Nel cuore industriale e creativo di Torino, culla dell’automobilismo italiano, si trova uno dei più importanti musei al mondo dedicati all’auto: il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile. Non si tratta solo di un’esposizione di veicoli, ma di un vero e proprio spazio narrativo dove design, ingegneria, storia, società e cultura si intrecciano in un racconto affascinante. Fondato nel 1933 da Carlo Biscaretti di Ruffia, il museo ha attraversato quasi un secolo di evoluzioni tecniche e culturali per arrivare, dopo una radicale trasformazione nel 2011, ad assumere l’aspetto attuale: moderno, interattivo, scenografico.
La sua sede, un edificio emblematico su Corso Unità d’Italia, a due passi dal Lingotto, è oggi un punto di riferimento per chiunque voglia comprendere quanto il mezzo automobilistico sia stato centrale nello sviluppo della modernità italiana ed europea.
Una storia che attraversa il Novecento e guarda al futuro
La storia del MAUTO è intimamente legata a quella del nostro Paese. Nasce dal sogno di un appassionato, Carlo Biscaretti di Ruffia, che non solo fu uno dei primi teorici del motorismo italiano, ma anche un collezionista eclettico e lungimirante. Con la fondazione del museo nel 1933, la sua visione di un archivio vivo della mobilità moderna prese forma.
Ma è con l’inaugurazione della sede attuale nel 1960, e soprattutto con il restyling del 2011, che il museo assume un ruolo internazionale: grazie al lavoro dell’architetto Cino Zucchi e del designer François Confino, il MAUTO è diventato un’esperienza immersiva che fonde estetica e contenuto, innovazione e memoria. La narrazione si sviluppa su tre livelli espositivi che conducono il visitatore in un percorso temporale, tematico ed emozionale, dalla carrozza a cavalli fino ai prototipi più avanzati dell’auto elettrica e autonoma.



Perché vale la pena il MAUTO: un museo per tutti, non solo per appassionati
La prestigiosa collezione del MAUTO comprende oggi circa 200 vetture di 80 marchi internazionali, oltre 140 delle quali esposte permanentemente: le restanti 60 sono custodite in uno spazio sotterraneo, l’ “Open Garage”, visitabile solo su prenotazione.
Il valore della collezione non risiede solo nella rarità dei veicoli storici, ma nell’intreccio di storie aziendali, nazionali e culturali che attraversano due secoli cruciali per il progresso dell’umanità.
Il percorso si articola in 30 sezioni, che permettono di approfondire epoche storiche e tematiche specifiche, offrendo al pubblico una narrazione chiara e coinvolgente, dagli albori dell’automobile fino ai giorni nostri. Tra le icone custodite troviamo la Fiat 3½ HP, primo modello prodotto dall’azienda torinese nel 1900, la celebre Jamais Contente – prima vettura elettrica a superare i 100 km/h nel 1899 – o ancora la Itala 35/45 HP del 1907, protagonista del raid Pechino-Parigi. Ma non mancano le Ferrari, le Alfa Romeo da corsa, la Cisitalia 202 celebrata al MoMA di New York, le Lancia storiche, i prototipi futuristici e persino auto del cinema e delle serie TV.



Ogni modello è inserito in un contesto visivo, sonoro e documentario che ne valorizza il significato, trasformando il percorso in un viaggio multisensoriale. Ma ciò che rende davvero speciale il MAUTO è la sua capacità di parlare a tutti: dal turista curioso al tecnico esperto, dalla famiglia con bambini allo studente in gita, tutti trovano stimoli, emozioni e conoscenza.
Un museo vivo: attività, laboratori, eventi e restauri
Il MAUTO non si limita a custodire la memoria dell’automobile: è un laboratorio di idee, un’officina culturale in continuo fermento. Oltre alla straordinaria collezione permanente, il museo ospita con regolarità mostre temporanee che approfondiscono tematiche di forte attualità: dalla transizione ecologica nel settore della mobilità ai grandi protagonisti delle corse automobilistiche, passando per esplorazioni interdisciplinari su design, arte e tecnologia. Queste mostre, spesso accompagnate da contenuti multimediali e dispositivi interattivi, rendono ogni visita unica e coinvolgente.
Al piano interrato del museo si trova il suggestivo “Garage delle meraviglie”, uno spazio normalmente chiuso al pubblico che, su prenotazione, consente ai visitatori di osservare in prima persona il delicato lavoro di restauro su vetture d’epoca. Questo laboratorio funzionale, frutto della collaborazione tra il MAUTO e l’Automobile Club d’Italia, offre un raro sguardo dietro le quinte sul processo di conservazione del patrimonio automobilistico, con restauratori, meccanici e storici che collaborano fianco a fianco.

Il museo propone inoltre una ricca gamma di attività didattiche, pensate per coinvolgere bambini, studenti e famiglie. Dai laboratori interattivi per le scuole, che spiegano i principi della meccanica e della sostenibilità ambientale, alle visite animate, fino ai workshop creativi dove i più piccoli possono costruire modelli e sperimentare la mobilità del futuro, l’offerta educativa è ampia e ben strutturata. Gli adulti possono invece partecipare a visite guidate tematiche, incontri con esperti del settore, presentazioni di libri e rassegne cinematografiche.
Il MAUTO è anche un punto di riferimento per la comunità degli appassionati:raduni di auto storiche, eventi a tema, talk con piloti ed ex-ingegneri di Formula 1, esposizioni temporanee su modelli iconici e giornate celebrative legate alle grandi case automobilistiche italiane sono solo alcune delle attività che animano il calendario annuale. Questo dinamismo fa del MAUTO non solo un museo da visitare, ma un luogo da vivere, dove la passione per le quattro ruote trova espressione in forme sempre nuove e stimolanti.
Il museo cerca sempre di restare in pista proponendo spesso delle mostre temporanee, in collaborazione con importanti istituzioni e partner a livello nazionale e internazionale. Le mostre temporanee arricchiscono l’offerta culturale del Museo, approfondendo il tema dell’automobile, non solo come mezzo di trasporto, ma da sempre oggetto di culto trasversale a tutte le arti e discipline
Accanto alle grandi esposizioni, nelle project room trovano spazio installazioni artistiche e progetti espositivi di ricerca con un approccio più sperimentale.
Come arrivare e come organizzare la visita
Raggiungere il MAUTO è semplice, grazie alla sua posizione strategica nel quartiere Lingotto, ben collegato con il centro di Torino e le principali infrastrutture. Chi arriva in treno può scendere alle stazioni di Porta Nuova o Porta Susa e da lì proseguire con i mezzi pubblici: le linee 8, 18 e 34 portano direttamente in prossimità del museo (fermata Millefonti), mentre la metropolitana (fermata Lingotto) dista circa 10 minuti a piedi.
Per chi arriva in auto, nelle vicinanze sono disponibili ampi parcheggi, e l’intera struttura è completamente accessibile anche a persone con disabilità. Il museo è aperto dal lunedì alla domenica (lunedì con orario ridotto), e i biglietti possono essere acquistati online o in loco, con diverse formule di riduzione per studenti, famiglie, over 65 e gruppi.


Per maggiori informazioni
Sito ufficiale: www.museoauto.com
Email: info@museoauto.it
Telefono: +39 011 677666
FOTO DI COPERTINA ©AndreaGuermani