Capita che il centro d’Italia possa divenire il centro del jazz mondiale. E’ questo ciò che avviene durante l’Umbria Jazz, occasione unica per avvicinarsi, attraverso diverse tappe, ad una musica tanto iconica, intima e suggestiva. Così, un genere musicale, che pare essere di nicchia, diventa il centro di un intero percorso turistico, esperienziale e di vita. Ma, soprattutto, un’ enorme possibilità per far diventare l’Umbria e, in particolar modo, Perugia lo snodo cruciale per la musica internazionale.
Umbria Jazz: un sogno partito da lontano
L’Umbria Jazz ha 51 anni, ormai, ed è invecchiato più che bene! Un invecchiare, nel dettaglio, che è segnato da un continuo rinnovarsi, da un netto aprire nuovi confini di confronto e di dialogo. Un invecchiare che è indice di grande maturità e di tanti passi in avanti compiuti, di tante scommesse vinte.

Eppure l’Umbria Jazz è partito da molto lontano: Carlo Pagnotta, infatti, negli anni ’50, presso l’Hot Club di Perugia, si fece promotore di un’intensa rete di diffusione del jazz tra appassionati amici e non. Da questa semplice azione di condivisione e di musica condivisa, nacquero eventi musicali immensi. Nel 1955 si esibì a Perugia Louis Amstrong e, nel 1956, sempre a Perugia, si esibì Chet Baker. Due esibizioni, seguite da un grandissimo fermento jazzistico, che si trasformarono in un vero e proprio complesso di momenti assolutamente inalienabili.
Una simile atmosfera spinse Carlo Pagnotta a fondare, nel 1973, l’Umbria Jazz, di cui è tutt’ora direttore artistico. Immediatamente l’Umbria Jazz divenne non solo un enorme palcoscenico internazionale, ma fu soprattutto volano di grandi cambiamenti, evoluzioni, ricostruzioni, motivi di cambiamento del genere jazz mondiale. Per questa vitalità l’Umbria Jazz è ormai un riferimento mondiale.

Ma non solo! L’Umbria Jazz è anche una cineteca vivente. In mirabili concerti si sono esibite tra le più grandi voci jazz e non strettamente jazz al mondo: i Charles Mingus, Miles Davis, i torrenziali live di Sonny Rollins, Sting che incrocia Gil Evans, il morbido sax tenore di Stan Getz, Dizzy Gillespie, Ornette Coleman, l’imprendibile João Gilberto, Quincy Jones, Tony Bennett e Lady Gaga, l’incontro tra le correnti musicali, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Eric Clapton, Santana, R.E.M., Prince, Liza Minnelli, Elton John. E’ così che Umbria Jazz si è affermata nel mondo ed ha installato il suo uditorio sempre rinnovato!
Umbria Jazz 2025: il programma
L’Umbria Jazz 2025 proseguirà, dati gli artisti ospitati, sulla falsa riga dell’edizione 2024, che ha riscosso enorme ed entusiastico successo sia di pubblico che di critica. Pubblico, nel dettaglio, ormai legato ed affezionato ad una manifestazione di questa portata. Quest’anno l’Umbria Jazz avrà dall’11 luglio al 20 luglio, nella centralissima Perugia, disseminandosi tra Piazza IV Novembre, i Giardini Carducci, la Bottega del Vino, la Terrazza del Mercato coperto, il Priori Secret Garden, l’Arena Santa Giuliana, il Teatro Morlacchi e la Sala Podiani.

Per l’Umbria Jazz 2025, saranno tanti, come detto, gli artisti di fama internazionale che coloreranno musicalmente Perugia e chiunque vorrà entrare in contatto con una realtà tanto fervida e viva. Spicca, certamente, in apertura Angelique Kidjo, vincitrice di 5 Grammy Awards, ed esaltata tanto dal Times, da Forbes come una delle donne al mondo più influenti e come vero manifesto per l’emancipazione del continente africano nel mondo.
Sabato e domenica, l’Umbria Jazz accoglierà due grandi pianisti all’Arena Santa Giuliana: Stefano Bollani e Herbie Hancock.
Stefano Bollani presenta un progetto nuovo e senza precedenti, un incontro fra straordinari talenti musicali, una band unica con un repertorio inedito, composto appositamente per questa nuova formazione.
Herbie Hancockm, invece, offrirà un saggio della sua vastissima produzione, che lo ha reso una vera icona della musica moderna. Nel corso delle sue esplorazioni, ha superato limiti e generi mantenendo la sua inconfondibile voce. Con un’illustre carriera lunga sessant’anni e 14 Grammy Awards, tra cui Album of the Year per “River: The Joni Letters”, continua a stupire il pubblico mondiale.

La programmazione del teatro Morlacchi e della Sala Podiani inizierà sabato con protagonisti Isaiah Collier, Sullivan Fortner, Mathis Picard, Dado Moroni, Melissa Aldana.
Da sabato partono anche le attività di UJ4Kids ai giardini del Santa Giuliana.
Per il programma completo, visita il sito ufficiale.
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