Napoli si tinge di colori pop e suggestioni cinematografiche con “Marilyn il mito”, la mostra dedicata all’icona senza tempo Marilyn Monroe, visitabile fino al 30 marzo 2025 alla Laluda Art Gallery presente in Piazza dei Martiri 24.
L’evento, curato da Roberto Di Bianco, si inserisce nel progetto artistico del proprietario e gestore della galleria Salvatore Castaldo, che con la sua nuova realtà intende avvicinare il pubblico partenopeo a diverse forme espressive, dalla pittura alla scultura, passando persino per la cucina.
L’esposizione è un tripudio di opere che celebrano il fascino intramontabile dell’attrice, proponendo un viaggio tra le diverse interpretazioni e rappresentazioni del suo mito, come quelle di Mimmo Rotella, Banksy, Sam Shaw con le sue fotografie, Andrè De Dienes ed Andy Warhol, «uno degli artisti più importanti a livello mondiale, che ha rappresentato Marilyn in varie forme colorate. Si può dire che ormai sia più conosciuta la Marilyn di Warhol rispetto alla Marilyn di Hollywood» dichiara Roberto Di Bianco.
Le opere presenti
Le serigrafie di Marilyn Monroe sono tra i capolavori più venerati e riconosciuti di Andy Warhol. La diva del cinema è stata una delle prime muse di Warhol. Egli era affascinato da come la fama dell’attrice crebbe in modo esponenziale soprattutto dopo la sua tragica morte nell’agosto del 1962. L’ha immortalata in tutte le sue forme, facendone quasi una propaganda. Si dice infatti che abbia creato un’icona di un’icona.

Negli anni ‘70, Andy Warhol portò le sue celebri serigrafie di Marilyn Monroe alla Leo Castelli Gallery, storica galleria newyorkese che fu determinante per la sua ascesa artistica. In quell’occasione, l’artista propose alcune delle sue opere più iconiche, tra cui proprio il quadro che oggi trova spazio nella mostra napoletana.
Questa esposizione rappresenta quindi un’opportunità unica per ammirare da vicino immagini che hanno segnato la storia dell’arte e della cultura pop, consentendo al pubblico di immergersi nell’universo visivo di Warhol e nella sua visione della celebrità come fenomeno contemporaneo.

Ma non solo. Presenti anche le opere di Rotella, artista che rappresenta una serie di manifesti strappati di pellicole cinematografiche. Opere senz’altro di valore, firmate e numerate dall’autore.
La sua arte è testimonianza di una realtà da modificare, rielaborare, realizzata con la tecnica del décollage. Manifesti lacerati che diventano arte, proprio come Marilyn, dalla strada ad Hollywood.

Segue uno scatto iconico di Sam Shaw, fotografo celebre per aver immortalato la protagonista di film senza tempo come “A qualcuno piace caldo”. Con il suo obiettivo, Shaw ha saputo cristallizzare l’essenza più autentica di Marilyn Monroe, restituendone non solo la sensualità magnetica, ma anche la vulnerabilità che la rendeva unica. Attraverso la sua lente, l’artista svela la donna dietro il mito: elegante, intensa e destinata a lasciare un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo.

L’eredità di questi scatti continua a vivere, testimoniando la maestria artistica di Sam Shaw capace di cogliere l’anima dei suoi soggetti. Il loro legame, inciso nella pellicola, resta un’eterna fonte di ispirazione per gli amanti della fotografia in tutto il mondo.

E non è finita. Tra le opere esposte spicca anche una creazione di Banksy, completa di firma.
L’opera vede il fondersi di Marilyn con un altro mito tra le celebrità: Kate Moss, considerata uno dei volti più riconoscibili del suo tempo. Con un posto nella lista di Time delle 100 persone più influenti del mondo nel 2007, la sua immagine è diventata parte integrante della cultura pop globale.
Quello dell’artista britannico vuole essere un omaggio ad Andy Warhol, sia nella scelta del soggetto che nella sua esecuzione stilistica.
Banksy combina i volti di Moss e Monroe, sovrapponendo i celebri capelli platinati di Marilyn al volto della supermodella britannica, creando una sintesi visiva che celebra la fama di due donne potenti.
Il risultato è un ritratto che riflette l’idea stessa di celebrità, trasformando due simboli di epoche diverse in una sola immagine.

Una mostra quella di Marilyn che trasporta il visitatore in una dimensione ibrida tra il passato e il presente. Una donna ferma nel tempo, rivoluzionaria, arrivata fino ai giorni nostri e rappresentata in tutte le sue forme. La varietà di linguaggi artistici in mostra offre una lettura sfaccettata della sua eredità, catturando l’essenza di una donna che continua a ispirare generazioni di artisti e spettatori.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e del cinema, pronti a lasciarsi incantare dal mito di Marilyn Monroe, più vivo che mai.
I progetti futuri
Terminata “Marilyn il mito”, la galleria ospiterà dal 2 al 16 aprile 2025 una nuova mostra dedicata alla scultura. Un artista francese, in collaborazione con pittori della Costa Azzurra, esporrà opere di grandi dimensioni, alcune delle quali, alte fino a quattro metri, verranno posizionate all’esterno della galleria.
«Ci saranno installazioni imponenti che dialogheranno con il contesto urbano, rendendo l’arte ancora più accessibile e coinvolgente» anticipa il curatore.
Info utili per i visitatori
Date e orari
Visitabile tutti i giorni fino al 30 marzo 2025 dalle ore 17:30 alle ore 20:00.
Qualora si preferisse un orario differente, è possibile anche visitare la mostra su appuntamento.
Come arrivarci
In treno:
Dalla Stazione Centrale di Napoli P.zza Garibaldi prendere la metropolitana Linea 2 direzione Pozzuoli e scendere alla fermata AMEDEO. Camminare poi per 13 minuti.
In autobus:
Dalla Stazione Centrale di Napoli P.zza Garibaldi prendere il Bus ANM 151 e scendere alla fermata MORELLI. Camminare poi per 2 minuti.
In aereo:
Da tutte le principali città italiane ed europee; dall’aeroporto di Capodichino ci sono due possibilità:
- Alibus direzione Stazione Centrale di Napoli P.zza Garibaldi, prendere il Bus ANM 151 e scendere alla fermata MORELLI. Camminare poi per 2 minuti.
- Alibus direzione Stazione Centrale di Napoli P.zza Garibaldi, prendere la metropolitana Linea 2 direzione Pozzuoli e scendere alla fermata AMEDEO. Camminare poi per 13 minuti.
Immagine in evidenza: credit Arthipo