A Milano, la cultura non dorme mai. E quest’anno, dal 3 all’8 giugno 2025, sarà il cinema a rubare la scena: dalle ceneri del Milano Film Festival nasce infatti la prima edizione del Milano Film Fest, un evento che ambisce fin da subito a diventare punto di riferimento europeo per l’audiovisivo indipendente, tra film, corti, serie e sperimentazioni visive.
Ma attenzione: il Milano Film Fest non è (solo) un altro festival di cinema. È un progetto che fonde estetica e politica, inclusione e creatività urbana, e lo fa con un linguaggio fresco, con un’anima partecipativa e con uno sguardo internazionale. Non a caso, a guidarlo c’è un volto amatissimo del cinema italiano, Claudio Santamaria, alla sua prima esperienza da direttore artistico.
Milano si fa set: un festival diffuso, non solo da guardare
Il cuore del festival sarà il Piccolo Teatro di Milano, simbolo della drammaturgia nazionale, ma i battiti si sentiranno ovunque: proiezioni e incontri sono previsti anche in spazi urbani, cortili, librerie, cinema indipendenti: Milano Film Fest 2025 sarà un evento “diffuso”, che esplora la città e la trasforma in una pellicola vivente.
Il concept è chiaro: non solo guardare i film, ma viverli. Ogni evento sarà occasione di incontro, dibattito, scoperta. Non a caso, il festival coinvolge realtà cittadine come Il Cinemino, Esterni, Fondazione Dude e Perimetro, da sempre impegnate nella produzione culturale milanese. A inizio 2025 è stata anche lanciata una call aperta per la città, affinché ogni cittadino potesse proporre attività, visioni, collaborazioni.
I grandi nomi: James Franco e Valentina Lodovini in giuria
Una delle notizie che ha già creato fermento è la composizione delle giurie. A presiedere quella dei lungometraggi sarà nientemeno che James Franco: attore, regista, artista visivo e outsider hollywoodiano per eccellenza. Un colpo di scena che strizza l’occhio a un cinema non convenzionale, poetico e irregolare, proprio come lo spirito del festival.
Per i cortometraggi, invece, la presidente sarà Valentina Lodovini, attrice raffinata e versatile, che da sempre alterna cinema d’autore e produzioni mainstream con uno stile unico. Due scelte che raccontano una precisa idea di cinema: eclettica, sensibile, profondamente libera.

Non solo film: serie TV, fotografia e musica
Il Milano Film Fest 2025 non si limita alla classica distinzione fra lungometraggi e corti. Anzi, una delle sue mission è esplorare i nuovi territori del racconto audiovisivo. Nasce così la sezione Serial Awards, dedicata alle serie TV, con premi specifici e masterclass sul linguaggio seriale contemporaneo.
E poi la fotografia, intesa come narrazione, sguardo, strumento di costruzione del reale: mostre e installazioni fotografiche accompagneranno il festival, con un occhio particolare alla scena urbana e al reportage d’autore.
A supervisionare l’intera parte musicale sarà Manuel Agnelli, in veste di music supervisor del festival. Con il suo laboratorio artistico e di idee “Germi“, Agnelli ha già avviato da tempo un percorso culturale nato per dare spazio a voci letterarie, musicali, artistiche, che non hanno come obiettivo gli algoritmi, ma le persone. «Ogni serata è stata una scoperta», ha dichiarato, «prova che il fermento della vita ribolle sempre, a dispetto di tutto, e che mettersi in gioco, confrontarsi dal vivo, rischiare, condividere esperienze, rende felici». Ora metterà questo spirito e questa esperienza al servizio della parte musicale del Milano Film Fest, con una programmazione sonora pensata come estensione narrativa del festival stesso.
Un festival che guarda al futuro
Altro punto forte del progetto è l’Industry Hub, un’area professionale pensata per giovani autori, produttori, operatori del settore. Qui si parlerà di coproduzioni internazionali, sostenibilità dei set, algoritmi e creatività, distribuzione alternativa. Non mancheranno pitch, panel, workshop, mentoring. In altre parole: una vera officina del cinema che verrà.
In un contesto culturale dove spesso i festival sono vetrine più che officine, il Milano Film Fest scommette su un altro modello: quello della formazione, dell’incontro e della sperimentazione.

Il debutto di una nuova visione
L’Italia è sempre stata patria di grandi festival, Venezia su tutti, ma quello che mancava era un evento metropolitano, giovane, dinamico, contaminato, capace di parlare alle nuove generazioni senza rinunciare alla profondità. La manifestazione nasce proprio per colmare questo vuoto.
E lo fa in una città che negli ultimi anni si è riscoperta laboratorio di estetiche, idee, visioni. Una città che cambia volto ogni stagione, ma che ha deciso che il cinema sarà uno dei suoi cuori pulsanti.
il Milano Film Fest non è solo un debutto, è un manifesto. Per un cinema libero, urbano, vivo. E, soprattutto, accessibile a tutti. Perché Milano non guarda (solo) i film. Milano li immagina, li scrive, li gira. E da quest’anno, finalmente, li festeggia anche.
Per info, biglietti e programma: visita il sito del Milano Film Fest
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