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Museo del pomodoro: l’oro rosso in mostra

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StagioneTutto l'anno

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Riusciamo ad immaginare la cucina nostrana priva del pomodoro? Sarebbe assurdo. Questo perchè, ovviamente, il pomodoro rappresenta da sempre il culmine della forza della nostra tradizione culinaria ed è un valore aggiunto essenziale affinchè i nostri sapori ed odori siano ammirati ed apprezzati in tutto il mondo. Non c’è da sorprenderci, allora, che, in provincia di Parma, si sia sentita l’esigenza di costruire un Museo del pomodoro: un complesso che esalta l’oro rosso, la sua condivisione e la sua commercializzazione.

Museo del pomodoro: in che senso?

A Collecchio, in provincia di Parma, sorge specificamente un Museo del pomodoro, che sorge entro la Corte di Giarola, antico centro di trasformazione agro-alimentare. Una sede certamete non casuale: qui, infatti, per diversi decenni si è stabilita un’industria di conserva del pomodoro. Dunque: quale luogo migliore per il Museo del pomodoro?

Gli allestitori del Museo del pomodoro sono stati, nel dettaglio, particolarmente abili ne realizzare un percorso con varietà tematiche, capaci di guidare i turisti entro una scoperta immersiva dell’oro rosso della nostra terra. Così, se ci si chiede come sia arrivato il pomodoro in Italia, ci si può tranquillamente fermare presso la stand che ripercorre la storia del pomodoro dal Cinquecento ad oggi. Ma il Museo del pomodoro punta anche a mostrare le varietà produttive legate a questo prodotto. Dal prodotto secca alla conserva, dai concentrati ai passati, dai sughi pronti ai succhi da bere, è possibile, dunque, compiere un viaggio di sapore e di scoperta in tutte le fasi di produzione e rigenerazione dell’alimento.

Tutto questo, però, non basta. Come il pomodoro si è relazionato con un’industria e con dei macchinari in evoluzione? Il Museo del pomodoro risponde anche a questa curiosità. Tramite 14 macchine d’epoca, si esplora dalla proto-industria agli attuali mezzi sofisticati di trattamento del pomodoro. Non si può andar via, ovviamente, senza la visione delle oltre cento latte dell’epoca che hanno accompagnato non solo l’imballaggio del succo/sugo di pomodoro; ma hanno caratterizzato per decenni il nostro immaginario.

Il Museo del pomodoro, inoltre, mette in mostra gli sviluppi della macchina industriale di produzione. Mette in mostra gli imprenditori pioneri nella realizzazione di prodotti di qualità, derivanti dal pomodoro. Mette in mostra quanto il pomodoro possa addirittura essere un fenomeno culturale d’elite e di massa, attraverso la campagne pubblicitaria condotte, le citazioni ed i casi in cui il pomodoro ha influenzato l’immaginazione di artisti di ogni rango e di ogni tempo.

In un totale di sette sezioni, il Museo del pomodoro fa emergere nella polpa storica, produttiva, artigianale ed artistica, legata all’oro rosso.

Il pomodoro: tra storia e marchio di un territorio

Sembra alquanto desueto considerare il Parmense come uno dei luoghi più adatti ad un Museo del pomodoro. Mai, questa, considerazione più errata. Il Parmense, infatti, risente di una lunga tradizione agricola, capace di rendere il pomodoro pienamente integrato nella cucina del territorio e garante di un sapore ormai riconoscibilissimo ed insostituibile.

Il Museo del pomodoro sorge a suggellare l’antica storia delle conserve nere. Prodotto in particolar modo ad agosto, la polpa veniva fatta bollire in acqua bollente e recipiente in vetro, viene poi confezionata in panni e avvolta in carta oleata per proteggerla nel tempo. Chi, tra i più adulti, non ricorda questo antico rituale che mobilitava intere famiglie e le spingeva ad una festosità straordinaria? Il Parmense ha vissuto tutto questo e lo rivendica, attraverso il Museo del pomodoro, con fierezza. La capacità, infatti, dinamica del pomodoro di dare colore e sapore, di riempire le minestre invernali, fornisce al nostro oro rosso il diritto d’essere protetto, diffuso e presentato a tutto il mondo.

Incrociandosi, nel Museo del pomodoro, la cucina parmense con questo insostituibile ingradiente, si fa storia e si delinea la tradizione di un intero territorio!

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Pubblicato il
14/06/2025