Il 23 ed il 24 marzo 2024 si riproporrà nuovamente l’iniziativa annuale di valorizzazione delle bellezze ambientali italiane. La Giornata FAI, infatti, pone al centro un percorso di acquisizione storica ed estetica delle peculiarità paesaggistiche e monumentali del nostro Paese, con l’obiettivo, soprattutto, di riportare all’attenzione della comunità beni artistici trasandati o dimenticati. È attraverso questo weekend che il paesaggio italiano si schiude in tutta la sua bellezza e che luoghi, molto spesso sconosciuti, sono mostrati nella loro eccezionalità.
Storia della Giornata FAI
Come nasce la Giornata FAI? Di cosa si occupa il FAI? Quali sono gli appuntamenti organizzati?
Innanzitutto, FAI non è altro che acronimo di Fondo Ambiente Italiano e rappresenta una fondazione italiana senza scopo di lucro che opera grazie al sostegno di privati cittadini, aziende e istituzioni per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Fu Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto, che spinse l’amica Giulia Maria Mozzoni Crespi a impegnarsi per creare in Italia una fondazione sulla falsariga del National Trust britannico.
L’idea di Elena Croce divenne realtà grazie all’entusiasmo e il sostegno di Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli: fu con loro che Giulia Maria Mozzoni Crespi, il 28 aprile 1975, firmò l’atto costitutivo e lo statuto del FAI.
A dare il via alle attività FAI fu la prima donazione ricevuta: la splendida Cala Junco donata da Pietro di Blasi, a Panarea, nelle Eolie, una caletta dalle acque cristalline. Seguirono il Monastero di Torba, comprato e donato dalla stessa presidente Crespi, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, fino alle ultime significative acquisizioni dei Giganti della Sila a Spezzano della Sila, del Podere Case Lovara a Punta Mesco, delle Saline Conti Vecchi a Cagliari.
Quanti e quali sono i beni tutelati dal FAI?
Da quel 1975, le Giornate FAI hanno mostrato che tanto è stato e tanto può essere ancora fatto. Attualmente, infatti, i beni istituzionali di cui la Fondazione si prende cura sono 70 in tutta Italia, di cui 54 aperti e 16 in restauro.
Tra i più importanti emergono: la Cappella-Museo San Severo, luogo della grazia artistica ed esoterica napoletana; la Reggia di Venaria, simbolo della cultura architettonica torinese ed italiana; l’Auditorium Parco della Musica a Roma, l’antica e suggestiva Abbazia di San Fruttuoso.
Questi sono solo alcuni dei monumenti che, soprattutto durante la Giornata FAI, si aprono allo sguardo incantato di turisti che vogliono e desiderano comprendere la forza e la grazia artistica e naturale delle bellezze italiane.
23 – 24 marzo: Giornata FAI di Primavera 2024
Il prossimo weekend (23 – 24 marzo 2024) avrà luogo la Giornata FAI di Primavera. Una due giorni nelle quale è prevista l’apertura di ben 750 monumenti in tutta Italia (ben oltre il numero di siti gestiti direttamente dal FAI), offerti alla visita gratuita da parte di appassionati, curiosi e turisti. Una possibilità, quindi, di andare oltre i soliti siti estremamente gettonati e scoprire un’Italia non usuale, ma bellissima.
In Campania, per esempio, interessanti e suggestivi sono i siti visitabili durante la Giornata FAI. A Napoli si registra l’ apertura del Rettorato e dell’Aula Magna dell’Università Federico II, in occasione degli 800 anni dalla sua fondazione: oltre ad essere uno dei più antichi atenei d’Europa, è stato il primo fondato da un’autorità pubblica laica. Gli ambienti sono stati restaurati a seguito del sisma del 1980.
Oppure la Base Navale di Napoli. Situata al Molo San Vincenzo, la Base Navale offre una vista panoramica sul golfo di Napoli e sul Vesuvio. Fondata nel 1577 per proteggere la città dalle incursioni saracene, è stata ampliata nel corso dei secoli e ospita oggi il set principale della serie televisiva “Mare Fuori”.
In Friuli Venezia Giulia sarà visitabile l’Osservatorio Astronomico di Trieste, parte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, si compone di tre edifici: il Castello Basevi, Villa Bazzoni e la Specola “Margherita Hack”. Durante le Giornate FAI, si potrà esplorare questo affascinante mondo scientifico, guidato da Margherita Hack dal 1964 al 1987. Il percorso includerà la Biblioteca nel Castello Basevi, il parco con le strutture della specola e la Villa Bazzoni. Inoltre, venerdì 22 marzo, ci saranno visite speciali serali alla Specola “Margherita Hack” a Basovizza, con osservazioni celesti tramite moderni telescopi.
Nel Lazio, la Giornata FAI offre la possibilità di visitare il Ministero dell’Agricoltura, dove si potrà ammirare il ricchissimo Parlamentino, con fastose decorazioni liberty, lo studio del Ministro, il Salone di ricevimento e la Biblioteca, che conserva quasi un milione di documenti. Da non perdere anche la visita, Villa Maraini, gioiello dei primi del ‘900 che oggi ospita l’Istituto Svizzero di Roma. Sul Lungotevere delle Navi, sarà visitabile Palazzo Marina, sede principale dello Stato Maggiore della Marina.
Mentre agli ex Magazzini Generali, lungo il Tevere nel Quartiere Ostiense, si potrà scoprire l’ISA, l’Istituto Superiore Antincendi, la scuola di alta specializzazione per il corpo dirigente dei Vigili del Fuoco e il Nucleo Sommozzatori, realizzata in un complesso progettato da Tullio Passarelli tra il 1909 e il 1912, è un ottimo esempio di riuso architettonico e archeologia industriale.
Non resta che donarsi alla Giornata FAI ed ammirare le grandi bellezze italiane!
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