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World Aperitivo Day 2023: storie dell’aperitivo italiano

StagionePrimavera

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Siamo fatti della stessa sostanza dell’aperitivo.”
_iaci, Twitter

Il 26 maggio è il World Aperitivo Day 2023: una giornata per dare la giusta importanza a un rito imperdibile che appartiene ormai alla routine di tutti gli italiani e turisti del nostro paese.

Dal 26 al 28 maggio, sono molti gli eventi in Italia e, in particolare, a Milano si svolge l’Aperitivo Festival, l’evento che ha lanciato anche il manifesto dell’aperitivo italiano.

Come nasce l’evento

“La pace nel mondo ha sicuramente in mano un aperitivo.”
silviagarbe, twitter

Torna la seconda edizione del World Aperitivo Day che, dal 26 maggio, non si limita ad un singolo appuntamento ma si configura come una 3 giorni di eventi caratterizzata da un programma denso di appuntamenti.  Protagonisti dell’iniziativa, concepita per la prima volta nel 2022 dalla MWW Group – azienda che porta la firma anche della Milano Wine Week e della Milano Food Week – sono il Food e Beverage.

Il manifesto dell’Aperitivo, che celebra un vero e proprio rituale dallo stile tricolore, è frutto della sinergia tra istituzioni, consorzi, i rappresentanti delle filiere agroalimentari del Made in Italy, nonché i Brand, chef stellati, barman, esperti e cultori dell’enogastronomia.  Si tratta di una vera e propria dichiarazione di intenti che delinea e sancisce un autentico protocollo di questo momento di quotidiana italianità.

Conditio sine qua non è l’utilizzo di materie prime di denominazione e filiera per ribadire il carattere genuino ed originale dei prodotti Made in Italy su scala internazionale. Inoltre, obiettivo fondamentale è la valorizzazione dell’immenso patrimonio enogastronomico che, nel nostro paese, è declinato in infinite sfumature. Non meno importante, infine, l’aspetto che rispecchia la natura internazionale del World Aperitivo Day: creare una cultura in grado di coniugare la nostra tradizione di  food e beverage con le tipicità provenienti da ogni angolo del globo.

Volendo sintetizzare: un mondo di sapori, un viaggio senza confini nel gusto!

 

La parola agli esperti: i racconti dei Bar Manager italiani

“L’attesa dello spritz è essa stessa spritz.”
mesmeri, Twitter

Fabio Lista, 35 anni, bar manager presso Al Chiar di Luna e Novilunio Restaurant & Lounge Bar | Monte di Procida

Secondo Fabio, il manifesto è un punto davvero essenziale per promuovere ed esaltare i prodotti locali, coltivati nei diversi territori, sia un valore aggiunto per le eccellenze italiane.

L’aperitivo assume la connotazione di convivialità e condivisione, un momento di socializzazione. Dunque, durante il corso della giornata qualunque momento è ideale: è sempre tempo di assaporarlo, non solamente prima dei pasti.

L’aperitivo più singolare è quello in grado di lasciare il segno, un ricordo indelebile. Quello dell’Archivio Storico, ad esempio; è un momento esperienziale che, partendo dal racconto di un cocktail, ti catapulta in un viaggio sensoriale capace di coinvolgere tutti e 5 i sensi, non solo il gusto!

Il cocktail più originale di Fabio evoca, in un certo senso, il ragù quasi a voler essere un continuum con la gastronomia partenopea più verace. Si chiama, infatti, RAÙ e, non a caso è a base di pomodoro ramato chiarificato, gin, Vermouth dry, basilico ed un tocco finale, una nota di chiusura piccante, peperoncino calabrese. Un mix a dir poco esplosivo.

Ferdinando Longobardi, 32 anni, bar manager presso Habita 79 di Pompei

Ferdinando ritiene il manifesto un insieme organico e molto ben strutturati di requisiti che sono alla base della promozione dei prodotti nostrani. Dunque, è un programma con il proficuo intento di valorizzare il Made in Italy e le tipicità di ogni singola regione.

L’aperitivo è sinonimo di amicizia e spensieratezza, tra divertimento e relax, un momento da vivere in sintonia con gli altri.

Una delle esperienze più particolari da lui vissuta è quella dell’Antiquario, dove l’aperitivo è sicuramente esaltato dalla location suggestiva ispirata all’America degli Anni Venti. Qui, oltre a mettere sotto i riflettori i prodotti italiani, vi è un’ampia varietà di proposte tutte da sperimentare.

Il suo cocktail è un omaggio alla napoletanità già a partire dal nome. PARTENOPE, un connubio che prevede Gin Tanqueray n°10, infuso alla susina del Vesuvio, vino Caprettone, Cordial, bitter al limoncello e soda. Timo e rosmarino, spezie dal sapore unico mediterraneo, vanno a chiudere questo particolarissimo mix di ingredienti.

 

Silva Ferreira Phelipe, 32 anni, Bar manager presso Gero Cocktail Bar di Torre del Greco

Phelipe ritiene che il manifesto sia l’iniziativa giusta per definire dei punti fissi e imprescindibili sull’aperitivo. Si augura che sia solo la prima di tante manifestazioni in questo settore.

Avendo viaggiato tanto e dopo aver avuto l’opportunità di lavorare in diverse nazioni, può sicuramente dare un punto di vista obiettivo. Il modo italiano di intendere l’aperitivo è un qualcosa di unico, una realtà vissuta e letta in chiave decisamente particolare. Il cibo non deve essere considerato un elemento indesiderato, l’aperitivo non si riduce al semplice atto del mangiare.

Inoltre, la presenza di numerose bevande cosiddette soft drink, tra l’altro ad alto contenuto di zuccheri, facili da somministrare e pronte al consumo va ad inibire quello che più conta nella preparazione di un cocktail propriamente detto. Il suo auspicio è che, in un futuro non molto lontano, nasca una vera cultura del bere, un bere di qualità, che poggi su alcuni pilastri immancabili. In altre parole, la preparazione e le conoscenze merceologiche, unite alle tecniche ed all’abilità del barman, sono un quadrinomio imprescindibile per dilettare il palato dei commensali.

Pensando bene, l’aperitivo originale in sé forse non esiste. Sono istanti vissuti in compagnia delle persone care, amici o familiari, nei locali. L’ingrediente giusto è la compagnia, in quanto l’atto del bere è pura condivisione: fa poca differenza se ci troviamo davanti a un calice di vino o a un buon drink. Tuttavia, ci consiglia il Mabe di Pomigliano d’Arco dove ha trovato un’ottima qualità ed un’ampia scelta di prodotti Mercanti di Spirits, oltre a un barman davvero preparato e tanta professionalità.

Il suo cavallo di battaglia è un cocktail che presenterà a Roma, presso il Palazzo dei Congressi, durante la fiera più importante del settore del Beverage. Parliamo del Roma Bar Show che si svolgerà il 29 è 30 di maggio. I presenti potranno assaporare la sua creazione a base di Vodka Zeppelin, Corricella gin, succo di limone fresco, zucchero liquido, sale Maldon, infusione di frutti rossi e, in chiusura, lamponi freschi.

Storia dell’aperitivo da Ippocrate ad oggi

Se ci soffermiamo sul termine aperitivo, ciò che appare subito evidente è l’associazione con il termine “aprire”. Infatti, dal latino aperitivus – “che apre”non è difficile immaginare che sia qualcosa di connesso all’appetito. Volendo, poi, dare una sorta di giustificazione scientifica, c’è da dire che Ippocrate nel IV secolo ebbe una geniale intuizione. Ai suoi pazienti affetti da inappetenza, il celebre medico greco “prescriveva” bevande amare a base di vino bianco, fiori di dittamo, assenzio e ruta. Pare fosse una panacea nel trattare questi disturbi.

La ricetta di questo potente e miracoloso elisir, definito vinum hippocratum, è sopravvissuta nel corso dei secoli fino ad approdare presso gli erboristi medievali. La loro grande conoscenza del mondo botanico li portò ad una conclusione che, in un certo senso, è figlia del composto di Ippocrate. Era il gusto amaro dei suddetti ingredienti, più che gli ingredienti stessi in sé, a provocare il senso della fame. E a tutt’oggi, non è il tipico retrogusto amaro, alias bitter, la caratteristica preferita che accompagna gli aperitivi?

Ciò che, però, ha reso tutto più interessante è stato l’avvento delle preziosissime spezie. grazie alle grandi scoperte geografiche. Questi autentici tesori, provenienti soprattutto dall’Oriente, hanno impreziosito i drink, rendendoli sempre più aromatizzati e saporiti.

Tuttavia, la genesi dell’aperitivo moderno, come lo intendiamo noi, ovvero momento di convivialità e socializzazione ha origini in Piemonte. Nello specifico, a Torino, nel 1786, nella bottega di liquori gestita da Antonio Benedetto Carpano.  Fu lui l’ideatore di una bevanda che si convertì nel simbolo dell’aperitivo per antonomasia. Sì, proprio lui, il  Vermouth!  75% di vino aromatizzato dalla presenza di numerose erbe e spezie, tra cui la china, che ne esaltano il sapore, capace di rapire persino i sensi del re Vittorio Emanuele II.

Talmente ne rimase estasiato, il sovrano d’Italia investì il Vermouth con China Carpano di un titolo di tutto rispetto, trasformandolo nell’aperitivo Ufficiale di Corte. Riscosse un enorme  successo tra i commensali, che arrivavano più predisposti ad assaporare i pasti. Dalla corte, la moda ben presto si diffuse, a macchia d’olio, in tutta la città dove il bicchierino era abbinato e servito assieme a sfiziosi spuntini tradizionali piemontesi, in larga parte salumi e formaggi.

Arrivando ai giorni nostri, l’aperitivo viene inteso come un’ampia proposta di drink e cocktail fantasiosi ed elaborati da gustare, con la stessa sacralità di un rito, nei locali più in voga delle città italiane. La proposta di consumare una bevanda alcolica a partire dalle 18:00, nasce dall’esigenza dei bar di “chiamare a raccolta” i clienti all’appuntamento spesso definito happy hour verso la metà del XX secolo.

Di stampo tipicamente anglosassone, la cosiddetta “ora felice” trae origine dalla proposta di offrire finalmente un momento di relax dopo il lavoro o lo studio. Più semplicemente, l’aperitivo è un preludio al pranzo o alla cena e, in ogni caso, è l’emblema dell’ingrediente più verace della cultura italiana: una convivialità senza eguali nel mondo!

Buon World Aperitivo Day a tutti!

Contatti Utili 


Tieniti aggiornato sul sito: https://aperitivofestival.com/
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Questionario intervista world aperitivo day
– Cosa pensi del manifesto dell’aperitivo?
– Cosa rappresenta per te l’aperitivo italiano?
– La tua esperienza più originale di aperitivo, non nel tuo locale?
– Un aperitivo originale inventato da te?


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Pubblicato il
27/05/2023