Vivere e visitare Pesaro significa fare tante cose: immergersi in una città più belle dell’Italia Centrale, scoprire uno dei centri più influenti della Regione Marche, vivere la bellezza della natura e dell’arte.
Tutto questo ha fatti sì che, il 16 maggio 2022, Pesaro venisse riconosciuta Capitale della Cultura 2024. Un riconoscimento importantissimo, che ha fornito grande impulso ad una città già estremamente florida e variegata. La città marchigiana, infatti, non ha disatteso le aspettative; anzi ha valorizzato i suoi già molteplici linguaggi e li ha posti al servizio dei visitatori.
InItaly, quindi, offre uno zoom su Pesaro e sulle iniziative come Capitale della Cultura 2024.
Pesaro: a spasso con la storia
Capoluogo di provincia ad assieme ad Urbino, Pesaro è la seconda città più popolosa delle Marche, dopo Ancona (capoluogo di regione). La città vanta una lunga storia, che inizia già dall’età del ferro.
Risiede proprio nell’età del ferro il primo complesso di testimonianze sulla città e sul territorio circostante. Ma il primo riconoscimento avviene attraverso i primi insediamenti dei Piceni, popolazione italica che presto sarà ai territori romani in Italia.
A testimonianza di questo dato storico, ritroviamo la celebre Stele di Novilara, scoperta in quello che doveva essere il villaggio piceno di Novilara (nei presso di Pesaro). Passata sotto il controllo romano, dopo il crollo dell’impero Romano Occidente (476 d.C. ), Pesaro entrerà a far parte della celebre Pentapoli, celebre schema difensivo usato dai Bizantini per difendere la capitale d’Italia, Ravenna.
A seguito della discesa dei Longobardi, Pesaro passò sotto il controllo fin quando questi non la donarono allo Stato della Chiesa nel 772 d.C. Coinvolta nelle diatribe tra Chirsa ed Impero, la città marchigiana sarà protagonista sia con Federico Barbarossa, sia con Federico II.
In età rinascimentale, Pesaro vivrà la massima fioritura. Prima sotto i Malatesta poi sotto gli Sforza, la città sarà annessa al ducato di Cesare Borgia, rappresentando un roccaforte importante per il duca Valentino. Quindi, per volere di papa Giulio II, sarà donata alla famiglia dei Della Rovere, che faranno di Pesaro la loro creature predilette, chiamando artisti da tutta Italia.
Ad inizio 1600, alla morte del duca Francesco Maria II Della Rovere, ritornerà allo Stato della Chiesa che, per la sua importanza, la eleverà a sede cardinalizia. Nel 1860, attraverso Plebiscito pubblico, Pesaro entrerà a far parte del Regno d’Italia.
Pesaro è anzitutto grande città di storia!
Pesaro: città di bellezze
Pesaro è, anzitutto, città di mare. Il comune marchigiano si affaccia sul Mar Adriatico, creando una straordinaria commistione tra il lungomare e i tanti monumenti che arricchiscono la città. Il lungomare, nel dettaglio, è uno dei più scenografici dell’Italia Centro – Orientale.
Ma Pesaro è anche città d’arte. A testimoniarlo vi sono i diversi monumenti pubblici, villini e musei.
Monumento estremamente iconografico è senza dubbio la “Sfera Grande di Pomodoro“, uno scultura in bronzo realizzata dallo scultore Arnoldo Pomodoro per l’Expo di Montreal del 1967 e trasferita a Pesaro, sottoforma di copia da parte dello stesso artista, nel 1988. La struttura originale è a Roma, dinanzi alla Farnesina. I pesaresi sono tanto affezionati alla scultura, immersa in una fontana, da chiamarla affettuosamente “La palla”.
Sita nella centralissima Piazzale della Libertà, la Palla è posta in prossimità di un altro pezzo unico di Pesaro: il Villino Ruggeri, eretto tra il 1902 e il 1907, rappresenta uno dei più validi esempi di architettura liberty in Italia. Meta numerosissimi turisti e critici d’arte, il Villino è uno dei centri più iconici di Pesaro.
Pesaro è, tuttavia, anche città museale. Ricordiamo, in particolar modo, i Musei Civici di Pesaro. Totalmente restaurato nel 2013, è sito a Palazzo Mosca, edificio risalente nel Cinquecento ed appartenuto alla celebre famiglia di mercanti bergamaschi Mosca. Attualmente, le cinque stanze del primo piano sono allestiti come un percorso museale, che raccoglie alcune tra le più importanti dell’arte italiana e mondiale.
Partiamo dalla celebre Pala dell’Incoronazione della Vergine di Bellini, autentico capolavoro del Rinascimento italiano, fino ad arrivare alle varie Collezioni Hercolani Rossini, Vinciguerra, Perlini – Gabbucci. Un concentrato di opere di inestimabile valore affidate alle cure del Museo Pesarese. Ad esso si aggiungono le ceramiche pesaresi, da sempre vanto della città marchigiana.
Dopo una lunga giornata fra arte, cultura e curiosità non poteva mancare un tuffo rinfrescante nel Mare Adriatico! Il litorale di Pesaro è ampio e sabbioso, perfetto per le famiglie perché le sue acque sono basse e sicure tanto da meritare la Bandiera Verde dedicata alle località a misura di bambino.
Gli stabilimenti balneari sono ben attrezzati e la qualità delle acque ottima, tanto da ottenere anche quest’anno la Bandiera Blu.
Dinanzi a tanta bellezza, non poteva che essere Pesaro la Capitale della Cultura 2024.
Pesaro: Capitale della Cultura 2024
Dal 16 maggio 2022, Pesaro ha iniziato un itinerario totalmente distinto. In questa data, infatti, è stata riconosciuta come Capitale della Cultura 2024 e, per quest’anno, è previsto un vasto programma, che punta valorizzare la città e tutte le forme artistiche culturali italiane.
Lo slogan di questo anno da Capitale della Cultura 2024 è “La natura della cultura”, quasi a valorizzare la volontà di andare alle radici di un impegno culturale solido da perseguire in quest’anno. Ed, infatti, questo è stato, è e sarà un anno ricco di eventi.
Grandi ospiti internazionali, anteprime mondiali e nazionali, centinaia di eventi nei 50 Comuni della provincia; musica, arte, tecnologia e sostenibilità, nel segno della Pace. Una proposta fatta di prime nazionali e mondiali, prestigiosi artisti internazionali come Riūichi Sakamoto e Tin Drum, Marina Abramović, Studio Roosegaarde, Murcof e Simon Geilfus, musicisti come Baglioni e i Pinguini Tattici Nucleari, gli attori protagonisti della Stagione di Prosa Capitale al Teatro Rossini come Virginia Raffaele, Drusilla Foer, Arturo Brachetti, giornalisti, politici, personaggi come la senatrice Liliana Segre e Ingrid Betancourt simbolo vivente della lotta al terrorismo.
Le grandi manifestazioni e i festival del 2024, come il “Buon Compleanno Rossini”, il 29 febbraio, giornata di festa diffusa in onore del genio pesarese, in cui è stato inaugurato uno dei contenitori simbolo della Capitale italiana della cultura 2024: l’Auditorium Scavolini.
Poi KUM!, il grande festival diretto da Massimo Recalcati che sbarcherà a Pesaro; WeNature, CaterRaduno, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Ancora la 45esima edizione del Rossini Opera Festival, dal 7 al 23 agosto 2024 che, in occasione dell’anno della Capitale, si presenta con un programma mai così ampio, che coprirà un periodo di 17 giorni, 4 in più del consueto. E oltre mille eventi di qualità, per un’esperienza unica che accenderà i riflettori sulle eccellenze e sulle bellezze di tutto il territorio.
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