Solitamente, anche con una certa banalità, quando si pensa ad un’isola si fa subito riferimento alla Sicilia, alla Sardegna, a Capri, dimenticando dei veri e propri angoli di paradiso. Tra questi angoli noti – ma non abbastanza – vi doni certamente le Isole Borromee, stupendo arcipelago che sorge nel grande bacino turistico del Lago Maggiore.
Avete capito bene: possono esserci delle isole anche entro le acque di un lago e possono esservi delle isole che sanno condire la bellezza della natura con la forza della storia artistica e politica.
Scopriamo insieme le Isole Borromee!
Isole Borromee: un arcipelago ricco di storia
La grandezza espressiva e naturale delle Isole Borromee è valorizzata fin dal Seicento. Infatti, le grandi famiglie della nobiltà lombarda (in particolare i Visconti ed i Borromeo) si recavano presso il Lago Maggiore per trascorrere le loro vacanze.
A dire il vero, le Isole Borromee hanno attratto anche turisti di un centro calibro: sono state a lungo meta preferita della Famiglia Reale Inglese, sono state sede del compositore Arturo Toscanini e luogo prediletto del grande scrittore Ernest Hemingway. Tale risonanza è favorita, senza dubbio, dalla loro capacità di costituirsi come grande specchio di bellezza naturale e come scorcio di una storia importante.
Soprattutto la famiglia Borromeo, infatti, si è spesa per l’edificazione di palazzi monumentali e per il preservare dei ruderi medievali già lì presenti.
L’arcipelago delle Isole Borromee si compone, quindi, dell’ Isola Bella, l’Isola Madre, l’Isola dei Pescatori, l’Isolino di San Giovanni. L’Isola Bella, l’Isola Madre ed i Castelli di Cannero sono ancora di proprietà della famiglia Borromeo.
Isola Bella
L’Isola Bella è, senza dubbio, la più suggestiva delle Isole Borromee. Essa, infatti, non solo si sviluppa entro uno scenario floristico straordinario, ma è dominata dal Palazzo Borromeo, un autentico gioiello dell’architettura italiana.
Il Palazzo Borromeo, infatti, è stato ultimato nel 1948, dopo ben 4 secoli di lavori ed ha al suo interno opere di inestimabile valore. La Galleria Berthier, infatti, raccoglie 130 quadri, per lo più copie seicentesche dei grandi dipinti di Raffaello, Correggio, Tiziano.
Particolarmente suggestive sono, senza dubbio, le Grotte del Palazzo. Costruite in pieno gusto barocco, esse hanno lo scopo di impressionare i visitatori facendoli immergere in un ambiente magico marino, creando effetti pittorici e scenici strabilianti.
Strabiliante è senza dubbio il Giardino del Palazzo, al cui interno è possibile ritrovare, a cielo aperto, il Teatro Massimo. Questo è il monumento più importante del giardino dell’Isola Bella. Statue, obelischi e fontane si integrano perfettamente con la vegetazione delle dieci scenografiche terrazze, sulla cui cima svetta la statua dell’Unicorno, simbolo araldico della famiglia Borromeo.
Tutto attorno al Teatro, un tripudio di fioriture e piante rare: la Canfora secolare, la Gunnera manicata – le cui foglie possono raggiungere i 2 metri di diametro, la profumatissima Olea Fragrans, la rarissima Halesia Diptera con i suoi fiori che sembrano fiocchi di neve, l’Anice stellato, il Pino messicano.
Isola Madre
Il vero polmone verde delle Isole Borromee è senza dubbio l’Isola Madre. Questa rappresenta non solo il primo nucleo di insediamento dei Borromeo, ma è sede di un giardino botanico davvero unico nel suo genere.
Grazie al lavoro di sapienti giardinieri, l’Isola Madre rappresenta un concentrato maestoso di specie floristiche rarissime e, talvolta, in via di estinzione. Si spazia, infatti, dai fiori di loto alle bougainvillee, dai palmi ai banani, passando per eucalypti, fiori di agrumi, glicini, camelie. Il tutto in totale simbiosi con uccelli bellissimi.
Importantissimo è, senza dubbio, il Cipresso del Cashmir. Quest’altissimo albero, sottoforma di cartoccio di semi, è stato piantato nel 1862 ed è derivato direttamente dal Tibet. Non a caso questo rappresenta non solo uno dei pochi esemplari attualmente viventi, ma è anche uno degli alberi più belli al mondo. La sua lunga storia lo ha reso il simbolo dell’Isola Madre.
Isola dei Pescatori
L’Isola dei Pescatori è l’unica, tra le Isole Borromee, ad essere stabilmente abitata. È nota anche come la Superiore.
L’Isola Pescatori è l’unica del Golfo che non è mai appartenuta alla famiglia Borromeo. Settecento anni fa era un piccolo borgo di pescatori poi, con l’avvento del “miracolo economica” tra gli anni 50 e 70, si e’ trasformato in un’attrazione turistica: di giorno è popolata da migliaia di turisti, la sera restano poco più di 50 persone che vi abitano stabilmente.
Il borgo dell’Isola Pescatori è caratterizzato da una piccola piazzetta circondata da stretti vicoli lungo i quali spiccano le case a più piani costruite per sfruttare al meglio il poco spazio disponibile. Quasi tutte le abitazioni possiedono lunghi balconi un tempo utilizzati per essiccare il pesce pescato.
Meravigliosa è la Chiesa di San Vittore, risalente all’XI secolo, ricca di affreschi cinquecenteschi, e meta di molte coppie che desiderano sposarsi in un luogo unico dagli scenari incantevoli.
A Ferragosto si tiene la tradizionale processione delle barche da pesca illuminate, durante la quale la statua dell’Assunta viene trasportata in barca attorno all’isola.
A Carnevale, invece, si allestisce, lungo la riva, una grande tavolata dove gli abitanti si riuniscono per degustare la caratteristica polenta accompagnata da un buon bicchiere di vino.
Dinanzi ad una simile bellezza, non si può non decidere di visitare e gustare le Isole Borromee!
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