Un hotel a quattro stelle unico e innovativo. 94 stanze in cui 50 street artist internazionali omaggiano l’eccellenza italiana in ogni settore.
VERONA – A Verona è nato Muraless Art Hotel, il primo e unico Hotel interamente dedicato alla Street Art. Una struttura ricettiva a tutti gli effetti, con camere singole, doppie e triple che, attraverso “la pittura di strada”, celebra le eccellenze del Bel Paese, dal vino al cibo, dall’arte al cinema, dalla moda al design.
La sfida per realizzare questo progetto, decisamente sui generis e unico nello scenario mondiale, è partita nel 2021, con l’intento di riqualificare una struttura alberghiera pre-esistente, l’ex Hotel Cristallo, ormai in declino.
Ma Muraless Art Hotel è molto più di un albergo. Si tratta, infatti, di un vero tempio della Street Art e di un Museo del Made in Italy.
Muraless Art Hotel, ti rigeneri immergendoti nell’arte
L’idea da cui nasce Muraless – spiega la società da cui è partito il progetto – era quella di raggiungere un pubblico che non fosse solo quello delle gallerie e dei musei, ma anche quello di passanti occasionali o di viaggiatori con il desiderio di rigenerarsi attraverso la bellezza dell’arte.
L’obiettivo insito nel progetto era inoltre quello di “far comprendere il valore di un’opera di street art, di creare un nuovo modo di offrire ospitalità e di sostenere il Made in Italy a più livelli”.
La struttura è vicina all’autostrada, alla Fiera di Verona e al centro storico, è quindi un luogo ideale per chi viaggia per lavoro, ma anche per chi intende concedersi un soggiorno in città.
Un viaggio nel Made in Italy
A curare questo insolito progetto è stata Chiara Canali, critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente, insieme all’artista Andrea Zamengo, in arte Chill Surrealism, e alla Galleria “Deodato Arte” di Milano (www.deodato.com).
Chiara ha spiegato l’importanza di comunicare agli artisti “la necessità di creare degli ambienti piacevoli e coinvolgenti, i cui messaggi fossero facilmente interpretabili e decifrabili da tutti, anche da chi non avesse una specifica conoscenza di tecniche e codici dell’Urban Art”.
Le oltre 90 stanze dell’albergo si caratterizzano ognuna con murales tematici che incarnano appunto il Made in Italy in tutte le sue sfaccettature: vino, opera lirica, cinema, motori, arte, architettura e design, storia, scienza, cibo, moda e musica.
Muraless … senza barriere e senza confini
La parola Muraless – spiega ancora Chiara “è già di per sé un gioco di parole tra il termine spagnolo “murales’” che indica, in generale, una pittura realizzata o applicata su una parete, e la fusione del sostantivo “mura” e del suffisso privativo “less” (ovvero, senza muri) che abbraccia la volontà di abbattere le barriere e i confini della visione, per offrire interpretazioni inedite dello spazio e riflessioni a tutto tondo sulle forme espressive d’oggi”.
Insomma, quello che puoi trovare in questa struttura è una visione “democratica” dell’esperienza artistica e della sua fruizione. Uno spazio confortevole, ma al tempo stesso anche informale.
Addormentarsi e risvegliarsi circondati dall’arte
Quella che Muraless offre è un’esperienza multisensoriale e immersiva senza pari. A differenza di un consueto percorso espositivo, qui ti trovi circondato dall’arte e puoi scegliere in quale situazione immergerti in considerazione delle tue passioni.
Ogni camera è, infatti, differente dall’altra. Si va da atmosfere più soft e rilassanti a quelle più energizzanti e dinamiche.
Puoi contemplare i classici dell’arte italiana come Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, Tiepolo, Canova, Modigliani, De Chirico e Depero.
Oppure immergerti nelle scenografie della Turandot, della Traviata, del Rigoletto, del Barbiere di Siviglia e di Madama Butterfly. O ancora nella storia della Roma dei mosaici pompeiani o dei Papi.
Puoi conoscere le invenzioni di alcuni celebri scienziati italiani come Guglielmo Marconi (radio), Alessandro Volta (pila), Antonio Meucci (telefono); Margherita Hack, essere coinvolto nelle vicende di alcuni attori come Monica Vitti, Anna Magnani, Massimo Troisi. E, infine, divertirti con moda, motori, design o immaginare di godere dei migliori prodotti enogastronomici italiani quali la pizza, il gelato, il caffè, il vino e, naturalmente, il Pandoro di Verona.
Come rammenta Chiara Canali: “la successione delle sezioni, dei temi e dei soggetti restituiscono un affresco della storia, della cultura e delle eccellenze del patrimonio italiano”.
L’albergo è a tutti gli effetti un museo “vivibile” in cui “lo spettatore/ospite diventa il protagonista di una esperienza immersiva ed interattiva all’interno del patrimonio storico culturale italiano. Una esperienza unica e personalizzata”.
Ma non è tutto. Oltre alle stanze, anche gli spazi comuni possono offrirti un viaggio tra fantasia e realtà. Il pavimento della hall è, ad esempio, protagonista della struttura grazie al dipinto di Agron Hoti, artista visuale contemporaneo di fama internazionale, che con la sua tecnica ha dato vita a una vera e propria esplosione di colore.
Muraless, 50 artisti internazionali per un contenitore di Arte Urbana
Gli artisti chiamati alla realizzazione di questo “contenitore” di arte a 360°, attraverso, stencil, bombolette spray, pittura a mano libera, modelling 3D, grafica digitale, sono le storiche firme del writing italiano (Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms, MrFijodoor).
Ci sono poi i nomi del Muralismo (Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5, Ale Puro) e gli esponenti delle nuove generazioni (Chill Surrealism, Luogocomune, Rise, Soler).
Non mancano, infine, le quote rosa con Coquelicot Mafille, Nais, Senso, Octofly.
La facciata di Mr. Brainwash
La facciata dell’albergo porta la firma di Thierry Guetta (Garges-lès-Gonesse,1966), in arte Mr. Brainwash, uno degli street artist più richiesti e quotati a livello internazionale. Ha collaborato anche con Banksy alla realizzazione del documentario candidato agli Oscar “Exit through the gift shop” (2010). Alcuni credono, addirittura, che Mr. Brainwash sia proprio Banksy.
La sua arte trae ispirazione sicuramente dal collega Banksy, ma non mancano i riferimenti ad Andy Warhol e Keith Haring, ai supereroi dei fumetti, ai classici della Disney e alle icone della storia classica e moderna: da Monna Lisa a Marilyn Monroe, da Albert Einstein che regge un cartello con la scritta Love is the Answer, a Mickey Mouse e Minnie.
Per Info info@muralessarthotel.com