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Notte dei falò 2025: Nusco si colora di fuochi e tradizioni

Tipo di attivitàEventi
StagioneInverno
RegioneCampania

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Non di rado è passibile ritrovare manifestazione che fanno dell’accensione dei falò la loro massima attrazione. Ma è raro che questo gesto abbia una storia ed una tradizione secolare e che venga perpetrato in maniera fedele di generazione in generazione. La Notte dei falò di Nusco (Avellino) non è, infatti, una semplice sagra, ma rappresenta un vero evento di folklore che porta avanti una storia ed una tradizione rimasta inalterata nel tempo. Questo, oltre allo spettacolo della notte illuminata, rende questo evento ancor più suggestivo.

Scopriamo insieme la Notte dei falò di Nusco!

Una storia lunga quasi 400 anni

Attualmente, la Notte dei falò è intesa come un evento festoso che attira turisti da tutta Italia e che rende Nusco, per un weekend, un luogo di condivisione ed allegria.

Eppure, la Notte dei falò non nasce con questo obiettivo. Durante la peste del 1656, infatti, venne realizzata per la prima volta la Notte dei falò. I falò rappresentavano, in questa circostanza, un rimedio igienico e spirituale. Per evitare il contagio, i cittadini di Nusco allestirono dei falò dove bruciare gli indumenti di persone infette, per evitare che l’epidemia si estendesse.

Questo gesto sanitario ed igienico assunse poi un colore prettamente religioso e spirituale. In concomitanza, infatti, con la festa di Sant’Antonio Abate (il 17 gennaio) venivano allestiti dei falò, poi bruciati a seguito delle celebrazioni religiose. È così che la Notte dei falò ha assunto un valore spirituale. Nell’atto del bruciare della legna si crede che, simbolicamente, anche l’anima venga purificata dio suoi peccati. Il fuoco, quindi, dei falò diviene il simbolo di una speranza coltivata: la speranza della salvezza.

Da quel 1656, la Notte dei falò è divenuta una tipica usanza di Nusco, caratterizzata da alcuni momenti particolari. L’allestimento dei falò inizia, infatti, il 13 dicembre, festa di Santa Lucia. In questa data, i vari quartieri raccolgono la legna che servirà a formare il falò; legna che sarà offerta in memoria di Sant’Antonio Abate come “voto”. Durante i giorni antecedenti alla Notte dei falò, invece, inizia la gara tra i quartieri. I vari quartieri di Nusco si sfidano a chi è in grado di realizzare il falò più grande. Questa usanza non rafforza l’antagonismo, ma celebra il potere di fare gruppo e di costituire un’unica comunità in festa, che si riconosce.

È d’uso, inoltre, durante la Notte dei falò, portare a casa la cenere. Residui del falò, infatti, vengono raccolti e portati a casa. Poi, la cenere viene sparsa sui campi coltivati o da coltivare, con l’auspicio che il raccolto sia abbondante. Segno, quest’ultimo, tipicamente folkloristico, teso a congiungere le tradizioni alla vita agricola della comunità.

Notte dei falò 2025

Quest’anno, la Notte dei falò cadrà il 17,18,19 gennaio e si esprimerà in tutta la sua forza e bellezza. Sono attesi, infatti, tanti turisti e curiosi, che vogliono unirsi alla magia di un evento tanto suggestivo.

Oltre al fuocu, infatti, la Notte dei falò sarà arricchita da danze folkloristiche, percorsi guidati, spettacoli itineranti, degustazione di prodotti tipici locali. Il tutto con un obiettivo: officiare un rito che ricordi la vitalità della terra e del destino, emanando gioia e trasporto in tutti coloro che vorranno unirsi. Nella Notte dei falò, insomma, la storia cammina al fianco dei visitatori senza farsi sentire, ma coinvolgendoli in un’atmosfera calda e lucente.

I visitatori potranno assaporare piatti della cucina locale, dal caciocavallo impiccato alle zuppe calde, il tutto accompagnato da vini dell’Irpinia. Segno di una terra ricca e piena di risorse, così come Nusco è.

Programma La Notte dei falò 2025

Dall’organizzazione della Notte dei falò 2025 si apprendono inoltre i tre appuntamenti principali, che avverranno come segue.

  • Venerdì 17 gennaio – La Legna: Una celebrazione dell’inizio, del calore che prepara.
  • Sabato 18 gennaio – Il Fuoco: La notte clou, con grandi falò accesi in tutto il borgo.
  • Domenica 19 gennaio – La Brace: Un momento di raccoglimento, con il fuoco che si trasforma in brace, simbolo di continuità e memoria.

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Pubblicato il
16/01/2025