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Il Palio di Siena: la corsa delle corse

Tipo di attivitàAttività culturali
StagioneEstate
RegioneToscana

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Tra tutte le pur giuste rimostranze mosse da animalisti ed esponenti delle realtà in difesa degli animali, è, allo stesso modo, ingiustificabile il peso storico e l’emozione tradizionale legata al Palio di Siena, definibile come la corsa delle corse per la sua lunga storia e per il peso internazionale e territoriale che esso possiede. Chiunque, pur non essendo esperto di giostre equestri, conosce il Palio di Siena, ne è, vuoi o non vuoi, attratto e lo riconosce come uno degli eventi in assoluto più rappresentativi delle nostre partiche tradizionali.

Scopriamo insieme, allora, il Palio di Siena!

Il Palio di Siena: una corsa nella storia

Il Palio di Siena vanta, infatti, ben 800 anni di storia e si caratterizza per essere una giostra equestre che, inalterata e nel corso dei secoli, si è storicizzata al punto da divenire uno dei momenti più significativi delle iniziative cittadine di Siena, che resta comunque città di enorme pregio storico ed artistico.

La tradizione, anch’essa mantenuta inalterata, vuole che il Palio di Siena avvenga in due date specifiche, ricalcanti il richiamo rigorosamente municipale che ha e che mantiene ancora tutt’oggi questo gioco equestre medievale, mantenuto rigorosamente nelle sue forme attestate ed originarie. Infatti, il Palio di Siena avviene rigorosamente il 2 luglio ed il 16 agosto. Sono ammesse deroghe, come quella annunciata quest’oggi, solo per avverse condizioni atmosferiche o per altri impedimenti strutturali. In questi casi, ovviamente, si opta per posticipare la giostra il giorno seguente.

La stessa collocazione per il 2 luglio e per il 16 agosto non è assolutamente casuale. Essendo Siena dedicata alla Vergina Assunta, il 2 luglio, nel vecchio calendario liturgico, era dedicato alla Visitazione della Santa Vergine ed il 16 agosto rappresentava la conclusione di Grandi Festeggiamenti per la Vergine Assunta (15 agosto).

Ci si trova, dunque, dinanzi ad un miracolo storicistico e tradizionale. Un miracolo, nel dettaglio, che è mosso dalla rappresentatività che il Palio di Siena ha per i suoi cittadini, divisi in Contrade e per quanto sia sentito, in tutte le fasi preparatorie, il fascino di un evento che richiama un popolo a raccogliersi, a vivere le rivalità tra Contrade, le alleanze, i gesti mantenuti rigorosamente nelle stesse modalità e nello stesso ordine. E’ per questo motivo che, dal 1200 il Palio di Siena è mantenuto pressocchè immutato, perchè garante di un’identità sopraffina che conquista i tempi.

Il Palio: in che senso?

Ma cos’è nel dettaglio il Palio di Siena? Questa domanda è certamente necessaria ed essenziale. Il Palio ha, infatti, ereditato il nome antico dalla tradizione che, ai giochi equestri, riconosceva un ruolo fondamentale nelle attività ludiche e sociali di ciascun comune medievale. Nel dettaglio, il Palio di Siena è una corsa a cavallo, che prevede il completamento di 3 giri attorno a Piazza del Campo. Vince il Palio di Siena il primo cavallo che raggiunge il traguardo. Al vincitore va il drappellone, che viene portato in festa da tutta la Contrada. All’ultimo, tradizione vuole che vada il porco dato come “purga” per il cattivo risultato.

Il Palio di Siena, nel dettaglio, non prevede che arrivi al traguardo il cavallo con sopra il fantino. E’ possibile, infatti, che a vincere sia un cavallo privo di fantino e comunque la vittoria è valido. In questo caso, nel dettaglio, si parla di cavallo scosso. Il cavallo, infatti, è rappresentativo della Contrada vincente. Il fantino può, non a caso, variare anche la Contrada con quale correre ed ottenere risultati. I più grandi fantini, infatti, hanno corso ed ottenuto vittorie con Contrade diverse.

In cosa consiste realmente la vittoria del Palio di Siena? La vittoria del Palio è assolutamente simbolica. A vincere, infatti, è anzitutto lo spirito dei sienesi che accolgono questo momento con l’eccitazione e la foga festanti, che seguono e trasmettono questa passione incessantemente, che, in un’era digitalizzata, sono ancora ansimanti alla ricerca dell’ultimo passo per tagliare il traguardo, che si fanno ancora portavoci di una storia tradizionale.

In ultimo: quali sono le Contrade che si sfidano durante il Palio di Siena? Siena è suddivisa in Terzi, e all’interno di questi sono comprese le 17 contrade: Terzo di Camollìa: Bruco, Drago, Giraffa, Istrice, Lupa, Oca; Terzo di Città: Aquila, Chiocciola, Onda, Pantera, Selva, Tartuca; Terzo di San Martino: Civetta, Leocorno, Nicchio, Torre, Valdimontone.

La corsa si svolge nella piazza centrale Piazza del Campo: a ogni Palio partecipano 10 contrade tra le 17 totali, scelte a sorte e secondo un particolare regolamento che consente la costante rotazione delle partecipanti. Corrono di diritto le 7 contrade che non hanno corso il Palio corrispondente dell’anno precedente, e un mese prima del Palio (l’ultima domenica di maggio per quello di luglio, e la prima domenica dopo il Palio di luglio per quello di agosto) vengono estratte a sorte le 3 contrade mancanti; l’annuncio al popolo è dato attraverso le bandiere delle tre contrade estratte che vengono issate alle finestre di Palazzo Comunale.

Vengono inoltre estratte le altre 7 contrade rimanenti, per stabilire l’ordine di sfilata nel corteo storico; esse parteciperanno di diritto al corrispondente Palio dell’anno successivo. In caso di Palio straordinario, avviene un sorteggio tra tutte le contrade per determinare le dieci partecipanti

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Pubblicato il
2/07/2025