Nike dedica le nuove sneakers alla città, con uno sguardo al presente e uno al passato, rendendo omaggio alla bellezza senza tempo di un teatro antico a cielo aperto.
Nike “vede Napoli” e poi resta. È l’ennesima conferma di una “Napolitudine”, per dirla con occhi e voce di Erri De Luca, presente in tutti coloro che in qualche modo hanno sfiorato la superficie della città. Napoli che in realtà scava sottopelle, apre mente e cuore di turisti e imprenditori. E così è stato per la Nike, che sceglie il capoluogo di regione per le sue nuove Tn Napoli, sneakers brandizzate, in vendita online e nei negozi – già introvabili – dal 5 settembre.
Il colore dominante è l’azzurro, con inserti neri dei lacci e della suola in gomma. E poi ci sono mosaici di bianco e giallo, una grafica ispirata alla stazione della metropolitana Toledo – a sua volta a tema marino – considerata tra le più belle del mondo. Sul retro della scarpa, in corrispondenza del tallone, le parole di Goethe sulla città, in versione Geolier: “Vir Napule e po’ muor”.
E poi l’aghetto dei lacci di colore rosso che rimanda all’iconico corno portafortuna partenopeo, oltre che al colore dello stemma cittadino. Azzurro e giallo dunque che possono rappresentare tramonto e mare, quelli unici da respirare fronte Vesuvio, ma anche universo e costellazioni su cui brillare.
A rappresentare il marchio, un gruppo eterogeneo di artisti e sportivi napoletani: da J Lord, una delle voci più originali della nuova scena rap napoletana, ad Andrea Cannavaro, figlio del calciatore Fabio Cannavaro, sino a Nicola Longobardi, striper dello store Foot Locker di Napoli, e a Antonio «Bostik» Esposito, fondatore della Bodega de Dios e del murales di largo Maradona, e a Ramona Tabita, stylist italiana di fama internazionale. Il fotografo napoletano Ciro Pipoli e il videomaker Johnny Dama hanno catturato l’essenza della collaborazione, offrendo uno sguardo sulla vita quotidiana di Napoli, dove calcio, musica e comunità sono al centro di tutto; e il cuore del progetto non poteva essere che ai Quartieri Spagnoli.
Napoli, meta di sogni, poeti, registi, scrittori. Non solo business, è la città-palcoscenico per antonomasia che offre una finestra spalancata sul mondo. Come spiegano anche le parole a La Stampa del sindaco Gaetano Manfredi:
«Il fenomeno Napoli non sta accadendo soltanto nel settore dell’audiovisivo e dell’advertising, ma anche nel campo della ricerca scientifica e della tecnologia con molti cervelli che cominciano a “rientrare” nel luogo d’origine. Napoli è certamente luogo iconico dal punto di vista estetico a cui associa la vivacità di chi la abita rendendola unica».
E il sindaco assicura l’impegno dell’amministrazione comunale a sciogliere i nodi che Napoli si trascina da decenni e a spingere sull’acceleratore della cultura e dei grandi eventi per far sì che su sulla città non si spengano mai i riflettori: «A noi il compito di fare progressi sul piano amministrativo mettendo in rete tutti i talenti e creando le condizioni per la loro valorizzazione.
Negli ultimi due anni, Napoli non a caso ha ospitato o ospiterà festival e rassegne di caratura nazionale e internazionale, dal meeting dei delegati Unesco alla finale di X-Factor in piazza del Plebiscito passando per tre edizioni consecutive del Giro d’Italia fino a Napoli Capitale dello Sport nel 2026 e la Red Bull che per il terzo anno consecutivo torna a Scampia per la serata “64 bars live”».
A Paolo Sorrentino che porta sullo schermo la sua Parthenope, rispondono i recenti Caracas di Marco D’Amore, o le serie tv come L’amica geniale o Mina Settembre. Anche registi internazionali in passato hanno scelto e continuano a scegliere la città partenopea, Ferzan Ozpetek con la sua Napoli Velata o Steven Zaillian con la sua Ripley, girata tra Napoli, Atrani, Ischia e Capri.
Napoli, prima forza centrifuga diventata poi centripeta, illumina la storia dei grandi del passato attraverso le mura di una città che sussurra al presente.
E sembrano tenersi per mano el D10S, Eduardo, Massimo, Pino, Sophia sorridendo e trasmettendo agli altri quel profondo di appartenenza ad una comunità che rispetta la propria integrità senza mai disunirsi.
Una città fatta di contrasti, luci ed ombre, umanità autentica. Napoli che spesso salva sé stessa e non si arrende. Anzi, si rialza e riprende la corsa con ai piedi un buon paio di scarpe, puntando più in alto, verso le stelle. E forse aveva ragione l’indimenticabile Luciano De Crescenzo: ovunque si vada sì, nel mondo, c’è bisogno di un po’ di Napoli.
Nike Tn Napoli, dove posso acquistare?
I siti le danno già sold out, ma puoi provare a monitorare il sito footlocker.it o nike.com. Le trovi inoltre negli store Foot Locker, il costo è di 199 euro.
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