Comune italiano della provincia di Arezzo, in Toscana, il borgo di Anghiari si pone come uno dei luoghi più caratteristici della regione grazie al suo legame con la storia.
Siete pronti a scoprirlo con noi?
Il territorio e la storia del borgo di Anghiari
Situato nella parte più orientale della Toscana e posto su un dosso collinare, Anghiari, il cui nome deriva, secondo alcuni, da castrum angolare, riferendosi alla forma angolare del suo castello, e, secondo altri, da glarea, a causa della costruzione del paese effettuata sulla ghiaia, ebbe origine a partire dalla fondazione del suo castello nel VII secolo. Quest’ultimo, ricordato per la prima volta in un documento del 1048, fu dapprima sottoposto alla dominazione longobarda e successivamente donato a Camaldoli, che diventerà padrone assoluto di tutta la zona dal 1104 al 1143, al fine di fondare il monastero di San Bartolomeo apostolo intorno a cui si svilupperà il centro abitato. Nel 1322, la città passerà sotto il dominio della famiglia Tarlati di Pietramala che darà luogo alla creazione di varie opere pubbliche e che sarà presente fino al 1385 quando essa passerà nelle mani dei fiorentini. Proprio in queste ultime, nel 1440, diventerà sede della celebre battaglia di Anghiari, combattuta tra l’esercito fiorentino, alleato della Santa Sede e comandato da Giovanni Paolo Orsini, e quello del duca di Milano, condotto da Niccolò Piccinino, la quale si concluderà con la vittoria dei fiorentini il consolidamento del loro dominio in Toscana con la celebrazione di tale evento attraverso la pittura murale di Leonardo da Vinci.

Monumenti e luoghi di interesse
Grazie alle sue caratteristiche e al suo legame con la storia fiorentina, Anghiari è inserito tra i borghi più belli d’Italia e presenta numerosi luoghi d’interesse come:
- Badia di San Bartolomeo, edificio sacro realizzato dai monaci camaldolesi nel 1104 e ospitante, ad oggi, numerose opere tra cui la Madonna lignea attribuita allo scultore senese Tino di Caimano.
- Pieve di Santa Maria a Micciano, edificio sacro documentato a partire dal 1080 il quale, dopo una radicale trasformazione nel 1180, è caratterizzato dalla presenza di una tela con la Madonna col Bambino in trono tra i Santi Pietro e Girolamo, collocabile alla fine del Quattrocento o agli inizi del Cinquecento e attribuibile a Luca Signorelli.
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie, una delle più recenti costruzioni del centro storico, poiché realizzata tra il 1628 e 1740 dal progetto di Giovanni Battista Bellini, e conservante alcuni dei dipinti più noti del Cinquecento fiorentino tra cui spicca, ad esempio, la Presentazione al Tempio attribuita a Francesco Cungi.
- Chiesa di Santo Stefano, antichissimo edificio di culto di architettura alto-medievale (VII-VIII secolo) probabilmente costruita durante la dominazione longobarda.

- Palazzo Pretorio, ad oggi sede municipale, fu costruito intorno al XIV secolo e conserva del suo antico uso alcune segrete, una cappella ed un affresco raffigurante la Giustizia, opera del XV secolo da attribuire probabilmente ad Antonio di Anghiari.
- Castello dei Sorci, il cui nome deriverebbe dall’antagonismo con il Castello dei Gatti, fu dimora del capitano Baldaccio d’Anghiari fino a divenire, con il passare del tempo, sia una villa seicentesca che una fattoria ad oggi ospitante uno dei ristoranti più tipici d’Italia. Il fortilizio, inoltre, si distingue per essere stato sede di alcune riprese del film Non ci resta che piangere avente come protagonisti Roberto Benigni e Massimo Troisi.
- Castello di Montauto, dimora storica, appartenuta ai Borbolani, ha una struttura tipicamente medievale con alcune modifiche subite nel corso del Cinquecento. Oltre che per la sua storia, essa si distingue per aver ospitato più volte Francesco D’Assisi il quale donò il suo saio al feudatario della rocca dove sarà conservato fino al 1503.

- Museo della battaglia e di Anghiari, museo storico della città, che ha sede presso il Palazzo Marzocco, presenta numerose collezioni relative al periodo preistorico e alla battaglia di Anghiari.
- Riserva naturale dei Monti Rognosi, area naturale protetta caratterizzata da una vasta flora e fauna e da numerosi sentieri tra cui la la via delle miniere e alcuni dedicati a San Francesco.
Curiosità sul borgo
Oltre ad essere sede di monumenti e luoghi storici, Anghiari si pone anche come il centro teatro di riprese cinematografiche, buona cucina ed eventi. Esso, di fatti, ha ospitato le riprese cinematografiche di numerosi film, oltre al già citato Non ci resta che piangere, tra cui:
- La ragazza di Bube (1963) di Luigi Comencini
- La ragazza dei Lillà (1986) di Flavio Mogherini
- Una moglie bellissima (2007) di Leonardo Pieraccioni
Per quanto riguarda, invece, gli eventi più noti del borgo abbiamo:
- Il Palio della Vittoria, uno dei palii più antichi della Toscana istituito a partire dal 1440 e percorso, ad oggi, sulla salita detta la Croce, con i corridori che indossano i colori dei propri comuni di appartenenza.
- Scampanata, manifestazione folkloristica di origine medievale svolta a partire dal 1980 e caratterizzata da un carretto addobbato con il maggio su cui caricare i ritardatari all’evento.
- I Centogusti dell’Appennino, mercato dedicato al mondo dell’agriturismo e dell’enogastronomia locale svolto tra la fine di ottobre e inizio novembre. Durante tale fiera sarà possibile assaggiare i piatti tipici del luogo tra cui i bringoli con il sugo finto, spaghetti di acqua e farina tagliati a mano.
Come raggiungere Anghiari
Il mezzo più comodo per raggiungere Anghiari è sicuramente l’auto:
- Per raggiungere Anghiari da Nord bisogna percorrere l’autostrada A1 fino a Cesena, bisogna prendere l’E45 in direzione Orte-Roma per poi uscire a Sansepolcro Sud e da qui seguire le indicazioni Valtiberina-Sansepolcro.
- Per raggiungere Anghiari da Sud bisogna percorrere l’autostrada A1 fino ad Arezzo o la E45 in direzione Cesena con uscita a Sansepolcro.
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