Una delle attrazioni turistiche più visitate non solo in estate, ma tutto l’anno sono le Gole dell’Alcantara, dette anche Gole di Larderia, ubicate nella Valle dell’Alcantara, tra le province di Catania e Messina, nel territorio che comprende i comuni di Castiglione di Sicilia e di Motta Camastra, nel punto dove termina la catena montuosa dei Peloritani, poste sotto la tutela del Parco Fluviale dell’Alcantara, che si trova nel comune di Francavilla di Sicilia.
Un panorama affascinante con scorci indimenticabili e incantevoli, con una finalità anche romantica. Infatti, all’interno del parco, è stata recuperata la Terrazza dell’Amore con la famosa Cassetta rossa della posta, nella quale imbucare solo pensieri e lettere d’amore con dichiarazioni e desideri scritti mentre si è immersi nella bellezza delle Gole.
Come sono fatte le gole?
Queste particolari missive vengono recapitate a destinazione dai postini, che si trasformano in veri messaggeri d’amore. Su questa terrazza nascono splendide storie che vengono suggellate con i lucchetti del Cuore. Le gole, strette, lunghissime e altissime, una particolarità geologica tutta italiana, rappresentano un bellissimo canyon naturale, formato da pareti nere laviche di forme prismatiche, che non sono state create dal fiume Alcantara, ma sono state originate da fenomeni di raffreddamento di tre antichissime colate laviche basaltiche datate tra 25.000 e 9.000 anni fa, stratificatesi una sopra l’altra, che hanno scolpito rocce dalle forme fantasiose.
Le strutture prismatiche sono di varia configurazione: a “catasta di legna” (disposte orizzontalmente), ad “arpa” (leggermente arcuate), a “rosetta” (andamento radiale) mentre le formazioni più regolari sono quelle verticali, a “canna d’organo”, e possono raggiungere anche i 30 metri. II nome Alcantara deriva dall’arabo Al-Qantarah, che significa ponte ad arco, in riferimento ad un antico ponte romano di origine araba trovato in quella zona.
Le Gole si estendono per oltre 1900 ettari tra splendide pareti alte fino a 50 metri e larghe da 2 a 5 metri, dalla conformazione spettacolare con un paesaggio che alterna rocce a vegetazione rigogliosa e selvaggia. La gola più imponente e nota è situata a Motta Camastra, in località Fondaco Motta, ed è lunga più di 6 chilometri, di cui solo 3 sono percorribili. I principali sentieri, che si trovano all’interno del parco botanico e geologico di questo tratto della Valle dell’Alcantara, sono tre: il sentiero delle Gole Alcantara, il sentiero Eleonora e il sentiero del Giardino Mediterraneo.
Il primo è il classico sentiero che costeggia le Gole dall’alto e inizia con una moderna sala multimediale 4D e gli ambienti espositivi del MOL (Museum of Land), che danno informazioni su questo paradisi terrestre. Il sentiero, che è arricchito da riproduzioni in scala di alcuni animali preistorici vissuti nell’antica valle e da numerose bacheche e cartelli didattici con dati e curiosità, termina alla famosa spiaggetta delle Gole raggiungibile tramite degli ascensori.
Il sentiero delle Gole
Durante questo percorso si passa per la Sorgente di Venere con un caratteristico laghetto, che segna l’inizio della tumultuosa corsa del fiume all’interno delle gole, si percorre il Tumulto di Vulcano, dove il fiume violentemente si fa strada tra i basalti, si arriva, attraverso un piccolo sentiero, al Balcone di Venere, nel mezzo delle gole, a pochi metri sul livello del fiume, circondato dalle incombenti pareti dei basalti colonnari. Un’antica leggenda narra che il Dio Vulcano amava, ricambiato, la Dea Venere e, per suggellare questo amore, il Dio riscaldò le acque dell’Alcantara, dove la Dea amava bagnarsi.
Ma un bel giorno, l’amore finì a causa del tradimento di Venere, allora Vulcano, in un attimo di rabbia e gelosia, rese le acque fredde e gelide. Da allora si narra che la vasca della Dea restituisca la virilità agli uomini e la verginità alle donne che si immergono nelle sue fredde acque. E ancora, il Balcone e l’Anfiteatro delle Muse, dove le Gole sono alte circa 25 metri, qui si possono apprezzare i famosi basalti colonnari a canna d’organo, levigati dalle forti piene invernali del fiume.
Poco dopo si raggiungono il Balcone delle Cascatelle, l’affaccio più intimo di tutto il parco, da dove si possono osservare la piccola Grotta delle Gole, la spiaggia e delle cascatelle, il Tunnel dei Fichi d’India, chiamato così per le piante di fico d’india che sporgono sul sentiero, e il Balcone delle tre colate, dove poter ammirare le colate laviche risalenti a circa 8.000 anni fa, che hanno formato le Gole: dalla più antica, in basso, alla più recente, in alto. Il sentiero Eleonora, invece, costeggia il fiume a valle, presenta diversi affacci e porta alla spiaggetta del platano tramite la scala panoramica, immersa nella macchia mediterranea.
Lungo il percorso si trovano la piccola Grotta del Daino, che un tempo veniva usata dai daini come rifugio naturale, e la spiaggetta del Platano, dove cresce un possente platano, specie autoctona della Valle Alcantara. Il Sentiero del Giardino Mediterraneo attraversa un rigoglioso agrumeto siciliano e porta fino ai bacini della fitodepurazione, dove si può apprendere come funziona il sistema naturale di depurazione delle acque.
Esiste una leggenda sulla nascita delle Gole, si narra, infatti, che le magnifiche Gole siano, in realtà opera dell’ira degli Dei, scatenata dal comportamento scorretto di un contadino nei confronti del fratello, non vedente, al quale sottraeva parte del raccolto capovolgendo il recipiente con cui prendeva il grano. Al termine del raccolto, quel fratello poco onesto disponeva di abbondanti quantità di grano, mentre all’altro rimaneva ben poco.
Così gli Dei andarono su tutte le furie e scagliarono contro il contadino una saetta che lo uccise e che trasformò il suo cumulo di grano in una montagna di terra bruna, che cominciò ad eruttare un’enorme quantità di lava che ricoprì l’intera valle.
Il Parco Botanico e Geologico delle Gole dell’Alcantara ricade nel Parco Fluviale dell’Alcantara ed è nato negli anni ‘60 per diffondere la conoscenza di uno dei luoghi più magici della Sicilia, si estende su circa 100 ettari tra agrumeti, oliveti, pascoli, boschi, flora e fauna tipica, con i tipici noccioleti, fichi d’india, castagni, ulivi, salici, pioppi, betulle, fiori come gli anemoni, le viole, le orchidee e i papaveri, pesci come la trota, la trinca, la carpa e l’anguilla, uccelli come cornacchie grigie, fratini o martin pescatore, anfibi come la rana verde e il rospo smeraldino e animali rari come il discoglosso dipinto (una rana), la martora e la donnola.
Nel parco, oggi, vengono praticate tutte le attività agricole tradizionali per la coltivazione degli agrumi e degli olivi, lavorati direttamente sul posto per ottenere i liquori di agrumi o di erbe, le marmellate, l’olio d’oliva DOP e tanti altri prodotti genuini. Le Gole, che nel 2010 hanno ottenuto il riconoscimento europeo di Destinazione Europea di Eccellenza (EDEN), possono essere visitate solo a piedi, tante sono le attrazioni e le attività alternative che si possono provare.
Gli sport
Chi è amante degli sport avventurosi e dell’escursionismo può scegliere il canyoning, il body rafting con muta, casco, giubbotto di salvataggio, con specialisti fluviali, il trekking fluviale con guide specializzate, altrimenti si può visitare il parco a bordo di un quad, con le mountain bike o con bus elettrici. Per i bambini ci sono il body rafting baby e lo Spray Park con scivoli colorati, getti d’acqua, fontane e tanti altri giochi acquatici.
Le Gole, per la loro bellezza e suggestione, sono state usate anche come parziali location per varie produzioni cinematografiche, come L’arcidiavolo (1966) di Ettore Scola, I paladini: storia d’armi e d’amori (1983) di Giacomo Battiato e Il racconto dei racconti – Tale of Tales di Matteo Garrone.
Cosa visitare dopo aver visto le Gole
Subito dopo la visita all’Alcantara ci si può rimanere in zona e vedere Castiglione di Sicilia, una cittadina collinare annoverata tra i borghi più belli d’Italia, Motta Camastra, un grazioso borgo collinare con una splendida vista sulla Valle, le Gurne, 16 piccoli laghetti incantevoli, dove si pratica body Rafting, si può fare il bagno e prendere il sole, il castello Arabo, un rudere di età arabo- normanna posto su di una collina con una vista mozzafiato sulla verde Valle Alcantara.
Inoltre, poco distante dalle Gole, ci sono le Piccole Gole con le stesse falesie basaltiche, ma molto più piccole, alte circa 5/10 metri, che si trovano nei pressi della Cuba di Santa Domenica, una bellissima chiesa bizantina risalente al VII secolo d.C., monumento nazionale dal 31 Agosto 1909.
foto credits Gole alcantara parco Botanico