Le Mani di Napoli ospiti d’eccezione in uno dei contesti più prestigiosi e celebri della moda italiana, il Pitti Uomo di Firenze. Una vetrina per mostrare al mondo la bellezza della città di grandi artisti, tra cui Goethe, si innamorarono perdutamente.
“Vedi Napoli e poi muori”
Le Mani di Napoli al Pitti Uomo di Firenze
Le Mani di Napoli, l’associazione che abbraccia i nomi più importanti delle aziende e delle maestranze del panorama partenopeo, approda nuovamente al Pitti Uomo di Firenze.
L’appuntamento, tra i più attesi del momento, è per il 14 giugno 2023 presso la Sala della Scherma della Fortezza da Basso. Sarà un’opportunità per entrare nel vivo di un vivace e stimolante dibattito dal titolo “Napoli dentro Napoli addosso“. Lo stile napoletano a “tutto tondo” è sotto i riflettori in uno dei contesti più prestigiosi dell’Alta Moda italiana. Un inno alle cose belle di cui il capoluogo partenopeo è espressione più verace.
Un simposio dedicato alla Capitale del bello per antonomasia
Tra le personalità di spicco che interverranno come relatori, immancabili i primi cittadini di Napoli e Firenze, due città del Bel Paese dense di cultura e splendore. Oltre ai sindaci Manfredi e Nardella, saranno presenti il Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Prof. Matteo Lorito, il Presidente di Pitti Immagine Antonio De Matteis e, dulcis in fundo, lo chef Gennarino Esposito. L’evento, che ha destato un notevole interesse tra gli addetti ai lavori, vedrà come moderatrice Cinzia Malvini, giornalista esperta di moda e conduttrice.
Le Mani di Napoli eccellenza partenopea verace
Le Mani di Napoli non sono una mera associazione, bensì una corporazione unica e compatta che rappresenta la manifestazione più intima e tradizionale delle realtà cittadine che, per autentica vocazione, creano capi e accessori di abbigliamento di gran pregio. Dalla sartoria propriamente detta, gli abili e navigati artigiani si dilettano, inoltre, nella produzione di cravatte, calzature, cappelli, guanti e tanto altro.
Ribadire il ruolo di rilievo mai riconosciuto a Napoli, grazie a una forte sinergia volta a promuovere l’inconfondibile stile partenopeo, la cultura del manufatto artigianale quale frutto di passione, sapienza e materie prime di eccellenza. E questo, i soci di Mani di Napoli lo hanno ben compreso nei loro valori statutari e principi più profondi: tutelare l’antica tradizione artigianale napoletana.
Pitti Uomo di Firenze, un trampolino di lancio tra passato e futuro
Stando a quanto affermano congiuntamente il Presidente e il Vice Presidente di Pitti Uomo, questo è il miglior palcoscenico al mondo dedicato alle collezioni di abbigliamento e accessori da uomo. Non siamo di fronte a una semplice fiera di natura commerciale. Gli esperti del settore conoscono il carattere internazionale di un evento scrutato fino all’ultimo dettaglio, dove innovazione e originalità trovano il loro habitat naturale.
La Firenze di Dante, culla del Rinascimento e della cultura in generale, è il substrato ideale dove possono attecchire stile e qualità che, in un affascinante connubio di tradizione e progresso, costituiscono i cardini di “Napoli dentro, Napoli addosso“.
Le Mani di Napoli un orgoglio italiano
La presenza dei marchi napoletani in questa prestigiosa manifestazione di moda è un’opportunità unica per la promozione del territorio, foriero di arte ed eleganza. Un comparto di punta per l’economia locale, capace di esportare il gusto raffinato e il talento dei migliori artigiani. Un vanto per Napoli e per l’Italia, caratterizzate da doti creative e artistiche senza eguali. Un vero orgoglio per il Sindaco Manfredi.
Il Patto Pedro di Toledo, un’intesa partenopea-fiorentina
I sindaci Nardella e Manfredi, che da tempo hanno stretto l’alleanza rappresentata dal Patto Pedro di Toledo, puntano entrambi nella stessa direzione: consolidare il ruolo di Napoli e Firenze in nome dell’Alta Moda.
Caloroso il benvenuto della città dei gigli che ha accolto con favore e grande entusiasmo l’estro, la fantasia, la dedizione che contraddistingue la sartoria napoletana su scala globale. Sarà un’osmosi naturale a cui le due città non potranno sottrarsi, in un’ottica di sana collaborazione e competizione. Un continuo arricchimento e miglioramento che solo il confronto e il mutuo scambio possono generare.
Il ruolo dell’Università Federico II di Napoli
Fondamentale la cooperazione tra l’associazione partenopea e la Federico II, il cui portavoce, il Rettore Lorito, afferma e sottolinea l’esistenza di inestimabili tesori napoletani che costituiscono un autentico Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
La moda, la musica, il cibo il presepe, Questi capolavori sono figli dell’opera degli artigiani che tramandano il loro sapere al mondo intero. L’Ateneo si appresta a compiere 800 anni dalla sua fondazione nel 1224, traguardo eccezionale che lo incorona come prima università statale al mondo. In altre parole cultura a 360° gradi, sotto ogni singolo e minimo aspetto.
E per l’ennesima volta, Napoli torna a far parlare di sé nel modo in cui merita, da vera Regina!
