Giunto alla sua sessantanovesima edizione, il David di Donatello si pone come uno dei premi cinematografici più importanti attraverso cui, tra le mura degli Studi di Cinecittà a Roma il 3 maggio 2024, si potranno stabilire i vincitori delle varie categorie proposte che saranno proclamati in diretta tv durante la prima serata di Rai Uno.
Siete pronti a scoprire chi saranno i vincitori di quest’anno?
La storia del David – la nascita dell’Open Gate Club
Tutto ebbe inizio a partire dalla fondazione, nel 1950, dell’Open Gate Club a Roma il cui simbolo era una porta che si apriva per accogliere i tempi nuovi e tutti coloro che, chiusa la parentesi buia della guerra, tornavano ad apprezzare e ad operare a Roma soprattutto dal punto di vista culturale. In tale contesto nacque, nel 1953, il Comitato per l’Arte e la Cultura, affiancato, nel 1954, dal Circolo Internazionale del Cinema, dato il rilievo sempre maggiore della settima arte durante quegli anni, dai cui scaturì l’anno seguente, sotto la guida di Italo Gemini, la nascita del premio intitolato David di Donatello e destinato alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera.
La premiazione è stata svolta, nel corso degli anni, in diverse città come Roma, Taormina e Firenze, e ai David, destinati alle tradizionali categorie cinematografiche, andarono man mano ad aggiungersi altri premi più specifici come: l’Europeo (dal 1973 al 1983) d’intesa con la Comunità Europea, per il cinema che rispecchiava i più tipici valori europei; il Visconti (dal 1976 al 1995) per ricordare Luchino Visconti e onorare gli autori più significativi del cinema mondiale; il René Clair (dal 1982 al 1987) per dare rilievo, anche con un festival competitivo a Roma, ai film dei più seri registi europei; il Cristaldi (nel 1993 e nel 1994) per carriere di prestigio o ancora i Premi Vittorio De Sica per il Cinema e le altre arti istituiti nel 1975.
Distaccatasi definitivamente dall’Open Gate, alla fine del 2017 l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello è diventata una vera e propria Fondazione.
C’è ancora domani – l’esordio alla regia di Paola Cortellesi in 19 categorie
Il film intitolato “C’è ancora domani”, esordio alla regia di Paola Cortellesi, sceneggiatrice e attrice nello stesso, si candida, quest’anno in circa 19 categorie, risultando come il film di un esordiente con il più alto numero di candidature nella storia del premio e confermando, ancora una volta, la sua ascesa in Italia e nel mondo.
In esso viene raccontata la storia di Delia, la moglie di Ivano, la madre di tre figli. Siamo nella seconda metà degli anni 40 e questa famiglia vive in una Roma divisa tra la liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano è capo e padrone della famiglia, lavora duro per mantenerla e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino, un vecchio dispotico di cui Delia è di fatto la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa, con cui condivide i pochi momenti di leggerezza. È primavera e la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento della primogenita Marcella, che spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio, e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.
L’opera cinematografica realizzata dalla Cortellesi ha ottenuto successo e risultati eccellenti fin dalle sue prime proiezioni divenendo in seguito uno dei film più acclamati e venduti al mondo e ottenendo numerosi riconoscimenti come il Premio “Dragon Award Best International Film” al Festival del Cinema di Götemborg, il premio come Film dell’anno per il Nastro d’argento 2024, i premi come Concorso Progressive Cinema – Premio speciale della Giuria, Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas – Menzione speciale, Premio del pubblico alla Festa del Cinema di Roma 2023 e il Superciak d’oro a Paola Cortellesi durante il Ciak d’oro 2023.
I film in concorso e le categorie
Quest’anno sarà possibile assistere alle premiazioni in diverse categorie per circa 173 film italiani, 265 film internazionali, 435 cortometraggi e 15 documentari.
Le categorie in gara sono rispettivamente:
Miglior film, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, regia di Paola Cortellesi
- Il sol dell’avvenire, regia di Nanni Moretti
- Io capitano, regia di Matteo Garrone
- La chimera, regia di Alice Rohrwacher
- Rapito, regia di Marco Bellocchio
Migliore regia, con la partecipazione di:
- Il sol dell’avvenire
- Io capitano
- L’ultima notte di amore, regia di Andrea di Stefano
- La chimera
- Rapito
Esordio alla regia, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani
- Disco boy, regia di Giacomo Abbruzzese
- Felicità, regia di Micaela Ramazzotti
- Palazzina Laf, regia di Michele Riondino
- Stranizza d’amuri, regia di Giuseppe Fiorello
Sceneggiatura originale, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con la sceneggiatura di Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi
- Il sol dell’avvenire, con la sceneggiatura di Francesca Marciano, Nanni Moretti, Federica Pontremoli e Valia Santella
- Io Capitano, con la sceneggiatura di Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini e Andrea Tagliaferri
- La chimera
- Palazzina Laf, con la sceneggiatura di Maurizio Braucci e Michele Riondino
Migliore Sceneggiatura non originale, con la partecipazione di:
- Le vele scarlatte, con la sceneggiatura di Pietro Marcello, Maurizio Braucci e Maud Ameline
- Lubo, con la sceneggiatura di Giorgio Diritti e Fredo Valla
- Misericordia, con la sceneggiatura di Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio Vasta
- Mixed by Erry, con la sceneggiatura di Armando Festa e Sydney Sibilia
- Rapito, con la sceneggiatura di Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli
Miglior Produttore, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani
- Comandante
- Disco boy
- Io capitano
- La chimera
Miglior attrice protagonista, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con la candidatura di Paola Cortellesi
- Come pecore in mezzo ai lupi, con la candidatura di Isabella Ragonese
- Felicità, con la candidatura di Micaela Ramazzotti
- L’ultima notte d’amore, con la candidatura di Linda Caridi
- Rapito, con la candidatura di Barbara Ronchi
Miglior attore protagonista, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con la candidatura di Valerio Mastandrea
- Cento domeniche, con la candidatura di Antonio Albanese
- Comandante, con la candidatura di Francesco Favino
- La chimera, con la candidatura di Josh O’Connor
- Palazzina Laf, con la candidatura di Michele Riondino
Miglior attrice non protagonista, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con la candidatura di Emanuela Fanelli
- C’è ancora domani, con la candidatura di Romana Maggiora Vergano
- Il sol dell’avvenire, con la candidatura di Barbora Bobulova
- La chimera, con la candidatura di Alba Rohrwacher
- La chimera, con la candidatura di Isabella Rossellini
Miglior attore non protagonista, con la partecipazione di:
- Adagio, con la candidatura di Adriano Giannini
- C’è ancora domani, con la candidatura di Giorgio Colangeli
- C’è ancora domani, con la candidatura di Vinicio Marchioni
- Il sol dell’avvenire, con la candidatura di Silvio Orlando
- Palazzina Laf, con la candidatura di Elio Germano
Miglior autore della fotografia, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con Davide Leone
- Comandante, con Ferran Paredes Rubio
- Io Capitano, con Paolo Carnera
- La chimera, con Hélène Louvart
- Rapito, con Francesco di Giacomo
Miglior compositore, con la partecipazione di:
- Adagio, con i Subsonica
- C’è ancora domani, con Lele Marchitelli
- Il sol dell’avvenire, con Franco Piersanti
- Io capitano, con Andrea Farri
- L’ultima notte d’amore, con Santi Pulvirenti
Miglior canzone originale, con la partecipazione di:
- Adagio, interpretata dai Subsonica
- Il più bel secolo della mia vita, interpretata da Brunori Sas
- Io capitano, interpretata da Seydou Sarr
- Mixed by Erry, interpretata da Liberato
- Palazzina Laf, interpretata da Diodato
Miglior scenografia, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con la scenografia di Paola Cortellesi
- Comandante, con la scenografia di Carmine Guarino
- Io capitano, con la scenografia di Dimitri Capuani
- La chimera, con la scenografia di Emita Frigato
- Rapito, con la scenografia di Andrea Castorina
Migliori costumi, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con Alberto Moretti
- Comandante, con Massimo Cantini Parrini
- Io capitano, con Stefano Ciammitti
- La chimera, con Loredana Buscemi
- Rapito, con Sergio Ballo e Daria Calvelli
Miglior trucco, con la partecipazione di:
- Adagio, con Antonello Resch e Lorenzo Tamburini
- C’è ancora domani, con Ermanno Spera
- Comandante, con Paola Gattabrusi e Lorenzo Tamburini
- Io capitano, con Dalia Colli
- Rapito, con Enrico Iacoponi
Miglior acconciatura, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con Teresa di Serio
- Comandante, con Massimo Gattabrusi
- Io capitano, con Stefano Ciammitti e Dalia Colli
- La chimera, con Daniela Tartari
- Rapito, con Alberta Giuliani
Miglior montaggio, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani, con Valentina Mariani
- Io capitano, con Marco Spoletini
- L’ultima notte di amore, con Giogio’ Franchini
- La chimera, con Nelly Quettier
- Rapito, con Francesca Calvelli e Stefano Mariotti
Migliore suono, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani
- Comandante
- Il sol dell’avvenire
- Io capitano
- La chimera
Migliori effetti visivi vfx, con la partecipazione di:
- Adagio
- Comandante
- Denti da squalo
- Io capitano
- Rapito
Miglior documentario, con la partecipazione di:
- Enzo Jannacci vengo anch’io, con la regia di Giorgio Verdelli
- Io, noi e Gaber, con la regia di Riccardo Milani
- Laggiù qualcuno mi ama, con la regia di Mario Martone
- Mur, con la regia di Kasia Smutniak
- Roma, santa e dannata, con la regia di Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Cipri
Migliori cortometraggio, con la partecipazione di:
- Asterión, con la regia di Francesco Montagner
- Foto di gruppo, con la regia di Tommaso Frangini
- In quanto a noi, con la regia di Simone Massi
- The meatseller, con la regia di Margherita Giusti (già proclamato vincitore)
- We should all be futurists, con la regia di Angela Norelli
Miglior film internazionale, con la partecipazione di:
- Anatomia di una caduta, di Justin Triet (già proclamato vincitore)
- As bestas, di Rodrigo Sorogoyen
- Foglie al vento – Kuolleet lahdet, di Aki Kaurismaki
- Killers of the flower moon, di Martin Scorsese
- Oppenheimer, di Christopher Nolan
David Giovani, con la partecipazione di:
- C’è ancora domani
- Comandante
- Io capitano
- L’ultima volta che siamo stati bambini, con la regia di Claudio Bisio
- Stranizza d’amuri
Oltre ad essi sono stati già assegnati:
Il David speciale a:
- Milena Vukotic – alla carriera
- Giorgio Moroder – alla carriera
- Vincenzo Mollica
Il David allo spettatore
- C’è ancora domani, regia di Paola Cortellesi – 5 534 653 spettatori
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