Il Museo Omero di Ancona è il primo museo tattile al mondo: nato per promuovere l’integrazione delle persone con disabilità visiva, è uno spazio unico e senza barriere in cui tutti possono conoscere l’arte attraverso il tatto. In altre parole, è un punto di riferimento internazionale nell’educazione estetica per non vedenti e ipovedenti.
L’idea
Nasce nel 1985 da 2 persone non vedenti amanti dei viaggi e dell’arte, il Signor Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni. Stanchi del divieto “non toccare” diffuso in tutti i musei del mondo, vogliono creare un museo dove tutto è tattile.
La parola al fondatore
«Io e mia moglie, da viaggiatori appassionati, ci siamo dovuti scontrare sovente con gli assurdi divieti che in tutti i musei vengono posti: “Non si può toccare!”, che riferito ad un cieco è come dire ad un vedente di non poter guardare. Da questa esasperazione è nata l’idea di mia moglie, che ho subito colto al volo, di raccogliere in un luogo le riproduzioni dei grandi capolavori dell’arte, in modo da consentire anche ai ciechi di poterle conoscere e di godere della bellezza dei capolavori del genio umano.
Così è nata l’idea del Museo Omero: siamo stati, forse, i primi al mondo a pensare questa cosa o, i primi a farla. Comunque sia nel 1993 è nato il Museo Omero e da allora abbiamo portato avanti questo impegno che, nato come museo comunale e grazie ad un finanziamento della regione, è stato riconosciuto come museo statale ed ora è una realtà».
La realizzazione e lo sviluppo
Dall’idea alla realizzazione nel 1993, dopo anni di richieste e riunioni il Comune di Ancona, con il contributo della Regione Marche, istituisce il Museo Omero. Inaugurato in tre aule della scuola elementare “Carlo Antognini” di Ancona, ospita 19 copie in gesso di scultura classica e un modellino architettonico.
Un vero e proprio traguardo!
Nel 1997, il Museo si amplia e si trasferisce con una nuova collezione presso un’ala delle scuole medie Donatello di Ancona. Finalmente, nel 1999, il Parlamento lo riconosce come primo Museo Statale, conferendogli una valenza unica a livello nazionale.
Sede definitiva
Nel 2012 si trasferisce definitivamente alla Mole Vanvitelliana, un grande complesso architettonico settecentesco di forma pentagonale sul mare, situato nella zona del porto di Ancona.
In uno spazio di 3000 mq articolati in 4 piani, oggi sono fruibili oltre 200 opere tra copie in gesso e resina di capolavori classici, modellini architettonici e sculture contemporanee originali. Infine, ti imbatterai in un’innovativa Collezione Design come luogo di esperienza, dove conoscere 32 icone del Design italiano.
Sembra che il prossimo traguardo prefissato sia un nuovo e definitivo allestimento della collezione con un itinerario innovativo, multisensoriale e tecnologicamente avanzato.
Un museo per tutti
Fin dalla sua origine, però, il Museo non vuole essere un luogo riservato solo alle persone non vedenti, ma uno spazio culturale senza barriere, produttivo e divertente in cui conoscere l’arte “attraverso” le mani, un’esperienza per tutti, sia per adulti che per i più piccini.
Essendo aperto a tutti e promuovendo la sensorialità, infatti, il Museo prevede che il percorso sia effettuato da un visitatore bendato, accompagnato da un altro che lo guida all’esplorazione tattile, per poi alternarsi.
Bimbi in libertà di esplorazione…
Durante la visita, di circa un’ora e mezza, i più piccoli sono liberi, anzi “invitati” in tal senso a toccare le opere d’Arte per conoscerle nella maniera che è più naturale per i bambini: usando le mani.
Volendo, si può partecipare anche ai laboratori come, ad esempio, Libri Tattili (dove si leggono e costruiscono libri per i cinque sensi) e Conosci Luis (dove si gioca con l’alfabeto Braille). Molte altre sono le proposte che, tra le altre cose e in diversi casi, coinvolgono tutta la famiglia. Naturalmente, previa prenotazione.
Servizi
Il museo offre descrizioni in Braille, in nero a caratteri grandi e pedane mobili con scaletta per l’esplorazione delle opere più alte. È dotato di ingresso accessibile ai disabili, ascensori e sale ristoro. Inoltre, ha anche uno spazio Fuori Tutti dove le persone con autismo possono prendersi una pausa relax . Qui, ovviamente, tutte le opere, e sottolineo tutte sia originali che copie, sono tattili.
Accesso gratuito e ricco di proposte
L’accesso al museo è gratuito in tutte le sale, ad eccezione della sala Design per la quale è richiesto un contributo di 5 euro.
Il museo partecipa anche a tantissime iniziative nazionali ed estere per sensibilizzare e promuovere lo studio dell’arte per i non vedenti e ipovedenti. Per saperne di più, ti lascio il link del sito qui di seguito:
www.museoomero.it
Ora non mi resta che augurarti una buona visita!