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Notte della Taranta 2025: la danza che accende il Salento

StagioneEstate
RegionePuglia

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Ogni estate il Salento si accende di ritmo, di suoni arcaici e di danze liberatorie. Dal 1° al 23 agosto 2025, torna La Notte della Taranta, il più grande festival di musica popolare d’Italia e uno degli appuntamenti culturali più attesi d’Europa. Un viaggio tra storia, emozione e identità che culmina nel celebre Concertone di Melpignano, quest’anno diretto dal maestro David Krakauer.

Quando inizia la Notte della Taranta 2025?

La magia comincia il 1° agosto 2025 con l’inizio del Festival Itinerante, un viaggio musicale che attraversa i piccoli borghi della Grecia Salentina: 20 serate gratuite che si concludono il 23 agosto con il Concertone finale a Melpignano, in provincia di Lecce.

Questo format unico permette ai visitatori di vivere la pizzica nei luoghi dove è nata, tra piazze antiche, sagrati e palchi immersi nella pietra leccese, per un’immersione autentica nella cultura salentina.

Le città toccate dal Festival itinerante

Tra le tappe confermate dell’edizione 2025, troviamo:

  • Corigliano d’Otranto
  • Calimera
  • Soleto
  • Sternatia
  • Martano
  • Galatina
  • Zollino
  • Castrignano de’ Greci
  • Alessano
  • Carpignano Salentino
  • Nardò
  • Cursi
  • Cutrofiano
  • Galatone
  • Melendugno

Ogni tappa offre concerti, performance itineranti e momenti di approfondimento su temi come il tarantismo, la tradizione orale, la ritualità contadina e l’identità mediterranea.

Notte della Taranta 2025 @ITALYMagazine
Notte della Taranta 2025 @ITALYMagazine

Cos’è la pizzica? Tra trance e liberazione

Al cuore della Notte della Taranta c’è la pizzica, una danza tradizionale del Salento che affonda le radici nei riti di guarigione del tarantismo. Si racconta che le donne pizzicate dalla “taranta” – un ragno simbolico – potessero guarire solo danzando freneticamente al ritmo dei tamburelli.

Oggi, quella danza è diventata una celebrazione collettiva: un modo per riconnettersi con le proprie radici e con il proprio corpo, per liberarsi, emozionarsi, gridare vita. Ma conosciamo più nel dettaglio le sue origini.

Curiosità e simboli: il mistero della “taranta” tra mito, medicina e musica

Il nome stesso del festival affonda le radici in una leggenda affascinante che mescola ritualità, medicina popolare e musica come terapia. Secondo la tradizione, come accennato in precedenza, chi veniva morso dalla mitica “taranta” cadeva in uno stato di malessere profondo, agitazione, crisi di identità. L’unica cura? Una danza frenetica e ripetitiva, al ritmo incalzante di tamburelli e violini, guidata da suonatori improvvisati che ne assecondavano il delirio fino alla liberazione.

Questo rito, documentato fin dal Seicento, ha attirato per secoli antropologi, medici e scrittori. Il fenomeno del tarantismo è stato studiato da personalità come Ernesto de Martino, che nel suo libro La terra del rimorso descrive la pizzica come una danza “salvifica”, in grado di ristabilire l’equilibrio spirituale.

Il festival stesso ha recuperato questi significati profondi e li ha reinterpretati in chiave contemporanea: la pizzica oggi non è solo un ballo tradizionale, ma diventa un simbolo di emancipazione, catarsi collettiva e riconnessione con le proprie radici. Persino il tamburello, strumento principe del genere, viene trattato come un totem rituale, spesso realizzato a mano con tecniche artigianali e pelle di capra.

Infine, ogni edizione del Concertone propone dettagli e simboli grafici nuovi: negli anni, tra scenografie e visual, sono apparse ragnatele stilizzate, simboli ancestrali, richiami all’arte rupestre, al femminino sacro, ai ritmi della natura. Perché la Taranta non è solo musica: è un linguaggio universale, un ponte tra passato e presente che vibra, pulsa, guarisce.

Il Concertone di Melpignano: l’evento clou del 23 agosto

Il grande Concertone finale si svolge il 23 agosto 2025 a Melpignano, e attira ogni anno oltre 150.000 spettatori da tutta Italia e dall’estero. Una serata unica, in cui si fonde la tradizione musicale salentina con contaminazioni contemporanee: jazz, rock, elettronica, musica klezmer.

Quest’anno sarà David Krakauer, leggendario clarinettista americano, il Maestro Concertatore: un nome che promette un’edizione potente, visionaria e multiculturale.

Il Concertone è gratuito, ma è consigliato arrivare nel pomeriggio per prendere posto: la piazza si riempie rapidamente. Sono disponibili aree food, parcheggi, navette e servizi d’accoglienza.

Come partecipare e consigli utili:

Tutti gli eventi del Festival Itinerante e il Concertone sono ad accesso libero e gratuito. Non serve prenotazione.

  • Consulta il calendario completo su www.lanottedellataranta.it
  • Indossa scarpe comode (si balla molto!)
  • Porta acqua e protezione solare
  • Per il Concertone: arriva entro le 18.00, parcheggia nelle aree dedicate e usa le navette gratuite

Per un’esperienza completa, puoi prenotare un tour culturale nei borghi salentini, partecipare a workshop di tamburello o assaporare i piatti tipici come pittule, frise, pasticciotti e vino Negroamaro.

Perché è un evento imperdibile

La Notte della Taranta è molto più di un festival: è una festa popolare moderna, un inno alla libertà d’espressione e alla connessione tra musica e identità. È un viaggio nelle radici profonde del Sud Italia, reinterpretato con spirito contemporaneo.

Qui le generazioni si incontrano: giovani, anziani, famiglie, viaggiatori e appassionati si stringono in un’unica grande danza collettiva.

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Pubblicato il
18/07/2025