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Eurovision 2025: Basilea pronta a ospitare un’edizione di cambiamenti e grandi aspettative

Tipo di attivitàFestival, Musica
StagionePrimavera

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Dal 13 al 17 maggio l’Europa si riunisce sotto il segno della musica: la 69ª edizione dell’Eurovision Song Contest – in seguito alla vittoria di Nemo con la canzone The Code della precedente edizione – si svolgerà per la terza volta nella storia, dopo quelle del 1956 e 1989, a Basilea, in Svizzera, con 37 Paesi che condivideranno un palcoscenico a cielo aperto volto a celebrare musica, diversità e innovazione.

A raccontare le tre serate al pubblico italiano sarà ancora una volta Gabriele Corsi, voce ormai familiare agli eurofan, affiancato dalla rapper campana BigMama, al suo esordio in veste di commentatrice. È la prima volta che un’artista italiana ricopre questo ruolo; tale cambiamento segna un chiaro passo verso una narrazione della kermesse più giovane, inclusiva e attenta ai linguaggi musicali contemporanei.

Alla conferenza stampa di presentazione – tenutasi giovedì 8 maggio – è intervenuto anche Lucio Corsi, rappresentante italiano in gara con il brano Volevo essere un duro, già rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo. In collegamento da Basilea, Corsi ha dichiarato:

«Oggi pomeriggio ho le prime prove. Approccerò come ho fatto con il Festival, dando peso alle parole, alla musica e agli strumenti assieme a mio “fratello” Tommaso Ottomano. Per far capire anche all’estero il messaggio del brano e il suo significato, useremo dei sottotitoli. Porto una canzone a cui tengo e posso solo imparare a fare meglio questo mestiere. Spero di fare una buona figura e divertirmi, però questo va al di là della posizione in classifica».

Per il cantautore toscano, sarà il debutto assoluto sulla scena europea, accolto con grande interesse da critica e fan.

Un palco mozzafiato e Lumo, il cuore luminoso dell’Eurovision

La St. Jakobshalle, una delle arene più moderne d’Europa, ospita l’evento principale, con un design scenico ispirato alle montagne svizzere e alla diversità linguistica del paese. Il palco immersivo, progettato da Florian Wieder, permette al pubblico di sentirsi parte integrante dello spettacolo, offrendo un’esperienza senza precedenti.

Palco Eurovision a Basilea
Palco dell’arena St. Jakobshalle
Credit – Eurofestival Italia

Per la prima volta, il festival si dota di una mascotte ufficiale: si chiama Lumo ed è molto più di un semplice simbolo. Con il suo corpo a forma di cuore, i colori vivaci e i capelli fiammeggianti, Lumo incarna visivamente ciò che il festival vuole trasmettere: energia pulsante, passione travolgente e unione attraverso la musica.
L’idea è frutto della giovane creatività di Lynn Brunner, studentessa ventenne di design grafico, che ha conquistato la giuria con un concept capace di fondere estetica pop e significato emotivo. 

Lumo non è solo una mascotte, ma il volto nuovo di un’identità collettiva. È il battito condiviso di migliaia di voci, l’abbraccio colorato di chi crede che la musica possa ancora unire.
Nel segno del motto di quest’anno, United in Harmony, Lumo si fa portavoce di un messaggio semplice e potente: quando i cuori vibrano insieme, nessuna nota è stonata.

Lumo
Credit - Eurofestival Italia
Lumo
Credit – Eurofestival Italia

Un incarico speciale anche per Topo Gigio

Le novità di questa edizione non sono giunte al termine. In un’ulteriore svolta sorprendente, l’Italia affiderà la lettura del televoto nazionale a Topo Gigio, il celebre pupazzo televisivo amato da intere generazioni. È la prima volta nella storia dell’Eurovision che uno spokesperson non umano annuncia i voti di una nazione: una trovata che omaggia la tradizione televisiva italiana e accompagna anche il viaggio del suo amico Lucio Corsi sul palco internazionale.

Gigio si collegherà da uno studio italiano per leggere in diretta i 12 punti del televoto nazionale, aggiungendo così un tocco di leggerezza pop a una manifestazione sempre più permeata da riferimenti culturali trasversali.

Rappresentanza italiana

A rappresentare l’Italia, come tutti sanno, avrebbe dovuto essere il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo: Olly. Quest’ultimo, però, qualche settimana dopo la chiusura del già menzionato festival annunciò che avrebbe rinunciato a partecipare alla competizione per motivi personali e artistici. È per questa ragione che a farci cantare tutti insieme dal divano sarà Lucio Corsi che – con la sua poetica surreale – rappresenta una scelta audace e raffinata, capace di portare al pubblico europeo una proposta musicale fuori dagli schemi.

Il suo brano, Volevo essere un duro, è una riflessione ironica e malinconica sull’identità maschile, costruita su una delicata armonia. Un canto sulla fragilità inevitabile dell’uomo.

Lucio Corsi
Credit - Il Mattino
Lucio Corsi
Credit – Il Mattino

Dall’Italia all’Estonia, l’Europa canta italiano 

A Tallinn, un altro artista si prepara a scuotere l’Eurovision: Tommy Cash ha vinto l’Eesti Laul 2025 con Espresso Macchiato, brano che è già un fenomeno virale.

Con la sua estetica surreale e provocatoria, l’artista estone – noto per il suo stile visionario e le performance al limite del paradossale – ha trionfato nella selezione nazionale estone conquistando il 46% dei televoti. La sua canzone, costruita su un mix di inglese e italiano, gioca con gli stereotipi più iconici del Belpaese, dal caffè alla gestualità, in un tripudio kitschche ha spaccato l’opinione pubblica.

In patria l’entusiasmo è esploso già dalla finale all’Unibet Arena, ma è solo dopo la conferma della sua partecipazione all’Eurovision che Espresso Macchiato ha iniziato a dilagare sui social italiani. TikTok, X e Instagram pullulano di meme, remix e reazioni contrastanti: c’è chi ride, chi si indigna, chi applaude l’ironia dissacrante di Cash, il quale ancora una volta dimostra di saper piegare il pop al proprio linguaggio performativo.

Tutti ci chiediamo a che posizione si piazzerà l’Estonia di Tommy Cash?

Tommy Cash
Credit - Il fatto quotidiano
Tommy Cash
Credit – Il fatto quotidiano

Bufera su Israele: 72 ex concorrenti chiedono l’esclusione di Yuval Raphael

Anche quest’anno, al centro dell’Eurovision divampano le polemiche. Nel mirino c’è la partecipazione alla kermesse di Yuval Raphael, cantante israeliana classe 2000 in gara con New Day Will Rise. Un brano che, più che per le sue note, sta facendo discutere per il contesto politico che lo circonda.

Ben 72 ex partecipanti al contest, tra cui Salvador Sobral (Portogallo 2017), Mae Muller (Regno Unito 2023) e Charlie McGettigan (Irlanda 1994), hanno sottoscritto una lettera indirizzata all’EBU – l’Unione Europea di Radiodiffusione – per chiedere l’esclusione di Israele dalla competizione. Nessun italiano risulta tra i firmatari.

Nel documento si denuncia “l’uso della musica come strumento di copertura per crimini contro l’umanità”, accusando esplicitamente l’emittente televisiva israeliana KAN di essere “complice del genocidio in corso a Gaza”. L’EBU viene inoltre criticata per il suo “silenzio istituzionale” e per continuare a offrire una piattaforma a Israele, accusandola di essersi lavato le mani circa il conflitto in Medio Oriente.

I firmatari chiedono dunque “una presa di responsabilità immediata” da parte dell’organizzazione.

Tuttavia, la posizione di Yuval Raphael risulta complessa e toccante. Sopravvissuta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 durante il Festival musicale Nova, ha raccontato di essersi salvata nascondendosi sotto un corpo senza vita, in un incubo di sangue e terrore. Il suo racconto, crudele e umano, ha suscitato emozione e spaccature.

“Voglio portare un messaggio di pace, di unità e di amore”. Sono state queste le parole della cantante all’indomani del volo per la Svizzera. Yuval Raphael sarà presente, ma chissà se tale dibattito non possa infiammarsi proprio sul palco di Basilea. Ancora una volta, l’Eurovision si conferma specchio delle tensioni globali, dove la musica – per quanto centrale – non basta mai a mettere a tacere la realtà.

Yuval Raphael
Credit: Eurovision Song Contest
Yuval Raphael
Credit – Eurovision Song Contest

Il programma nel dettaglio

Saranno tre le serate che accompagneranno anche quest’anno il pubblico italiano attraverso l’evento musicale più seguito al mondo. 

L’Eurovision Song Contest 2025 sarà trasmesso su Rai 2 per le due semifinali, in onda martedì 13 e giovedì 15 maggioalle ore 21.00 – precedute da anteprime alle 20.15 – e su Rai 1 per la finalissima di sabato 17 maggio, in prima serata a partire dalle 20.40. L’intera competizione sarà disponibile in diretta anche su Rai Radio2 (in simulcast radio e video sul canale 202 del digitale terrestre), su RaiPlay e su RaiPlay Sound.

La Rai ha predisposto una copertura editoriale straordinaria: servizi e collegamenti da Basilea a cura delle principali testate giornalistiche (Tg1, Tg2, Rainews24, TGR e Giornale Radio), reportage e interviste esclusive sui social e sul sito RaiNews.it, dirette quotidiane su Rai Radio2, e contenuti dedicati anche dalla redazione in lingua slovena della sede FVG. Un’attenzione speciale sarà riservata alla piena accessibilità delle trasmissioni: sottotitoli, audiodescrizioni e – per la finale del 17 maggio – traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e Lingua dei Segni Internazionale (ISL), a cura di un team di 11 performer.

Il coinvolgimento del pubblico sarà centrale: il pubblico italiano potrà esprimere le sue preferenze tramite televoto e voto online nelle serate del 13 e del 17 maggio, ma non per il rappresentante della propria Patria. Ampio spazio anche alla narrazione transmediale con Cloud – Idee e parole in rete, il format di RaiNews.it che racconterà l’Eurovision attraverso le principali piattaforme digitali come YouTube, TikTok, Instagram e X, coinvolgendo creator, giornalisti e ospiti esclusivi in dialogo sulle novità di questa edizione. 

L’Eurovision 2025 promette di essere non solo un grande spettacolo musicale, ma un evento mediatico totale, capace di intrecciare musica, inclusività, tecnologia e racconto giornalistico.

credit eurofestival italia
Credit – Eurofestival Italia

L’Italia di Lucio e la corsa al trofeo

All’Eurovision Song Contest 2025, Lucio Corsi arriva da outsider proprio come al Festival di Sanremo, ma con i numeri dalla sua parte: la sua Volevo essere un duro è la canzone dell’edizione più ascoltata su Spotify in Italia e la seconda nel mondo, confermando l’attenzione crescente che circonda il cantautore toscano. C’è chi già lo immagina nella top 5.

Dietro di lui, ma ancora in alto nelle classifiche streaming, c’è Gabry Ponte, in gara per San Marino con Tutta l’Italia: brano travolgente e popolarissimo al pari di un tormentone estivo, sebbene la corsa verso il podio sembri più incerta. Curiosità anche per Zjerm, brano del duo italo-albanese Shkodra Elektronike (Kolë Laca e Beatriçe Gjergji), cresciuti musicalmente in Italia e ora tra le rivelazioni dell’anno.

I favoriti, dunque, parlano italiano in molti sensi, tra outsider, ritorni e nuove identità musicali.

Il palco di Basilea il 17 maggio si preparerà a incoronare il vincitore della musica. Spettacolo, emozioni e sorprese non mancheranno, in una serata che, come sempre, andrà ben oltre la competizione canora per diventare specchio e racconto del nostro tempo.

L’Europa è pronta a votare.

Pubblicato il
12/05/2025
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