Abbiamo avuto il piacere di parlare con Giuseppe Scicchitano, chef e figlio d’arte, che ha trasformato il suo amore per la cucina in un percorso di successo. Con il recente cambiamento del suo ristorante da “Innovative” a “Scicchitano”, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo della sua carriera, fondendo insieme tradizione e innovazione. Scopriamo insieme qualcosa di più sulle sfide, i traguardi raggiunti il suo modo di conquistare i clienti, dai comuni ospiti ai volti noti del mondo dello spettacolo.
Ciao Giuseppe, benvenuto su InItaly.eu! Grazie per aver accettato il nostro invito. Quanto è stato importante per te essere figlio d’arte? In alternativa, quale altro lavoro ti sarebbe piaciuto fare?
Grazie a voi per l’invito, è un grande piacere per me essere qui. Essere figlio d’arte ha i suoi lati positivi e negativi. Da un lato, le aspettative sono sempre molto alte e non ti è permesso sbagliare; dall’altro, la mia più grande soddisfazione è quella di star creandoil mio percorso con le mie forze. Da bambino, come molti altri, sognavo di giocare a calcio, poi crescendo ho messo da parte i sogni per dare spazio agli obiettivi.
Il mio obiettivo è sempre stato quello di fare questo lavoro al meglio e seguire le orme di mio padre, che è il mio idolo. Se ogni uomo ha un modello da seguire, il mio è lui. Da mio padre ho imparato tutto sui frutti di mare, fin da bambino. Ricordo un episodio in particolare: avevo 8-9 anni e cercavo di aprire un’ostrica, ma non ci riuscivo e finii per tagliarmi la mano. Il sangue usciva e allora dissi a mio padre: “Papà, mi sono tagliato” e lui mi rispose: “Brav a papà, te stai mparann!”. Ecco, quella è una delle lezioni che porterò sempre con me!
Da poco, il ristorante “Innovative” si è trasformato in “Scicchitano“, prendendo il tuo nome e le tue idee. Quali novità porti in questo nuovo viaggio culinario?
Sì, ora ci metto la faccia e, per la prima volta, anche il nome. È stata una bellissima evoluzione del brand. Abbiamo già un gruppo interessato a un’espansione, ma vediamo cosa riserverà il futuro.
Molti “Vip” siedono ai tuoi tavoli. Come riesci a rapirli“prendendoli per la gola”?
Per me, tutti i miei clienti sono importanti, indipendentemente dal fatto che siano celebrità o meno. Ho persone che viaggiano da molto lontano solo per venire a mangiare da me, dopo aver visto un video, e addirittura mi chiedono una foto. Non mi abituerò mai a questo. Però, devo ammettere che è una grande soddisfazione quando un attore di Hollywood entra nel mio ristorante e addirittura dice di conoscermi. Mi è capitato proprio settimana scorsa, quando William Dafoe è venuto a cena nel mio locale, prenotando sotto un altro nome. Avere un attore di Spiderman nel mio locale che conosce persino i miei video è stato un vero onore!
Nel tuo libro “O sapore d’ ‘o mare”, racconti la tua storia fin da bambino. Ci racconti qualche aneddoto?
Il libro “O sapor d’o mare” uscirà a novembre, e conterrà non solo la mia storia, ma anche alcune delle mie ricette più virali.
Qual è il piatto più apprezzato del tuo menù?
Ultimamente, il Pacchero alla Scicchitano è molto richiesto; si tratta di paccheri ai tre crostacei: gamberi, scampi e astice. È davvero molto buono! Ma anche i crudi vanno forte, e la cheesecake di mare è un altro dei piatti che i clienti apprezzano tantissimo.
Infine, quanto sono stati importanti i social per farti conoscere e ottenere il successo che stai riscuotendo?
Viviamo nell’era dei social, ed è innegabile che siano stati fondamentali per farmi conoscere da un pubblico più ampio. Riescono a raggiungere persone in tutto il mondo in pochissimo tempo. Dopo aver visto i miei video, arrivano addirittura clienti da paesi come Perù, Argentina, Brasile e persino America, in cui non pensavo potessero mai conoscermi.
Grazie per essere stato con noi, Giuseppe, e in bocca al lupo per il tuo nuovo percorso!
Grazie a voi per avermi ospitato e crepi il lupo!
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