Si avvicina sempre di più l’appuntamento ormai imperdibile per gli amanti del green e di tutto ciò che gli gira intorno.
Il weekend del 25 / 26 Marzo, alcuni tra i migliori florovivaisti nazionali ed internazionali vi aspetteranno per mostrarvi le più particolari varietà di piante e fiori e saranno a disposizione per raccontarvi le loro caratteristiche e conoscenze.
Samantha Ceccardi è l’ideatrice del Monza Green Experience
Non ti dirò solo dove e quando lo puoi trovare e cosa troverai una volta che avrai varcato le porte del più grande evento botanico di Monza, io te ne parlo dal principio.
Ti racconto di Lei, dell’ideatrice di questo incredibile progetto, di colei che ha trasformato i giardini di Villa Reale a Monza, luogo già incredibilmente fascinoso, in un’esplosione di colori, creatività ed eleganza. Ho avuto l’onore e il piacere di intervistare Samantha Ceccardi.
Raccontami un po’ di te: di cosa ti occupi?
Sono Samantha Ceccardi, la donna che ha creato l’azienda Visionplus nel lontano 2002, più di 20 anni fa.
Il mio percorso nasce nell’ambito del turismo come agente di viaggi. Adoro viaggiare, quindi, ho amato il mio lavoro fin da subito;
cresco con l’organizzazione degli Incentive che, per chi non lo sapesse, sono viaggi premio per i dipendenti delle grandi aziende.
Il mio lavoro si incanala, poi, nell’organizzazione di convention e congressi fino al momento in cui divent0 il punto di riferimento per i grandi eventi delle multinazionali.
Tuttavia, dopo tanti anni che fai lo stesso lavoro inciampi nella monotonia e ho avuto voglia di reinventarmi e di creare I miei eventi.
Il primo fra tutti, di cui ebbi la fortuna e l’onore di occuparmi, fu il Concerto di Ennio Morricone nel 2007 proprio a Villa Reale che fu un successo incredibile anche grazie all’Oscar vinto dall’artista. Fu davvero emozionante anche per l’effetto scenico della Villa stessa.
Proseguii con Carreras l’anno successivo e Muti, ma nel 2009 la crisi economica rese difficile la prosecuzione di questi grandi eventi perché le banche non sponsorizzavano più.
Io, però, non mi sono fermata perché la mia voglia di creare eventi non era entrata in crisi. Per cui, continuai organizzando altri tipi di eventi, fino ad arrivare al 2019 quando organizzai il primo Monza Wine Experience, che mi portò a creare il brand: Experience.
Come è nata l’idea del Monza Green Experience?
Milano ha Orticola, Como ha Orticolario, noi a Monza col parco cintato più grande d’Europa non abbiamo nulla. Per me era impensabile visto che, già di per sé, ha delle specie botaniche rarissime e ho deciso che “doveva” essere mostrato: così, progetto e creo il Monza Green Experience, ricollegando il mio brand.
Come hai capito che la Serra di Villa Reale era la location più adatta per questo evento?
Villa Reale, il fulcro di Monza, è una villa costruita tra il 1770 e il 1780 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria come residenza estiva per il figlio, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo e la moglie.
Viene definita anche Reggia di Monza e, come in tutte le ville reali che si rispettino, come Versaille e la Reggia di Caserta per citarne alcune, intorno alla villa ci sono i giardini reali e intorno ai giardini reali c’è il parco di Monza che è il polmone, non solo della cittadina, ma di tutto l’hinterland milanese. Quindi: noi parliamo di verde e siamo nel verde, non poteva essere scelta location differente.
Che tipo di evento è?
Si punta su tutto il mondo del “Verde”, il florovivaismo è il cardine principale dell’evento, parliamo di produttori di piante e fiori di varie specialità, chi nelle rosee, chi nelle erbacee, si tratta di produttori che si concentrano sulla creazione di particolari specie di piante e di fiori.
A tutto questo, abbiamo affiancato anche l’artigianato, sempre legato al mondo del verde e dei giardini; dunque, parliamo dell’arredo giardino piuttosto che di luci, candele, produttori di miele, di zafferano.
Mentre per il florovivaismo parliamo di produttori nazionali e specializzati, per il campo artigianato parliamo solo di aziende locali per valorizzare il nostro territorio.
Qual è lo scopo dell’evento?
Lo scopo è fare cultura del “verde”, far apprezzare alla gente l’arte del giardino, l’arte della pianta particolare.
Ci sono workshop dei florovivaisti che spiegano come mantenere quella particolare pianta, cosa bisogna fare per piantarla, insegnando il pollice verde particolare.
Come si è evoluto l’evento dalla prima edizione nel 2021?
Ogni anno c’è un’evoluzione: l’anno scorso abbiamo coinvolto il liceo artistico “Nanni Valentini”. I ragazzi hanno costruito e installato opere di “Land Art”, ovvero un progetto per capire come i giovani vedono e reinterpretano la natura e, anche quest’anno, ci saranno nuove installazioni e novità.
Sono previste, inoltre, visite guidate gratuite ai giardini della villa per mostrare ai visitatori, non solo la bellezza e il fascino degli stessi, ma anche e soprattutto le particolarità dal punto di vista botanico, essendo ricco di piante rare e secolari.
Cerchiamo di dare spazio e farlo crescere anche dal punto di vista culturale, non solo sul piano commerciale.
È stato un vero e proprio successo, vi aspettavate questo afflusso di visitatori?
Direi di no. La strada è iniziata in salita, molto in salita, perché precedentemente era stato organizzato un evento simile che non aveva creato nessun interesse. Quindi, quando ho contattato i florovivaisti per questo mio nuovo progetto erano terribilmente scettici, ho fatto veramente una gran fatica.
Dalla mia parte, però, c’era il fatto che si stava uscendo dal lockdown e le persone avevano bisogno di rinascita e respirare. L’evento era programmato per giugno e, alla fine, la mia perseveranza è stata premiata: anche i visitatori si sono incuriositi.
Il primo anno abbiamo registrato circa 10.000 visitatori, è stato un vero e proprio successo.
Oggi è più semplice, mi conoscono, sanno chi sono e come lavoro.
Dopo aver ascoltato tutto questo, non posso che dirti: ci vediamo al Monza Green Experience!!
Samantha grazie per il tempo che hai deciso di dedicare a me e ai miei lettori e complimenti per la persona che sei e per il progetto che hai voluto condividere con noi.
“Gli alberi che sono lenti a crescere portano i frutti migliori” e tu ce lo hai ampiamente dimostrato.