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11 Aprile: Giornata Nazionale del Mare

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Con la Giornata Nazionale del Mare, un appuntamento ormai divenuto consuetudine dal 2017, si vuole ribadire il ruolo cruciale di un elemento, che costituisce il 70% del globo terrestre, e di ciò che esso ha rappresentato nella storia dell’umanità, fin dalla notte dei tempi. Vediamo insieme di cosa si tratta, siete curiosi?

 

“Anche se lo chiamiamo Pianeta Terra, c’è chi sostiene che dovremmo chiamarlo Pianeta Oceano o Pianeta Acqua”

(David Abulafia, Docente Emerito di Storia del Mediterraneo all’Università di Cambridge)

 

La mutua influenza del mare sull’uomo e dell’uomo sul mare

In giornate ad hoc come questa dell’11 Aprile, volte alla profonda riflessione, nasce spontanea un’evocazione dei tempi che furono a 360°, momenti indelebili di un passato glorioso, nonché l’amara riflessione su ciò che di peggio l’azione antropica abbia provocato a Madre Natura. Il mare, scenario ma anche protagonista dalla storia alla mitologia, è una grande risorsa da rispettare che può rivelarsi il peggior nemico se lo si sfida.

 

Fondale marino in Calabria
Fondale marino in Calabria

Il rapporto tra uomo e mare è un aspetto pressoché inscindibile, un vincolo profondo capace di dipingere i tratti distintivi delle popolazioni che vi si affacciano. Il mare è, da tempi immemori, mezzo di comunicazione e “canale” prioritario per i traffici commerciali, per gli spostamenti, incontro fra culture.

 

Il mare nella storia

Simbolo di economia fiorente e prosperità: basti pensare alle Repubbliche Marinare di Venezia, Genova, Pisa e Amalfi. Queste città portuali non assunsero solamente un’indiscutibile rilevanza per la navigazione e il commercio, bensì furono un vero e proprio veicolo di scambi artistico-culturali che, a tutt’oggi, permeano il patrimonio italiano e mondiale.

 

Bandiera delle Quattro Repubbliche Marinare
Bandiera delle Quattro Repubbliche Marinare

Facendo un bel passo indietro, vogliamo dimenticare ciò che per i Romani significava il Mare Nostrum? Il termine, coniato intorno al III-II secolo a.C. in occasione delle Guerre Puniche, fu un nome di battesimo che i nostri padri riconobbero, non casualmente, al loro principale Alleato. Il titolo, di cui venne omaggiato il Mar Mediterraneo, andava a sancire la supremazia e il potere raggiunto grazie alla solida flotta creata per difendere i confini dell’Impero.

 

Una risorsa che ha cambiato il destino dell’umanità

Il mare fu una vera e propria fucina di civiltà, idee di sviluppo, sfide, superamento dei limiti e voglia di scoprire “mondi” allora sconosciuti. Esploratori e navigatori della caratura di Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, Marco Polo, Giovanni e Sebastiano Caboto e Umberto Nobile hanno letteralmente cambiato il  destino di tutta la Terra. Un crogiuolo di etnie, culture, usi e costumi: il tesoro più prezioso.

 

Ritratto di Cristoforo Colombo, Sebastiano del Piombo
Ritratto di Cristoforo Colombo, Sebastiano del Piombo (1519) – Olio su tela

“Cominciai a navigare per mare ad un’età molto giovane, e ho continuato fino ad ora. Questa professione crea in me una curiosità circa i segreti del mondo”

(Cristoforo Colombo)

 

Ciò ha consentito ai popoli che vi si affacciano di essere forieri di concetti e visioni che hanno portato, dalla cultura classica dei Greci fino allo splendore del Rinascimento italiano, all’idea di Stato e di società civile.

 

Fonte di ricchezza e mistero: tesoro da preservare

Incontri e confronti, sinonimi di crescita e arricchimento in toto, dove le influenze tra culture si sono stratificate, fuse o, in alcuni casi, imposte creando occasione per atroci conflitti inerenti proprio il predominio su questo mare. Il nostro sconfinato specchio d’acqua è un libro a cielo aperto, custode di segreti e relitti di cui nessuno, forse solo qualche divinità marina, conosce la verità assoluta.

 

Suggestivo viadotto, Costiera Amalfitana

E, senza ombra di dubbio, è proprio quest’aura di mistero che rende il mare tanto affascinante quanto pericoloso e spaventoso. Ci sarebbe, poi, un capitolo infinito da aprire, a tal proposito, su ciò che ci è stato lasciato in eredità dai nostri poeti, scrittori e artisti in generale. Non che non sia il momento giusto, ma è bene non perdere la “rotta” e focalizzarsi sulla valenza di un’ulteriore occasione per ricordare all’uomo, spesso distratto, che il mare è vita.

Vita per i pescatori che ne traggono sostentamento, ma soprattutto per le numerosissime specie che ci convivono in un equilibrio precario dovuto ad uno sfruttamento sconsiderato, se non addirittura folle, di una risorsa inestimabile.

 

Il ruolo del mare sul clima, gli ecosistemi e la sua importanza per il pianeta

Troppo spesso, l’uomo si è dimenticato che la Natura, e con essa il mare e gli oceani, va preservata. Per interessi economici loschi e abusivismi di ogni genere, questa risorsa è divenuta cloaca del pianeta, dove ognuno riversa i propri veleni pensando di nasconderli e che non verranno mai a “galla”.

Purtroppo, però, questa sciocca credenza popolare che forse un tempo si sarebbe potuta giustificare per mancanza di cultura in merito, scoperte, studi e ricerche scientifiche ora non è più tollerabile. Ormai non esistono scuse per giustificare chi, ormai da decenni, avvelena la nostra aria, la nostra terra, la nostra acqua, il nostro cibo: in altre parole la nostra stessa salute e quella del nostro pianeta.

 

Proporzione acqua vs superficie terrestre
Globo terrestre: l’acqua rappresenta circa il 70% dell’intera superficie

Non a caso qualcuno ha definito il mare una linfa vitale poiché, estendendosi per ben il 70% della superficie terrestre, ci restituisce il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assimila il 25% dell’anidride carbonica in eccesso. Dunque, ciò spiega l’incalcolabile valore che esso esercita sul clima del mondo intero. Sembra non bastare, sembra non spaventare abbastanza.  Un capitolo a parte, ovvero in occasione della Giornata Mondiale dei Lavoratori Marittimi (25 giugno), va dedicato alla ricchezza e alla fonte di sostentamento e lavoro per oltre 4,3 miliardi di persone.

 

Ambiente e Legalità: l’esempio di Angelo Vassallo

Noto anche come Sindaco Pescatore, il primo cittadino di Pollica, comune salernitano dell’incantevole Cilento, ha dato la sua esistenza per il mare. Non solo perché era uno dei pochi pescatori rimasti della piccola frazione di Acciaroli, perla di un territorio che solo chi conosce può comprendere, ma perché per la tutela dell’ambiente marino e non, è stato barbaramente assassinato.

“Se vivi continuamente la tua terra, non puoi non impegnarti per migliorarla ogni giorno di più”

(Angelo Vassallo)

 

Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore
Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore

 

“I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli ragioni sufficienti per rimanere a terra”
(Vincent Van Gogh)

Da un piccolo villaggio di pescatori quasi sconosciuto, durante i suoi due mandati consecutivi, ha creato una località balneare a misura d’uomo, in sintonia con Madre Natura. Ha difeso con, le unghie e coi denti, il suo paese, per i suoi giovani, costretti ad emigrare altrove in cerca di lavoro. Ha creato opportunità ai figli della sua stessa terra da non abbandonare e da far rinascere, in tutto il suo splendore, in simbiosi con il mare. Per gli acciarolesi, una vera e propria “funtana che jetta sordi“, ovvero una fontana capace di creare un indotto tutto intorno al settore meramente turistico.

 

L’eredità del Sindaco Pescatore: la salvaguardia del mare

Rispetto: il sentimento che Vassallo nutriva per il mare, a dispetto della noncuranza e dello spregio di chi, avrebbe voluto mettere le mani su un gioiellino così prezioso. La sua morte non è stata vana. A soli tre mesi dalla sua tragica scomparsa, avvenuta il 5 settembre 2010, nasce la Fondazione Angelo Vassallo- Sindaco Pescatore, voluta fortemente dai fratelli Massimo e Dario, in primis, e con l’enorme sostegno di una famiglia orfana di un uomo fuori dal comune, la moglie Angelina e, rispettivamente, i figli Antonio e Giusy.

Fondazione Angelo Vassallo e Libera insieme per la Legalità
Fondazione Angelo Vassallo e Libera insieme per la Legalità

Dal novembre 2010, nella pittoresca Acciaroli è partito il “Progetto Pulizia dei Fondali Marini“, grazie al consenso e alla preziosa collaborazione dei colleghi pescatori e al costante impegno dell’amministrazione comunale per i quali Vassallo è, a tutt’oggi, il faro che indica la via.

 

La Legge Salvamare: il sogno del Sindaco Pescatore diventa realtà

Tutelare i fondali marini della meravigliosa costa cilentana, la legalità e l’ambiente quale messaggio senza tempo né confini, sono una missione per la Fondazione Vassallo.

Questo omaggio alla memoria di Angelo e, naturalmente ai valori condivisi della Fondazione stessa, è valsa la Benemerenza del Ministero dell’Ambiente. Per la medesima ragione,  tra l’altro, la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha affidato al Presidente Dario Vassallo il compito di sviluppare e stilare la Legge Salvamare.

 

Scorcio sul porto di Acciaroli
Pittoresca vista sul porto di Acciaroli, Pollica (Salerno)

Un sogno che prende forma e che diviene realtà nonostante qualcuno, erroneamente, pensò che bastassero 9 colpi di pistola a uccidere i valori di un uomo, portavoce di un popolo orgoglioso e fiero del proprio paese.

“La vera ricchezza è il luogo in cui si vive sta a noi custodirlo con tutti gli strumenti possibili”

Poche, semplici, concise e dirette le parole di Angelo Vassallo che incarnano l’anima della prima legge in Italia volta esclusivamente a tutelare mare, laghi e fiumi dagli sversamenti velenosi e dai rifiuti da recuperare e reimmettere nel ciclo produttivo, a protezione di suddetti ecosistemi.

E i semi gettati dall’umile, ma immenso, Sindaco Pescatore non si fermano… volano soffiati e spinti da un anelito d’amore per attecchire in Europa e destare, inoltre, l’interesse dell’ONU.

 

La Giornata Nazionale del Mare 2023: le iniziative in Italia

A sostegno di quanto evidenziato e descritto fino ad ora, tutti gli eventi previsti per l’edizione 2023 sono palesemente volti a sensibilizzare la cittadinanza sull’impellenza, oltre che importanza, di salvare paesaggi ed ecosistemi marini di cui anche noi, volenti o nolenti, siamo parte integrante. Mettere a repentaglio la salute del mare e delle specie che ci vivono equivale a danneggiare noi stessi. Il concetto, di per sé, è lineare e facilmente comprensibile.

 

Tuttavia, a ricordarcelo sono le numerose iniziative a cui poter partecipare ed assistere lungo tutto lo Stivale. Ecco una selezione delle più significative.

  • La facciata di Palazzo Chigi, a Roma, si tinge di azzurro dalle ore 20.00 alle ore 24 di martedì 11 aprile. Il Governo italiano ribadisce, con questo gesto, il ruolo del mare: risorsa dal valore scientifico, economico, culturale e turistico-ricreativo.
Palazzo Chigi si tinge di azzurro
Palazzo Chigi, sede del Governo italiano, si tinge di azzurro in occasione della Giornata Nazionale del Mare
  • Open Day della Marina Militare: per l’occasione, saranno consentite interessanti visite a Palazzo Marina a Roma, le basi navali di La Spezia, Taranto, Cagliari, Augusta, Ancona, Napoli, e Venezia. E ancora, potrete vedere con i vostri occhi come funzionano le scuole della Marina, un’opportunità imperdibile per avvicinare fin da piccoli i bambini ad una professione altamente formativa e di grande valenza e prestigio. Osserverete da vicino grandi navi da sbarco, fari e tante altre installazioni.

 

Per ulteriori informazioni e per il programma completo di tutte le possibilità offerte, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale della Marina Militare nell’apposita sezione dedicata alla Giornata del Mare.

 

“Non si può mai attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva”.
(Cristoforo Colombo)

 

Immagine di copertina, Photo Credits: Monica Santonicola

 

 

 

Pubblicato il
11/04/2023