A MARATEA, PERLA DEL TIRRENO, BELLEZZE NATURALI MOZZAFIATO, LOCATION INSOLITE E UN FESTIVAL DEL CINEMA INTERNAZIONALE.
Mare limpido e cristallino, spiagge incantevoli, attrezzate e curate, un porto Vip, frequentato dal jet set mondiale, un suggestivo centro storico medievale e la colossale Statua del Cristo Redentore: queste le attrazioni che rendono magica Maratea, località balneare in provincia di Potenza, vera e propria perla del Tirreno, gioiello di rara bellezza, nota anche come la Città delle 44 Chiese, per le sue numerose chiese, cappelle e monasteri, costruite in epoche e stili diversi, molte delle quali di notevole pregio artistico come la Chiesa Madre, la Chiesa dell’Annunziata, la Chiesa della Madonna della Pietà, il Monastero del Rosario e il Convento di San Francesco.
Incastonata nel Golfo di Policastro, delimitata a nord dalla Campania e a sud dalla Calabria, Maratea, il cui fascino incanta i turisti provenienti da tutto il mondo e i vacanzieri abituali, è l’unica città della Basilicata ad avere uno sbocco sul Mar Tirreno.
Per i suoi paesaggi costieri e montani, per le sue bellezze naturalistiche, artistiche e storiche, per le sue numerose insenature e secche, per i suoi scogli e le sue pareti rocciose a picco sul mare, per i fondali, tanto amati dagli appassionati di immersioni, ricchi di pesci e di posidonia, per le 131 grotte marine e terrestri, alcune delle quali hanno restituito fossili e reperti preistorici, la città lucana è diventata una delle principali mete turistiche internazionali.
La sua storia ha origini antichissime, che risalgono alla preistoria, con tracce di oltre 40mila anni fa, inoltre sono venute alla luce testimonianze di epoca romana sull’isolotto di Santo Janni, nel territorio marateota, in particolare i resti di alcune vasche, che servivano alla lavorazione e alla conservazione del garum, una tipica salsa ricavata dalle interiora di pesce, ancore e anfore, intanto in questa zone è possibile ancora imbattersi in qualche esemplare del raro Drago di Santo Janni, una lucertola dal caratteristico color azzurro del ventre, conosciuta come Podarcis sicula paulae.
In epoca tardo medievale la zona alta di Maratea, ossia la cima del Monte San Biagio, assunse una notevole importanza in quanto intorno al VII-VIII secolo d.C., si stabilirono piccole comunità di monaci basiliani, dando origine all’abitato fortificato di Maratea Superiore, oggi chiamato Castello. Qui, nel corso dei secoli, ci sono state dominazioni bizantine, longobarde, arabe, normanne, angioine, aragonesi e spagnole, di cui sono rimaste numerose testimonianze, tra cui sei torri costiere anticorsare, risalenti alla fine del XVI secolo.
Il Castello è stato inespugnabile per molti anni, ha resistito alle scorrerie dei pirati saraceni e a molti attacchi nemici fino al 1806, quando fu quasi totalmente distrutto dalle truppe francesi nel cosiddetto Assedio del Castello.
Sul Monte, a 650 metri d’altezza, sono situate la Basilica dedicata al Santo Patrono, san Biagio, dove sono conservate le sue reliquie, e che, secondo la leggenda, è stata costruita sui resti di un tempio pagano dedicato alla dea Minerva, e la celeberrima Statua del Cristo Redentore, di 22 metri, la più alta d’Italia, nel suo genere seconda per dimensioni solo al Cristo di Rio de Janeiro, con cui è gemellata dal 2021.
Quest’opera, che domina e protegge la città regalando al visitatore un magnifico panorama, è stata realizzata nel 1965, in cemento misto a marmo di Carrara, dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti con uno speciale effetto ottico per cui se la si guarda da lontano la statua sembra rivolta verso il mare ma avvicinandosi si nota che lo sguardo è rivolto verso l’interno. Il litorale di Maratea, che si estende per circa 32 km, è pieno di spiagge, piccole baie, scogli e isolotti e di sera diventa la location ideale per aperitivi e feste a tema trasformandosi in una discoteca a cielo aperto.
Molto originale è l’antico centro storico cittadino, che si trova in una posizione rialzata rispetto alla zona delle spiagge, composto da tantissime stradine che si intrecciano e si intersecano, chiese, edifici settecenteschi come il Palazzo De Lieto, un Museo dedicato all’archeologia subacquea, la raffinata Piazza Buraglia con tavolini e bar, negozietti di artigianato locale, boutique e ristoranti con menù tipici.
Tutte le numerose borgate, note anche come frazioni, sorte attorno al nucleo urbanistico originario, sono affascinanti e ospitali: Acquafredda, Cersuta, Fiumicello, Porto, Marina, Castrocucco, Massa, Brefaro, S. Caterina, Curzo, Campo e Maratea Centro che ospita la direzione politico amministrativa del Comune. Da non perdere il Porto Turistico, di particolare bellezza, dalla capienza di circa 600 imbarcazioni, uno dei centri della vita turistica del paese, dove si svolgono molte manifestazioni culturali e spettacoli durante l’estate.
Il molo antico del Porto è anche una piacevole passeggiata, lungo la quale ci sono ristorantini, bar, localini e botteghe, dove poter acquistare piccoli souvenir.
Chi viene in questi luoghi non può trascurare assolutamente la cultura culinaria e la cucina, che spazia tra piatti di mare e di montagna: lagane coi ceci, alici alla scapece, ravioli ripieni di ricotta, zucchero e cannella conditi con il sugo di carne, la frittata con le cipolline, la mozzarella di Massa, il pomodoro costoluto, la ricotta, il caciocavallo, il formaggio canestrato lucano con il suo sapore unico, frutto dell’unione di latte di capra con il latte ovino, la salsiccia lucana, la melanzana rossa, a ciaudedda, uno stufato di verdure da consumare caldo o freddo, accompagnato dal pane arrostito.
Come dolci si possono assaporare i bocconotti lucani, dolci ripieni di crema di castagne, i mostaccioli alle mandorle e cannella, ricoperti di cioccolato, mentre, a fine pasto, non può mancare il Crithmum, un liquore tipico, composto dal finocchietto marino, un’erba che cresce spontanea nella macchia mediterranea.
Per chi visita Maratea è d’obbligo una capatina alla rinomatissima spiaggia di Cala Jannita, meglio nota come spiaggia Nera per il colore scuro della sua sabbia, dove è ubicata anche la Grotta della Sciabella. E a tal proposito è consigliata anche la Grotta delle Meraviglie, scoperta nel 1929 durante i lavori di costruzione della Strada Statale, formata da una grande sala di 70 metri di lunghezza per 20 metri di lunghezza, la più piccola grotta turistica d’Italia, dove si sono create stalattiti e le stalagmiti, che hanno plasmato fantastiche sculture di ghiaccio.
Non restano delusi neanche gli sportivi, che si possono dilettare praticando snorkeling, trekking, sport acquatici e andando ad esplorare angoli nascosti uscendo in kayak. In questa cittadina così coinvolgente, calda e magica da quindici anni si svolge Marateale – Premio internazionale Basilicata, una kermesse di cinema per il cinema, organizzata da Antonella Caramia (Associazione Cinema Mediterraneo) con la direzione artistica di Nicola Timpone, che si terrà dal 25 al 29 luglio presso il Teatro sul mare dell’Hotel Santavenere.
Un programma fitto di eventi, incontri, sezioni e premi, per raccontare, attraverso il cinema, più punti di vista, sulla vita, sull’arte, sull’ambiente, a cui hanno già dato la loro adesione Giancarlo Giannini, Carlo Verdone, Liz Hurley, Barbara D’Urso, Francesca Fagnani, Edoardo Leo, Rocco Papaleo, Paolo Genovese, gli attori di Mare fuori, Pio & Amedeo, Laura Chiatti, Marco Bocci, Ema Stokholma, Ermal Meta, Enzo Avitabile, Madalina Ghenea, Roberto Ciufoli, Roberta Giarrusso, Silvia Salemi, alcuni influencer della Stardust, i produttori Tarek Ben Ammar e Gianluca Curti, la coppia Richard Roxburgh e Silvia Colloca, Tony Sperandeo, Jane Alexander, Bruno Bilotta, Emilio Franchini, Massimo Paolucci e le due madrine, Nicole Cianfanelli e Stephanie Bellarte.