Sul versante orientale della rigogliosa e verdeggiante Umbria, non a caso denominata “Polmone d’Italia”, lungo l’Appennino umbro-marchigiano, sorge uno dei borghi più suggestivi e caratteristici dello Stivale: Gubbio.
Alle pendici del Monte Ingino, la città degna di una visita in qualunque periodo dell’anno, merita indubbiamente una tappa del vostro itinerario durante le festività natalizie per essere testimoni di uno dei guinness internazionali di cui andar fieri, ovvero l’Albero di Natale più Grande del Mondo.
Per inciso, non è l’unico primato di cui si fregia questa località: quasi totalmente realizzata in pietra ed in stile medievale, Gubbio è la città di pietra tra le meglio conservate nonostante le vicissitudini storiche. Non divaghiamo, però, torniamo al protagonista indiscusso del nostro racconto.
Un allestimento da record
Ogni anno, fin dal mese settembre, i volontari cosiddetti “Alberaioli” si rimboccano le mani per dar vita all’allestimento di un capolavoro, fin dal 1991, resta a tutt’oggi imbattuto tra i Guinness World Record. In sostanza non è un comune albero di Natale “verticale” come potreste immaginare, ma si tratta di una sagoma luminosa adagiata sul Monte Ingino creata mediante dei cavi lungo le pendici, la cui luce è simbolo di speranza per il mondo intero. Una magia, un autentico incantesimo natalizio che lascia chiunque a bocca aperta, ma non solo per l’atmosfera fatata che si respira. Con i suoi 800 metri di altezza, incastonato nel paesaggio sottostante che ha dello spettacolare, equivale grosso modo alla grandezza di circa trenta campi da calcio. Un’impresa non facile se pensiamo che il tutto viene realizzato sui pendii di un monte…
L’Albero in cifre…
Se poi consideriamo i numeri degli “ingredienti” di questa luminaria a dir poco scenografica, ci rendiamo perfettamente conto dell’arduo lavoro che comportano il montaggio e lo smontaggio della creazione di fama mondiale. Fin dalla prima realizzazione nel lontano 1981, un laborioso ed attivo gruppo di volontari concorre e collabora all’organizzazione, preparazione e messa a punto di un albero di Natale dalle dimensioni a dir poco impressionanti.
Iniziando dall’alto, occorrono 250 lucine per disegnare la stella che copre una superficie di ben 1000 mq. Per creare, invece, la sagoma dell’albero propriamente detto c’è bisogno di 300 luci verdi e 450 multicolore per “addobbare” la superficie interna.
Circa 1300 ore di lavoro si celano dietro questo risultato senza eguali prodotto dall’impiego di 7500 metri lineari totali di cavi per le connessioni, oltre a 1350 prese e spine per i collegamenti di cavi e punti luce. Ricapitolando, tutti gli elementi suddetti danno vita a una composizione dall’altezza di 750 metri lineari per una larghezza di 450 alla base.
La cerimonia di accensione
Durante il corso di una manifestazione pubblica, ogni 7 dicembre, alla vigilia del giorno dell’Immacolata, un effetto cromatico strabiliante lascerà senza parole i visitatori in un clima di stupore, entusiasmo ed emozione sui generis.
Nel corso del tempo, numerose personalità d’eccezione hanno presieduto a questa tradizionale cerimonia di accensione: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Santo Padre Benedetto XVI, Papa Francesco e molte altre ancora. Non poteva mancare, nel 1998, Terence Hill che ha onorato e reso famosa la città di Gubbio con la celebre fiction Don Matteo.
Quest’anno, per la 42° edizione, la madrina d’eccezione sarà la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. L’appuntamento, che potrete seguire in streaming sui canali social, è per mercoledì 7 dicembre in Piazza Quaranta Martiri.
La grande stella monocroma si trova in cima alla montagna dove è situata la Basilica di Sant’Ubaldo, patrono della città, mentre il resto della figura luminosa si distende sull’altura quasi a voler abbracciare i cittadini e visitatori in un intimo e caldo abbraccio universale, un invito all’unione, alla fratellanza e alla condivisione.
Non dimentichiamo che siamo alle porte del periodo più sentito dell’anno, il Natale, che porta con sé un prodigioso incanto.
Una tradizione tutta eugubina
Tutto questo è reso possibile grazie alla sapienza, generosità, impegno e dedizione degli eugubini che con sacrificio e buona volontà portano avanti questa tradizione da oltre 40 anni. Giovani e meno giovani, nel naturale ciclo e ricambio generazionale, collaborano, fianco a fianco, in piena armonia e rispetto e con uno speciale spirito di amicizia fuori dal comune.
Ma non è tutto: non è la sola particolarità dell’Albero. Gli impianti di illuminazione richiedono una potenza impegnata di 35 kw, con un consumo medio annuo di circa 11.500 kwh. Il Comitato dell’Albero di Natale più Grande del Mondo e l’amministrazione cittadina non hanno lasciato proprio nulla al caso.
Un albero attento all’ambiente
La preoccupazione per l’impatto ambientale e l’amore per la Verde Umbria si traducono in Energia Green mediante un impianto fotovoltaico che copre la sede del Comitato. 16 moduli da 280 W sono necessari quasi totalmente al fabbisogno di corrente degli impianti durante l’intero periodo di accensione: questa edizione, 7 dicembre 2022/ 8 gennaio 2023.
L’attenzione verso l’ambiente si avvale di un sistema che sfrutta al massimo la potenza del generatore solare; ricerche e studi costanti sono volti a un progetto sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Diverse generazioni, dal 1981 compiono il massimo sforzo e si mettono alla prova per stupire grandi e piccini, in amicizia e spirito di comunità che uniscono e fanno da collante per l’intera città.
Oltre alle luci, da qualche tempo, si è aggiunto anche il suono: il non plus ultra del sogno che fa da sfondo al più puro e genuino clima natalizio. Grazie a installazioni costantemente monitorate e protette dagli agenti atmosferici, luminarie e musica percorrono unitamente il Monte Ingino per un risultato ancor più sorprendente.
Adotta anche tu una lucina da dedicare
Dai primi di novembre, è possibile adottare una luce con dedica al prezzo simbolico di 10 euro ma bisogna affrettarsi perché vanno letteralmente a ruba nell’arco di poche ore. Quest’anno, la cometa è dedicata alle popolazioni alluvionate di Marche e Umbria. I
Inoltre, è sempre possibile sostenere questo progetto mediante donazione volontaria. Per ulteriori informazioni su come contribuire, adottare una luce o seguire l’evento in streaming, contattare il seguente indirizzo email adottaunaluce@alberodigubbio.com o visitate il sito https://www.alberodigubbio.com/albero-musicale/.
Curiosità
Dopo aver visitato le bellezze del borgo attraverso le principali attrazioni che cristallizzano ed ibernano Gubbio nelle sue profonde origini medievali, vi consigliamo un’insolita esperienza: prendere la cosiddetta “patente del matto”, un riconoscimento che potete ottenere solo qui. Cosa bisogna fare? Semplicissimo: tre giri di corsa (dette birate dai locali) intorno alla Fontana del Bargello con la tassativa presenza di un abitante eugubino che attesterà il superamento della prova.
Una cosa per volta, però, iniziamo dall’albero da record tra arte, storia, natura, enogastronomia e vedrete che non resterete affatto delusi!