Grande giornata per il turismo europeo e per il trasporto pubblico di Napoli.
Oggi, con la presenza del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dell’assessore Edoardo Cosenza, dell’assessore Teresa Armato, del presidente del Consiglio comunale Enza Amato, delle autorità portuali, delle maestranze di Metropolitana di Napoli, e dell’Ing. Vincenzo Orazzo per Anm, è stato ufficialmente inaugurato il sottopasso che porta i turisti dalla stazione marittima del Porto di Napoli alla stazione metropolitana di Municipio.
La complessa progettazione di quest’opera ha lasciato stupiti tutti i presenti a questa manifestazione.
Il presidente Vincenzo De Luca
Con grande orgoglio, il presidente De Luca ha dichiarato che per conto della Regione sono stati investiti un miliardo di euro per la realizzazione del progetto legato alla metropolitana Linea 1 di Napoli.
Il suo auspicio è che entro il 2024 si possano vedere in circolazione almeno sette dei treni nuovi che sono soggetti a complesse opere di verifica e collaudi.
Inoltre, secondo le parole del Presidente, sarà affascinante anche l’area archeologica che circonda la sede della stazione di Municipio, col l’antico porto romano che sarà restituito alla città e ai turisti.
Il sindaco Gaetano Manfredi
Unendosi alle parole del presidente della regione, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi rivendica con soddisfazione che l’inaugurazione di questa mattina, del sottopasso, è stata possibile grazie al lavoro svolto per un anno intero dal comune di Napoli, per snellire i tempi previsti per le procedure atte a consegnare alla città questo sottopasso.
Infine, ha dichiarato che il prossimo anno verrà inaugurata l’area museale e in seguito, nel giro di due anni, sarà possibile inoltrarsi nel fossato del Maschio Angioino, il quale racchiuderà i resti della civiltà romana.
Il direttore delle linee metropolitane, Ing. Vincenzo Orazzo
Importante testimonianza in chiave turistica emerge dalle parole del direttore delle linee metropolitane, l’Ing. Vincenzo Orazzo, il quale ha sostenuto che l’inaugurazione di oggi permette alla metropolitana di Napoli di “approdare nel porto”, così come già avvenuto nel 2013 quando la metropolitana ha raggiunto la linea alta velocità di Napoli Centrale.
Nel prossimo futuro, la metropolitana giungerà all’imbarco dell’aeroporto di Capodichino, chiudendo un ciclo che permette ai cittadini di Napoli, e soprattutto ai turisti, di vivere la città in maniera snella e soprattutto a zero impatto ambientale.
La città di Napoli e la sua linea metropolitana aumentano quindi sempre più il loro spessore artistico ed archeologico.
L’opera presentata quest’oggi, il sottopasso della stazione di Municipio, è completamente immersa nell’epoca romana e abbracciata di lato dall’imponente Maschio Angioino, opera realizzata nel XIII secolo per volontà del re Carlo I d’Angiò.
Dunque, il collegamento ipogeo, progettato da Álvaro Siza e Edoardo Souto De Mura, in grado di accogliere l’intera utenza con i resti del maestoso Torrione del Molo, è dotato di tapis roulant, che consentiranno l’attraversamento della piazza senza interferire con il flusso viario di superficie.
La stazione di Municipio della metropolitana linea 1
Il progetto della stazione di Municipio venne affidato nelle mani degli architetti portoghesi Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura, venendo inaugurato nel 2015.
Quando saranno ufficialmente completati i lavori, diverrà un nodo di interscambio tra le stazioni della linea 1 e della linea 6 di ANM.
La previsione del sindaco Manfredi è quella di realizzare questo nodo entro e non oltre la metà del prossimo anno.
La sistemazione urbanistica di superficie valorizza l’asse prospettico che porta dalla stazione marittima, con alle spalle il Vesuvio, al palazzo del Municipio, fino alla collina di San Martino con il castel Sant’Elmo.
Al centro del piazzale antistante la sede del comune di Napoli è collocato il gruppo marmoreo della Fontana del Nettuno, opera realizzata da Domenico Fontana Michelangelo Naccherino, Pietro Bernini e successivamente Cosimo Fanzago.
La vasta area, ancora in costruzione, valorizzerà le testimonianze archeologiche che ci arrivano dall’antica Roma.
Il complesso museo archeologico che ne verrà fuori porterà alla luce l’antico porto di Neapolis, regalando la visione delle antiche barche e della banchina di età augustea.
Tale storia, dunque, porterà dai resti dell’antica Roma fino ad arrivare all’epoca Angioina con la costruzione di Castel Nuovo, e documenterà i resti dei sistemi di difesa del castello.
Il filo conduttore tra le architetture storiche e le opere moderne degli architetti portoghesi sarà proprio la purezza delle linee e le finiture in pietra lavica e intonaco bianco, nelle cui geometrie rivive la lezione dei maestri del movimento moderno.
Ph:Maurizio De Costanzo