L’Italia rappresenta da sempre una terra di grandi ricchezze artistiche e paesaggistiche, congiunte ad uno stile vita “low cost”. La ricetta più famosa della nostra Penisola è la seguente: basso costo ed alta qualità in termini di bellezza e divertimento. Non casualmente, l’Italia è una delle mete più apprezzato dai turisti stranieri non solo per la sua magnificenza artistica e paesaggistica, ma soprattutto per un tenore di vita molto più abbordabile rispetto ad altri Paesi.
In questo articolo, proponiamo 10 destinazioni low cost in Italia.
1. Valle del Chiese
Prima destinazione low cast è, senza dubbio, la Valle del Chiese. Siamo nello splendido scenario della vallate del Trentino, all’incrocio tra antichi borghi, laghi e ghiacciai antichissimi.
La valle trentina attraversata dal fiume Chiese, di offrire un ampio ventaglio di opportunità a tutti coloro che amano la montagna, sia che si tratti delle cime innevate del Ghiacciaio dell’Adamello, teatro della guerra bianca in Trentino, che dei suoi laghi alpini tra cui il Lago d’Idro.Ad esprimere questo connubio di natura e scoperta è soprattutto la Valle di Daone con una fauna ed una flora rigogliosa.
A colorarla ci sono invece i campi di mais che danno vita alla farina gialla di Storo e i boschi. Infine, il fiume Chiese e le tante cascate, oltre 140, che costellano l’intera vallata.
In particolare il Lago d’Idro si distingue per le sue caratteristiche. Le acque, infatti, del lago sono interamente balneabili e la loro temperatura mite permette lunghe nuotate per tutta l’estate fino a settembre inoltrato. Ogni anno sulle sponde del Lago d’Idro si ritrovano appassionati di surf, vela, canoa, ma anche famiglie che qui possono trovare campeggi e spiagge adatte ad una vacanza con bambini lontana dalla frenesia delle città. In acque così pulite trovano habitat ideale molte specie di pesci e, di conseguenza, sono tanti i pescatori che pescano nella quiete della natura lacustre.
Densa anche la storia degli antichi borghi che costellano la valle. La Valle del Chiese, ed in particolare le sue montagne, sono ancor oggi testimoni di uno dei suoi tratti distintivi: l’essere terra di confine. Tra gli episodi che più hanno accentuato questa sua caratteristica c’è sicuramente la Grande Guerra Adamellina: la Guerra bianca.
Trentino Grande Guerra dunque con cimeli e reperti della prima Guerra mondiale, trincee, camminamenti, baracche e teleferiche che, ancorpiù in occasione del Centenario Grande Guerra, permettono di approfondire la grande guerra.
Un essere di confine che traspare anche in molti altri aspetti che possono essere scoperti grazie a strutture quali ad esempio il Museo casa Marascalchi che, attraverso una serie di foto d’epoca riesce a restituire momenti importanti della civiltà contadina svolta tra aratri, vanghe, setacci e contenitori per raccogliere il mais.
Non solo foto però, per avvicinarsi al passato della Valle del Chiese ci sono anche laboratori e percorsi che riportano alla luce gli antichi mestieri del mastro fabbro e della segheria veneziana come quelli del Rio Caino.
Prezzo medio soggiorno: 60 euro/ gg
2. Chioggia
La seconda destinazione low cost ci fa immergere entro le acque della Laguna Veneziana. Siamo a Chioggia, uno dei borghi più belli d’Italia e anche in uno dei borghi marinari per eccellenza.
Incastonata tra il Delta del Po e la Laguna Veneta, Chioggia sorge su piccole isole collegate da ponti ed è parte del sito “Venezia e la sua Laguna”, riconosciuto nel 1987 come Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la sua unicità e per il suo straordinario valore paesaggistico e architettonico.
Il centro storico di Chioggia è caratterizzato da calli, ponti e canali: per questo motivo è stata soprannominata “La piccola Venezia” ed è inserita nella lista dei Borghi d’Italia e dei Borghi storici marinari.
Se i monumenti di Chioggia lasciano con il fiato sospeso, la vera città si gode tra le sue calli, i suoi campielli e porticati: come a Venezia non esistono vie e le strade mantengono la denominazione veneziana.
Dal corso principale si diramano 74 calli, dove si possono cogliere l’accento morbido della parlata lagunare e i profumi della cucina chioggiotta immergendosi completamente nell’atmosfera veneziana della città.
Importante è anche l’ospitalità dei Chioggitani. Vacanze in Calle è un’iniziativa fatta per chi desidera un soggiorno semplice, senza vincoli e libero dagli schemi: è possibile soggiornare in libertà al centro della vita clodiense, alloggiare tra le strette calli e i caratteristici canali nel cuore dell’atmosfera più autentica di Chioggia.
Soggiornando nel suo centro storico, basterà affacciarsi alla finestra per respirare il clima unico e caratteristico di Chioggia: osservare dall’alto una città piena di vita e storie da raccontare, oppure passeggiare tra palazzi e monumenti storici, perdendosi tra le sue calli.
Può esserefare tutto questo in autonomia avvalendosi della cordialità dei vicini di casa pronti a suggerire le vere chicche di Chioggia, oppure si può partecipare a tour guidati lasciandosi affascinare da una città ricca di segreti e luoghi tutti da scoprire.
3. Tirano
Terza destinazione low cost è Tirano, centro sulle Alpi lombarde e punto di partenza del celebre Trenino del Bernina, che attraversa diversi cantoni svizzeri.
Tirano per la sua posizione geografica, è il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta della Valtellina e della vicina Svizzera. Caratteristico è il Sentiero della Valtellina. È adatto a tutti (famiglie con bambini comprese), permette di alternare pedalate nel verde a soste nei paesi lungo il percorso (si incontrano chiese, palazzi e borghi contadini) oppure di fermarsi per un picnic in una delle aree di sosta attrezzate. Non da ultimo, si ricorda che la linea ferroviaria Milano-Tirano di Trenord corre quasi sempre parallela alla ciclabile, permettendo di salire in treno con la bicicletta al seguito, se la fatica si fa sentire.
Il centro storico è impreziosito dal seicentesco Palazzo Salis che, con le sue bellissime sale affrescate, rappresenta oggi un patrimonio artistico e culturale straordinario, e Palazzo Merizzi che custodisce al suo interno tesori preziosi come il giardino d’onore a pianta quadrata e numerose stanze con decorazioni d’epoca, alcune in stile Luigi XIV.
Il Museo Etnografico Tiranese (MET) si affaccia sulla piazza della Basilica e, facendo due passi per il centro storico, si possono scorgere i resti delle mura sforzesche e le porte Bormina, Milanese e Poschiavina. In una posizione strategica e panoramica, la millenaria Chiesetta di Santa Perpetua domina la piazza della Basilica sottostante e tutto il territorio circostante alla città. A Tirano si può salire a bordo di uno dei treni più famosi al mondo: il “Trenino Rosso del Bernina” (o Bernina Express).
Non più solo collegamento tra Italia e Svizzera, ma patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO, attraverso i finestrini delle sue carrozze si vive un’esperienza unica e affascinante attraverso le alte quote dell’Ospizio Bernina, l’alta Engadina, la blasonata Sankt Moritz e la vallata del fiume Inn.
Prezzo medio soggiorno: 100€ / gg
4. Levanto
Quarta tappa low cost è Levanto, nel cuore delle Cinque Terre. Vero angolo di Paradiso,immerso tra l’asprezza del territorio e la grazia del mare, il comune ligure sa conciliare bellezza e divertimento.
Il paese di Levanto viene apprezzato sia dagli italiani che dagli stranieri, viene denominato la porta delle Cinque Terre perchè è il punto di partenza perfetto per visitare le Cinque Terre.
Levanto si trova a soli 3 minuti di treno da Monterosso al Mare, il primo dei cinque borghi. Da Levanto partono i treni Cinque Terre Express che fermano in tutti i villaggi delle Cinque Terre, servizio incluso nella Cinque Terre Card. Le Cinque Terre possono essere raggiunte da Levanto in barca con la linea battelli delle Cinque Terre o a piedi tramite il sentiero Levanto – Monterosso.
Questo grazioso borgo offre ai turisti una bellissima spiaggia, aree verdi con giardini, molti hotel, bed and breakfast, negozi e un’ampia scelta di ristoranti e bar/pub.
Per il soggiorno a Levanto sarà possibile scegliere tra splendidi alberghi e affittacamere sul fronte spiaggia e agriturismi immersi nel verde delle colline a meno di 2 km dal centro storico. I prezzi delle strutture sono leggermente più bassi delle Cinque Terre.Levanto ha, infatti, una grande scelta di alberghi a pochi passi dal mare con buoni standard e ottimo rapporto qualità prezzo.
All’offerta si aggiunge una grandissima varietà di Bed & Breakfast con molte attività situate in centro paese vicino al mare. Sarà possibile anche trovare bellissimi agriturismi con piscina poco distanti dal mare.
Prezzo medio soggiorno: 110€ / gg
5. Gradara
Quinta fermata di questo nostro tour low cost in Italia è Gradara. Antico centro medievale a pochi dalla Riviera Adriatica, il centro marchigiano rappresenta un vero fiore all’occhiello per la giusta commistione tra arte e paesaggi mozzafiato.
La Rocca di Gradara e il suo Borgo Fortificato rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate delle Marche e d’Italia e le due cinte murarie che proteggono la Fortezza, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, la rendono anche una delle più imponenti.
Il Castello sorge su una collina a 142 metri sul livello del mare e il mastio, il torrione principale, si innalza per 30 metri, dominando l’intera vallata. La fortunata posizione di Gradara la rende, fin dai tempi antichi, un crocevia di traffici e genti: durante il medioevo la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra le milizie dello Stato Pontificio e le turbolente casate marchigiane e romagnole, mentre ai nostri giorni, grazie alla vicinanza dal mare, si trova subito nell’entroterra di una delle principali mete turistiche dell’Italia, la Riviera Marchigiano-Romagnola.
Gradara sorge in un territorio ricco d’ulivi, vigneti e dall’antica tradizione culinaria. Le tipiche trattorie ed i ristoranti di Gradara offrono un’ottima cucina marchigiano-romagnola, quindi è possibile gustare piatti delle tradizioni gastronomiche sia delle Marche sia dell’Emilia Romagna.
Prezzo medio soggiorno: 95€ / gg
6. Ortona
Sesta tappa low cast è Ortona, centro marinaro in provincia di Chieti. Cittadina in perenne dialogo con la natura, riesce a catturare i turisti con i suoi tanti monumenti storici e la sua vita ad agio con lo spirito.
La zona più antica è il quartiere medievale di Terravecchia in cui spicca la Cattedrale di San Tommaso Apostolo risalente al IX secolo ma distrutta prima da un terremoto del XV secolo poi nel 1943, ha oggi uno stile neoclassico e barocco.
Una splendida testimonianza del passato è il Castello Aragonese, oggi ben ristrutturato con un bel giardino interno. La bella passeggiata orientale passa per il Palazzo Farnese costruito nel XVI secolo e oggi sede del museo dedicato al pittore Basilio Cascella.
Ma com’è ovvio, il monumento più bello della città di Ortona è naturale ed è il tratto di mare di venti chilometri che forma parte della splendida Costa dei trabocchi. Le spiagge che si susseguono ad Ortona sono dapprima larghe e con una bella sabbia fine, Foro, Lido Riccio e Lido dei Saraceni con stabilimenti attrezzati e tratti di spiaggia libera, e poi divengono piccole cale più selvagge e splendidi promontori.
Questi regalano spiagge più intime da non perdere come Punta Ferruccio, Punta Acquabella, quella della Riserva Naturale Regionale Ripari di Giobbe con un mare limpido e faraglioni.
Dopo aver preso il sole e fatto bagni interminabili, scoperto ogni angolo dei venti chilometri di costa di Ortona e percorso la città per apprezzarne le bellezze gli appassionati di escursioni a piedi possono scegliere alcuni itinerari molto belli che da Ortona portano a Marina di Fossacesia, a Lanciano, alla Punta Acquabella per fare qualche esempio. Per il divertimento di grandi e piccoli la pista di go-kart, minimoto e minimotard.
Molto simpatica l’idea di realizzare una fontana del vino che si trova all’interno della tenuta di una cantina nella zona di Ortona.
La cucina ad Ortona è eccellente sia nei piatti di mare che in quelli di terra. Le alici fritte o come salse di condimento per la pasta sono molto apprezzate, così come l’agnello, soprattutto quello casce e ova.
Prezzo medio soggiorno: 100€ / gg
7. San Giovanni in Galdo
Settima tappa nella nostra Italia low cast è San Giovanni in Galdo. Posto nell’entroterra molisano, la cittadina rappresenta un ottimo punto di partenza per la visita dell’intero Molise.
Tra le dolci colline a due passi da Campobasso, si nasconde San Giovanni in Galdo; piccolo centro ma con tantissima storia.
Il Comune è concentrato in un unico centro abitato e si distende sulla collina sottostante. La struttura urbanistica del vecchio centro storico è medioevale. Il borgo San Germano, centro storico del paese, “il Morrutto“, costruito su un contrafforte del dirupo Fonte Valloni, presenta vecchie abitazioni, addossate le une alle altre, sviluppatesi intorno all’antica chiesa di San Giovanni Battista di cui sono rimaste alcune parti delle mura perimetrali, incorporate nella nuova struttura del municipio.
Tra i principali elementi del patrimonio archeologico e architettonico del Comune, figura il piccolo Santuario Sannitico, situato a Colle Rimontano, a nord-est del paese. La sua forma, semplificata nella struttura e ridotta nelle dimensioni, riproduce il più grande e prestigioso tempio di Pietrabbondante.
Molte manifestazioni, religiose e secolari, vengono organizzate durante l’anno: il 4 aprile si svolge la Via Crucis, cui partecipa la popolazione con costumi d’epoca. Il 29 agosto si celebra il martirio del Santo Patrono, San Giovanni Battista; in tale occasione viene organizzata la sagra della “frecassea”, composto di interiora d’agnello, uova e formaggio.
Da pochi anni, inoltre, il famoso festival “Jazz in Campo” si è esteso anche al Comune di San Giovanni in Galdo divenendo “Jazz in Campo, Jazz in Galdo” che ha luogo nel mese di luglio portando in regione alcuni tra i più famosi jazzisti del panorama italiano e non solo. Il celebre gruppo folkloristico locale, gli “Zig-Zaghini“, ha il merito di aver fatto conoscere i canti e i balli tipici del luogo non solo in ambito regionale ma anche nazionale ed estero.
Prezzo medio soggiorno: 80€ / gg
8. Rodi Garganico
Ottava location low cost in Italia è la bellissima Rodi Garganico. Definita come “il giardino del Gargano”, la cittadina pugliese affianca storia e spiagge bellissime.
Rodi Garganico si trova nella parte nord del Gargano, ad ovest di Peschici, a circa 35 km da Vieste.
Il centro storico di Rodi, come quello di Peschici e di Vieste, si trova arroccato a strapiombo sul mare. Oltre che per la bellezza delle sue coste, la piccola cittadina è nota anche per la produzione di agrumi, (Arance del Gargano e Limoni Femminello, entrambi DOP). La rocca sulla quale è costruita la città si trova tra due spiagge di sabbia fine, la spiaggia di levante e quella di ponente.
Il centro storico medioevale presenta la tipica struttura garganica, con tracciati intricati, ripide scalinate, vicoli strettissimi e terrazze sul mare. Di particolare rilevanza sono le Chiese di San Nicola di Mira con il campanile in arte greco-bizantino e il Santuario della Madonna della Libera, in cui da secoli si venera il quadro della Madonna della Libera, che la tradizione vuole “sbarcato” a Rodi Garganico insieme ad alcuni Veneziani in fuga da Costantinopoli conquistata nel 1453 da Moemetto II.
A due passi da Rodi sorge l’attrezzata frazione denominata Lido del Sole, popolatissima stazione balneare che negli ultimi tempi si è distinta per il moltiplicarsi di momenti di svago alternativi alla classica spiaggia.
Chi invece vorrà rigenerarsi, non dovrà fare altro che incamminarsi nel vicino entroterra, dove svetta la monumentale Foresta Umbra, il grande polmone verde del Parco Nazionale del Gargano.
Prezzo medio soggiorno: 85€ / gg
9. Castelmezzano
Penultima tappa della bellissima Italia low cost è Castelmezzano. Gioiello delle Dolomiti Lucane, il centro è uno dei borghi più d’Italia.
Castelmezzano è un comune in provincia di Potenza, tra i tesori più belli della Basilicata.
Lo spettacolo più affascinante di Castelmezzano è quello offerto dallo scenario delle Dolomiti Lucane che gli fanno da sfondo. Nel tempo la pioggia e il vento hanno scavato in questa roccia arenaria sagome a cui la tradizione popolare ha dato nomi particolari, infatti con particolari condizioni di luce e di ombre assumono la forma di becco della civetta, di bocca di leone, di incudine e di aquila reale.
L’arrivo nel piccolo borgo è alquanto inusuale perché vi si entra da una galleria scavata nella roccia dopo aver superato una spettacolare gola, all’uscita dalla galleria Castelmezzano appare come un piccolo presepe arroccato e protetto dalle Dolomiti Lucane.
La struttura urbana di Castelmezzano è tipicamente medievale, un agglomerato concentrico di case con tetti a lastre di pietra arenaria incastrate in una conca rocciosa. Passeggiare per il centro storico è particolarmente suggestivo per la presenza delle costruzioni inserite nella nuda roccia, per le numerose scale ripide che si aprono tra i vicoli e che invitano a salire alle vette sovrastanti e godere dei meravigliosi panorami delle Dolomiti Lucane. Proprio questo rapporto equilibrato del centro abitato con le componenti naturali, rispettando il paesaggio circostante, ha permesso a Castelmezzano di essere definita città-natura ed inserita nel club de I borghi più belli d’Italia.
Castelmezzano rientra con il suo territorio nell’area del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane che offre oltre alle incontaminate bellezze paesaggistiche, tracce di una storia millenaria per la presenza delle mura megalitiche dell’insediamento lucano di Croccia Cognato del IV sec. a.C.
Nel borgo ogni anno a settembre, in occasione delle celebrazioni religiose in onore di S. Antonio, si rivive una delle tradizioni più antiche: la festa del Maggio, che rappresenta un inno alla fertilità della terra, attraverso il rituale dell’unione di un tronco di cerro e di una cima di agrifoglio festosamente trasportati dal bosco al paese, il primo trainato da coppie di buoi, la seconda a spalla dai giovani del paese. Il trasporto processionale dei due alberi è sicuramente la fase più spettacolare e coinvolgente che permette alla folla di diventare parte integrante del rito nuziale. La festa termina in paese dove cima e tronco vengono uniti, innalzati e scalati da parte degli abitanti più arditi.
Prezzo medio soggiorno: 80€ / gg
10. Trapani
Concludiamo il nostro viaggio del low cast in Italia con l’unico capuologo di provincia proposto: Trapani. Grande centro artistico e commerciale, la città siciliana è la giusta commistione tra bellezza del mare e forza architettonica.
Per la sua importanza strategica, la città è sempre stata presidiata da torri d’avvistamento e fortezze che contribuiscono non poco alla suggestiva fisionomia dei luoghi. È attribuita al generale cartaginese Amilcare Barca, durante le guerre puniche, la costruzione di una di esse molto particolare su uno scoglio a 600 metri dall’imboccatura del porto, il Castello della Colombaia, uno dei simboli trapanesi. Nel 1360 vi soggiornò la regina Costanza di Castiglia, che doveva andare in moglie a Federico III d’Aragona. Nel Quattrocento fu adibita a fortezza e poi utilizzata come prigione. Passeggiando sul lungomare più antico, circondata dall’acqua, è un’apparizione.
L’estrema punta della città è caratterizzata dalla Torre di Ligny, eretta nel 1671 e sede oggi del Museo della Preistoria. Per raggiungerla si percorre una stretta via, circondata da entrambi i lati dal mare di un azzurro intenso, frequentato in estate dai bagnanti.
Poco distante vi è il porto peschereccio. Qui si trova anche l’ex Lazzaretto, attuale sede della Lega Navale. È su un isolotto, ormai unito alla terraferma: qui passavano la quarantena gli equipaggi delle barche con sospette epidemie. Il nuovo Lazzaretto venne riedificato nel 1830 e si presenta come una grande esedra.
Interessante, per la conformazione del luogo e per la vivacità, il mercato del pesce. Si trova in Piazza Mercato, un tempo fuori dalle mura della città. L’attuale assetto è del 1874 ed è basato su un porticato ad archi con al centro una fontana di Venere Anadiomene.
È d’obbligo una visita al Museo Pepoli, dove fra l’altro si trovano bellissimi oggetti realizzati da artigiani locali con il corallo di cui il mare di Trapani era ricco.
C’è anche un “salotto” della città – Corso Vittorio Emanuele, via Torrearsa, Via Garibaldi, Via Fardella – in cui è piacevole lo shopping, mentre nelle serate di luglio, da oltre cinquant’anni si tiene una stagione lirica estiva con cast di livello nel teatro all’aperto della Villa Margherita.
Lasciando Trapani in direzione di Marsala, si trova la riserva delle “Saline di Trapani e Paceco“. In un paesaggio di grandi specchi d’acqua che formano sotto il sole geometrie particolari, mucchi bianchi di sale e mulini, si può percorrere una rete di sentieri dai quali assistere alle varie fasi della lavorazione del prodotto, una tradizione che probabilmente risale addirittura ai Fenici. Dall’antichità remota la fama del sale trapanese raggiungeva tutti i mercati del Mediterraneo.
La riserva ha anche un gran valore naturalistico: è l’ultimo baluardo per gli uccelli migratori che stagionalmente migrano verso l’Africa attraversando il canale di Sicilia e nel suo territorio sono state censite ben 208 specie di uccelli, fra cui splendidi Fenicotteri e Aironi bianchi maggiori.
Prezzo medio soggiorno: 70€ / gg
È l’Italia bellissima, è l’Italia low cost: non serve altro che goderne!
Per altre destinazioni consigliati, vai al nostro sito.