La montagna, i suoi scenari, il suo ecosistema, hanno da sempre caratterizzato l’immaginario collettivo per la bellezza straordinaria e la pace che sono in grado di donare a ciascun visitatore. In ogni riserva, infatti, ad attrarre è proprio la possibilità di poter vivere la natura incontaminata, di poter seguire la vita ed i percorsi degli animali di libero e di farlo con autentico ed assoluto rispetto e tutela. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, in tal senso, è un’emblema di quanto l’uomo e la natura possano convivere pacificamente e di come questi angoli di paradiso – non a caso – debbano essere necessariamente tutelati.
Parco Nazionale del Gran Paradiso: il più antico in Italia
La storia eroica delle riserve naturali inizia proprio col il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il 3 dicembre 1922, infatti, viene istituito, per decreto congiunto del Re d’Italia, che godeva dei territori dell’attuale parco come proprio territorio di caccia, e del Governo Italiano, il Parco Nazionale, volto a preservare le varie specie faunistiche e floristiche della zona. Ma soprattutto, volto a preservare lo stambecco.

Lo stambecco, non a caso scelto come simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è fiore all’occhiello della fauna locale e, grazie all’intenso lavoro del Parco Nazionale, ora è protetto, preservato e stimolato nella sua riproduzione, che avviene rigorosamente in alta montagna. Dalla semplice volontà di preservare anzitutto lo stambecco, il Parco Nazionale del Gran Paradiso arriva a proteggere centinaia e centinaia di specie faunitistiche diverse e tipiche del territorio montuoso. Dai camosci alle marmotte, dalle donnole agli ermellini, dai fagiani alle lepri ed alle volpi, passando per aquile, sparvieri, gipeti, picchi. Il tutto, in una coesistenza faunistica che si sposa meravigliosamente con le varietà di enclave territoriali.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, infatti, offre una sofisticata bio-diversità anche orografica. Si passa dalle pareti rocciosi delle montagne innevate, ai boschi d’alti quota, alle zone più umide ed ombrose che confluiscono verso la valle. Il tutto, al di sotto di un cielo, che sembra quasi si possa toccare. In questa variegata vegetazione è possibile riconoscere i larici, misti agli abeti rossi, pini cembri e più raramente all’abete bianco. Generando, in questo modo, uno scenario che lascia i visitatori del Parco Nazionale del Gran Paradiso letteralmente senza fiato.

Parco Nazionale del Gran Paradiso: per un’immersione completa
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso offre, inoltre, ben 500 km di percorsi ed escursioi, attraverso le cinque vallate che lo compongono, che possono essere scelti, tramite l’apposita mappa interattiva, in virtù delle possibilità di ciascuno e delle condizioni e dei desideri di movimento di ognuno.

Data la sua estensione, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, si dota anche di interessantissimi centri visitatori che, al loro interno, oltre a sale multifunzionali, strutture didattiche, mostre permanenti e temporanee, pongono a disposizione cartine, guide, materiale illustrativo, gadget. Ma il Parco Nazionale del Gran Paradiso offre anche la possibilità di farsi visitare in pienezza, attraverso il giardino botanico alpino Paradisia.
Paradisia ospita più di 1000 specie diverse, tutte raccolte in natura o ottenute da seme nel vivaio annesso al giardino stesso. Inoltre per soddisfare il crescente interesse verso il mondo naturale sono stati ricostruiti alcuni lembi di ambienti naturali con le associazioni vegetali che li caratterizzano (pseudo-steppa, torbiera, ambiente detritico, alneto). L’esposizione petrografica raccoglie ed illustra alcuni campioni delle rocce più significative della Valle di Cogne e di altre zone del Parco.
Il giardino delle farfalle è un itinerario, nella parte alta del giardino, dedicato a questi insetti che svolgono un ruolo molto importante come impollinatori della flora di montagna. È inoltre in fase di ultimazione anche un’area dedicata alle piante officinali più utilizzate nelle valli del Parco; con l’aiuto di pannelli esplicativi il visitatore potrà riconoscere le principali specie impiegate nel settore medicinale, cosmetico, liquoristico e culinario.

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