggiungerlo in macchina. Per godere dei bellissimi paesaggi che armonicamente bilanciano il tipico caseggiato in pietra e legno e le lunghe distese verdi dei pascoli, sormontate dall’imponenza dell’arco alpino occidentale. Considerando, infatti, che Fontainemore è il comune più orientale della Valle d’Aosta, lo si può raggiungere tramite A5, uscendo a Point-Saint-Martin ed imboccando la Statale 26; quindi Via Gressoney e, dopo pochi chilometri, essere accolti dal caseggiato di Fontainemore.

Si visita anche Fontainemore perchè, a differenza di altre mete da noi proposte, la sua visita è adatta chiunque. Può rappresentare, infatti, una vivificante tappa entro un viaggio più lungo tra il Piemonte occidentale e la Valle d’Aosta o entro un viaggio per distaccare dalle gettonatissime località sciistiche della Valle d’Aosta. Fontainemore, inoltre, fa anche della profonda sinteticità il suo elemento di forza. In che senso?
Nel senso che il piccolo e delizioso centro abitato è estremamente concentrato e raccolto attorno al torrente Lys ed al suo caratteristico ponte seicentesco a schiena d’asino che riannoda le due sponde del fiume ed i due alvei del borgo. Da testimonianza di turisti ed abitanti, infatti, l’abitato è visitabile (seppur con una visita particolarmente superficiale) in circa 10 minuti, senza il rischio di perdersi entro viuzze o reticolati labirantici.
E se si volesse trascorrere più tempo a Fontainemore? Certamente il borgo non preclude questa possibilità. Alcuni interessanti monumenti possono catturare l’attenzione dei possibili turisti. Per sentire l’atmosfera spirituale del territorio e fare esperienza di un’architettura sacra altamente lontana dalle nostre abitudine artistiche, si può visitare la Chiesa di Sant’Antonio Abate, con l’iscrizione gotica (una volta per tutte si può familiarizzare con questa particolare tipologia di inscrizione, molto spesso misteriosa) ad accogliere i turisti, si entra entro un edificio ben conservato ed adornato in gusto rigorsamente barocco che, posto in prossimità del ponte sul Lys, può far amplificare il suono pacificatore delle acque, mentre si ammirano il portale intagliato finemente in legno ed il simulacro della Madonna di Oropa.

Perchè menzionare questo simulacro? Perchè, ogni anno, ha luogo un pluricentenario pellegrinaggio che conduce il simulacro della Vergine a Biella, tramite il sentiero del colle Barma, fin ad Oropa. Lo storico pellegrinaggio ha luogo ogni cinque anni (ultima volta nel 2024) ed impiega la notte intera (nel mese di luglio) per un suggestivo passaggio di fede e tradizione.
E se si desidera rifocillarsi? Fontainemore ha una splendida risposta a questa domanda. Si possono gustare, infatti, i salumi ed i formaggi locali, come la Fontina DOP, la Toma di Gressoney, e il burro. Li si può accompagnare col fragrante pane di segale e si può concludere con gustosi dolci rigorosamente a base di mirtilli, frutti particolarmente presenti nelle vallate di Fontainemore e della splendida Riserva del Mont-Mars.

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