Nel vibrante cuore del rione sanità di Napoli, dove le strade riecheggiano di storie di tenacia e speranza, nel 1945 nasce il calzaturificio Melluso, un sogno imprenditoriale destinato a diventare un’eccellenza.

Questo è il palcoscenico su cui si è aperto il sipario dell‘azienda Melluso, un nome che ancora oggi risuona come simbolo di successo, qualità e integrità nell’ambito dell’imprenditoria italiana. La loro azienda, nata tra le strette vie napoletane, non è solo un esempio di eccellenza commerciale, ma è anche un emblema dei valori profondi che l’hanno guidata: il valore inestimabile della famiglia e una fede incrollabile.

Attraverso decenni di cambiamenti e sfide, l’azienda è rimasta fedele a questi pilastri fondamentali. Ogni passo avanti, ogni innovazione e successo, è stato intriso di un profondo senso di unità familiare e di una fede che ha trascinato l’azienda attraverso tempi incerti.

Da oltre quattro generazioni di “Melluso”, l’azienda è cresciuta esponenzialmente divenendo un caposaldo fiero dell’intera imprenditoria italiana e napoletana. L’azienda Melluso non è solo una realtà imprenditoriale, ma è da sempre una realtà familiare, una famiglia che ha fatto dell’unità e dell’amore un motivo per crescere.

Dalle modeste origini in un quartiere pulsante di Napoli fino al riconoscimento internazionale, la storia di Melluso è una celebrazione dell’essenza dell’imprenditoria italiana: un connubio di passione, resilienza e valori autentici.

La nascita dell’azienda Melluso

Nel rione sanità a Napoli, precisamente nel 1945, prendeva vita un’impresa destinata a lasciare un segno indelebile nel settore calzaturiero italiano: l’azienda Melluso.

Fondata da Alfonso Melluso e da Addolorata Anastasio, questa piccola realtà imprenditoriale iniziò il suo percorso in un modesto opificio a Capodimonte di Napoli. Con una produzione iniziale di circa 60 paia di scarpe al giorno, l’attività si basava su metodi artigianali e su una profonda passione per la qualità e l’innovazione.

Il supporto di Salvatore Anastasio, zio di Alfonso e già affermato imprenditore nel settore, fu fondamentale per dare slancio all’azienda nei suoi primi anni. Sotto la sua guida, Alfonso Melluso e Addolorata impararono l’importanza di unire tradizione artigianale e visione imprenditoriale, ponendo le basi per una crescita sostenibile e orientata al futuro.

L’espansione dell’attività Melluso non tardò ad arrivare. Il successo delle vendite e l’aumento della produzione richiesero ben presto lo spostamento in uno stabilimento più grande a Calvizzano, che divenne il vero e proprio cuore dell’azienda. Questo nuovo spazio non solo permise di aumentare significativamente la produzione ma anche di sperimentare con nuove tecniche e materiali, consolidando la reputazione del marchio come sinonimo di qualità e innovazione nel settore calzaturiero.

In questo contesto di crescita e sviluppo, anche il più giovane dei fratelli, Beniamino Melluso, adesso membro del CdA, ma all’epoca solo un bambino, iniziò a muovere i suoi primi passi nell’azienda di famiglia. La sua crescita professionale all’interno dell’impresa parallela alla storia di successo dell’azienda stessa testimonia l’impegno e la dedizione che hanno caratterizzato la famiglia Melluso fin dai suoi esordi.

“Melluso cammina sempre con te” – La prima pubblicità dell’azienda

La svolta nella storia dell’azienda Melluso avvenne nel 1986, un anno in cui il marchio decise di intraprendere un audace viaggio nel mondo della pubblicità televisiva, una mossa all’epoca quasi rivoluzionaria per un’azienda operante nel settore dell’alta moda calzaturiera.

Nel 1986, Melluso lanciò la sua prima campagna pubblicitaria sul piccolo schermo della Rai, scegliendo di affiancare il proprio nome a show di prima serata condotti da icone televisive del calibro di Pippo Baudo e Giancarlo Magalli. Questa decisione, fu una vera e propria “scommessa”, si basava sulla convinzione che il medium televisivo, nonostante fosse considerato troppo popolare da altre griffe di lusso come Ferragamo o Sergio Rossi, potesse effettivamente valorizzare il brand e avvicinarlo a un pubblico più ampio.

La strategia si rivelò vincente: gli affari dell’azienda decollarono, raggiungendo i 50 miliardi di vecchie lire, grazie a un business plan incentrato sulle “3 P”: prezzo, prodotto, pubblicità, con un investimento annuale in pubblicità tv pari al 10% del fatturato.

La fortuna volse ulteriormente a favore dell’azienda quando, in concomitanza con la vittoria del Napoli, il marchio sponsorizzò l’allora stadio San Paolo, consolidando ulteriormente la sua presenza nel cuore degli italiani. Fu in questo contesto che nacquero gli indimenticabili slogan “Melluso – Scarpe belle e comode sempre” e “Melluso cammina sempre con te”, diventati simboli dell’impegno dell’azienda a offrire calzature che uniscono stile, comfort e qualità, accompagnando i passi dei suoi clienti in ogni momento della vita.

La campagna pubblicitaria televisiva fu caratterizzata da uno stile innovativo e accattivante, progettato per catturare l’attenzione dei telespettatori e trasmettere i valori di qualità, comfort e eleganza che da sempre distinguono le calzature Melluso. L’investimento in pubblicità televisiva si rivelò un enorme successo, contribuendo significativamente ad aumentare la notorietà del marchio Melluso a livello nazionale.

Questo approccio pionieristico non solo incrementò le vendite in modo esponenziale, ma posizionò anche Melluso come un marchio all’avanguardia, capace di rompere gli schemi tradizionali del marketing nel settore della moda. La prima campagna pubblicitaria televisiva non solo segnò un punto di svolta per l’azienda ma influenzò anche il modo in cui la moda e il lusso avrebbero utilizzato i media nei decenni a venire, dimostrando che anche i marchi più esclusivi potevano trarre vantaggio da una presenza televisiva intelligente e ben pianificata.

La strategia di crescita e innovazione: dalla produzione all’E-Commerce

La storia di Melluso è un esempio emblematico di come un’azienda possa radicarsi profondamente nel tessuto produttivo italiano, mantenendo al contempo una visione aperta verso l’innovazione e l’espansione. Centralità dell’Italia nella strategia d’impresa si riflette nella scelta di concentrare la produzione nel cuore di Napoli, dove la creatività e l’artigianalità si fondono nella realizzazione di calzature di alta qualità. Questa dedizione alla manifattura italiana ha permesso a Melluso di raggiungere, negli anni d’oro, una produzione annua di 1,3 milioni di paia di scarpe, soddisfacendo la domanda di oltre mille punti vendita multibrand.

Tuttavia, il panorama retail è in continua evoluzione, e Melluso ha saputo adattarsi riducendo i punti vendita multibrand a meno di 600 e puntando decisamente sui negozi monomarca, sia diretti che in franchising. Con già 40 store aperti e l’obiettivo di espandersi di cinque nuovi negozi all’anno, con un investimento medio di 300 mila euro per negozio, Melluso dimostra un impegno costante verso un’esperienza di marca coesa e di qualità.

Il 2007 ha segnato un punto di svolta con l’apertura del primo Melluso Store a Lecce, inaugurando una serie di aperture in città chiave come Milano, Roma e Napoli.

Questa strategia non solo ha rafforzato la presenza fisica dell’azienda ma ha anche creato sinergie con l’e-commerce, lanciato con l’intento di raggiungere un pubblico internazionale. Nonostante l’e-commerce rappresenti ancora una nicchia per Melluso, con un fatturato inferiore al milione e mezzo di euro, l’azienda riconosce il potenziale del web come canale complementare ai negozi fisici, che funge da biglietto da visita digitale per clienti in tutto il mondo.

La produzione di Melluso rimane fedele alle sue radici, con la maggior parte delle calzature ancora oggi realizzate a Napoli, dove vengono disegnate, ideate e assemblate con pellami e materiali di alta qualità forniti dalla stessa azienda Melluso.

Questo approccio garantisce un controllo diretto sulla qualità e sull’autenticità del prodotto finito. Sebbene una parte della produzione Melluso avvenga in Toscana o Veneto, e alcune lavorazioni siano delegate a laboratori nell’Europa dell’Est, il cuore dell’operato di Melluso resta profondamente italiano, simbolo di un marchio che, pur espandendosi e innovandosi, non dimentica le proprie origini e i valori che lo hanno reso un punto di riferimento nel settore calzaturiero.

Melluso, una storia di famiglia e fede cristiana

L’azienda Melluso non è solo una realtà imprenditoriale, ma è l’esempio di come il valore della famiglia ed una profonda fede cristiana può essere alla base di qualsiasi progetto di vita.

Nel tessuto della storia di Melluso, infatti, la fede e il valore della famiglia si intrecciano in modo indissolubile, creando un legame profondo che ha definito l’essenza stessa dell’azienda. La figura di Salvatore Anastasio, fondatore della Comunità Evangelico Pentecostale di Napoli, emerge come un pilastro fondamentale in questo contesto, avendo impresso un segno indelebile sulla direzione spirituale e sui valori che hanno guidato la famiglia Melluso. La sua influenza ha esteso le radici della fede cristiana evangelica profondamente nella vita familiare e professionale dell’azienda, offrendo non solo una guida spirituale ma anche un modello di vita basato sull’integrità, sulla comunità e sul servizio.

Fu proprio la fede cristiana evangelica a infondere nei Melluso la forza di affrontare e superare le avversità, trasformando le sfide in opportunità e la speranza in realtà. La Bibbia, non semplice testo sacro ma vero e proprio manuale di vita, ha giocato un ruolo fondamentale nella vita dei fratelli Melluso, insegnando loro il valore dell’unità, della perseveranza e dell’etica del lavoro.

Questi insegnamenti si sono riflessi profondamente nel loro approccio all’imprenditoria, dove la fede e il valore della famiglia sono stati sempre considerati capisaldi imprescindibili. Alfonso Melluso, infatti, oltre ad essere un imprenditore, svolgeva il ruolo di pastore evangelico, utilizzando la sede del calzaturificio anche per le funzioni religiose, simbolo tangibile di come fede e lavoro potessero coesistere e arricchirsi a vicenda.

La crescita dell’azienda Melluso, da un modesto inizio in uno scantinato a un’impresa riconosciuta a livello nazionale, con stabilimenti a Capodimonte e Calvizzano, è la testimonianza vivente di come la fede e la famiglia possano essere fonti di ispirazione e di forza incondizionata.

Questi valori hanno insegnato ai Melluso a navigare attraverso le intemperie del dopoguerra e delle sfide economiche, mantenendo sempre al centro l’importanza delle persone, della comunità e dell’integrità. Quasi ottant’anni di attività non hanno scalfito ma piuttosto rafforzato l’impegno verso questi principi.

La continua espansione del marchio

Nell’ambito di una strategia di espansione globale e di adattamento alle mutate condizioni del mercato post-pandemia, Melluso continua ad espandersi proiettandosi con determinazione oltre i confini nazionali.

Questa visione internazionale si concretizza attraverso la fondazione di una newco a Pittsburgh, USA, denominata Mel.Dock LLC, sotto la guida di Meghan Hudock come presidente e Alessia Melluso in veste di vicepresidente.

Questa mossa strategica non solo segna l’ingresso dell’azienda nel mercato nordamericano ma apre anche le porte a futuri investimenti in Asia, Middle East, Africa e Sudamerica, dove la domanda di prodotti di qualità è in ascesa. La partnership con Meghan Hudock, nata da un’amicizia e da valori condivisi scoperti attraverso incontri e viaggi tra Italia e Stati Uniti, rappresenta un passo chiave nella strategia di internazionalizzazione di Melluso.

Con l’esclusiva distribuzione dei prodotti Melluso in Nord America, l’azienda si appresta a navigare le nuove logiche distributive globali, mirando a consolidare la sua presenza in mercati esteri promettenti e a diversificare le sue opportunità di crescita oltre i confini italiani.

Ed è stato proprio in un incontro recente al Senato, patrocinato dal presidente Lucio Malan e presentato magistralmente dallo scrittore/giornalista Alessandro Iovino, che la stilista Anna Fendi si è congratulata con le due brillanti donne a capo di questo progetto di espansione americana, augurando loro la stessa fortuna che lei ebbe con le altre sorelle Fendi negli anni ’70.

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