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Trenino Verde della Sardegna: per assaporare lentamente la bellezza

Tipo di attivitàEscursioni
StagioneTutto l'anno
RegioneSardegna

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Quando pensiamo ad un treno, facciamo chiaro riferimento alla sua velocità: una velocità che non fa ammirare i passaggi o, se lo fa, non li fa catturare in tutto il loro incanto. Non è questo il caso del Trenino Verde della Sardegna, un convoglio che va a 20 km/h e tocca tutti i punti più panoramici della meravigliosa isola sarda.

Si tratta, infatti, di un percorso di poco più di 400 km che riesce a far calare i visitatori nel cuore più selvaggio e bello della Sardegna.

Scopriamo insieme, allora, il Trenino Verde della Sardegna!

Un pò di storia…

Il Trenino Verde della Sardegna nasce, in realtà, come normale collegamento ferroviario dell’isola.

Trenino Verde della Sardegna

Già nel primo Novecento, ci giunge notizia di linee ferroviarie secondarie che toccano punti più periferici rispetto alle principali città sarde, ma certamente non meno dotate di bellezza ed unicità. Non a caso, infatti, perché i luoghi toccati erano di suggestiva bellezza si spinse ad una virata, nel secondo dopoguerra, verso un trasporto solo turistico, dati gli elevati tempi di percorrenza.

Interno del Trenino Verde della Sardegna

Questa vocazione turistica cresce al punto che nel 1984 alla linea viene data per la prima volta il nome di Trenino Verde di Sardegna, per le grande macchie di vegetazione incontrate durante il percorso, e, dal 1989, si decide di mantenere le locomotive a vapore per garantire questa unicità, iniziando un lungo processo di restauro.

Dallo scorso anno, i 47 comuni toccati dalla tratta hanno deciso di aderire alla Fondazione Trenino Verde della Sardegna, per tutelare un bene tanto prezioso.

Trenino Verde della Sardegna: tratte

Il Trenino Verde della Sardegna copre con l sua linea ferroviaria ben 438 km e si articola in due compartimenti: Cagliari e Sassari – Macomer.

Trenino Verde della Sardegna alla stazione di Gairo

Nel dettaglio, la corsa del Trenino Verde della Sardegna copre la tratta Bosa – Nigolosu, attraversando i centri più selvaggi e naturali della Sardegna, attraversando per esempio la Gallura o la suggestiva tratta Arbatx-Gairo. Il tutto avviene in rigorosa lentezza e senza distruggere l’ecoambiente sardo attraversato. Il viaggio è certamente ideale per l’estate, dove il sole colora questi paesaggi stupefacenti. Ma l’estate richiede anche un certo sacrificio.

Il Trenino Verde della Sardegna, infatti, non è dotato d’aria condizionata ; quindi è d’obbligo dotarsi dei cari vecchi ventagli e di una buona dose d’acqua in bottiglia. Tuttavia, dall’esperienza di molti, vivere questa esperienza ne vale davvero la pena, per la suggestione di ritornare indietro nel tempo e per lo scrigno di terrotori unici che si schiudono allo sguardo dei visitatori.

Bosa

Già i due capolinea, infatti, sono dei veri e propri diamanti del territorio sardo. Bosa, infatti, è uno stupefacente borgo dai colori arcobaleno nelle sue case e specchiato meravigliosamente nel mare, dominato dal bellissimo Castello dei Malaspina. Vedere un simile tripudio di bellezza e colori, soprattutto se col Trenino Verde della Sardegna, è un’esperienza senza eguali. Nigolosu, invece, è dotata di un solo binario per il Trenino ed una sola banchina … con tanto di cisterna in metallo. Chissà che, per gli appassionati del Western, non si possa rivivere quei luoghi e quegli ambienti … in fondo la somiglianza è importante!

Quindi le tre ore e mezza per attraversare la Gallura, regione della Sardegna consegnata alla selvaggia natura con la sua macchia mediterranea ed i costoni di granito dorati dal sole. Uno scenario unico, capace di far sopportare l’ovvio calore delle cabine del Trenino Verde della Sardegna esposto al fuoco del sole. Eppure, malgrado le controindicazioni, muoversi come in un film, entro tanta isolata bellezza, è un’occasione inarrivabile: il tempo rallenta, si percepisce il profumo puro di essere in dialogo con l’incontaminato. Le due tappe entro la Gallura sono, nel dettaglio, Palau e Tempio Pausania.

Rocce Rosse di Arbatax

Tratta di grande fascino del Trenino Verde della Sardegna, inoltre, è Arbatax-Gairo e viceversa, della durata di circa tre ore e mezza, con una pausa intermedia tra le due stazioni principali. Terminata nel 1894, la linea ferroviaria Arbatax-Gairo collega il mare, che da queste parti ospita il monumentale blocco di falesia noto come Rocce Rosse con la montagna dell’interno. All’ingresso del porto di Arbatax, dalla stazione sul mare, si parte attraverso i territori di Villagrande e Torto lì. Per una piccola colazione o un buon caffè è prevista una sosta nella graziosa stazione di Lanusei. Una volta ripartiti si potrà godere del paesaggio mozzafiato verso la costa.

Una nuova, breve sosta alla stazione di Arzana per sgranchirsi e ammirare il paesaggio, poi giunti al capolinea di Gairo Taquisara, si potrà visitare il borgo fantasma di Gairo Vecchio. Se non si è organizzati con il pranzo al sacco, che si può consumare all’aperto nel vicino bosco, si potrà mangiare nelle strutture ricettive in loco. Con calma, nel pomeriggio, è previsto il viaggio di ritorno verso Arbatax.

Si precisa che per effettuare il viaggio col Trenino Verde della Sardegna è necessario prenotarsi anticiparsi. In virtù dell’elevatissima richiesta, soprattutto nei mesi estivi, si consiglia di effettuare la prenotazione alcuni giorni prima, malgrado il servizio sia regolare e continuo.

Per info e biglietti, vedi qui.

Se si vuole rallentare la propria vita e godere della bellezz assoluta… non resta che salire a bordo del Trenino Verde della Sardegna!

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Pubblicato il
18/07/2024