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Giano dell’Umbria: un borgo contadino dal sapore medievale

Tipo di attivitàAttività culturali, Turismo
StagioneTutto l'anno
RegioneUmbria

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Ancora oggi si sente spesso il detto “Tutte le strade portano a Roma”.
Certo, non propriamente “tutte” portano a Roma, ma molte sì. E tra queste, un’antica via consolare romana che collegava la “Caput mundi” con Rimini: Via Flaminia, che oggi esiste nella forma di una strada statale.
Ed è proprio nei pressi di Via Flaminia che sorge il borgo che stiamo per scoprire: Giano dell’Umbria!

Giano dell’Umbria: dalle probabili origini romane allo sviluppo medievale

Giano dell’Umbria, situato in provincia di Perugia, sorge in piena campagna umbra, e affaccia sui Monti Martani. Nel 2023, è entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia“.
Ubicato nei pressi dell’antica Via Flaminia, che collegava Roma e Rimini, il borgo prende la sua denominazione dall’omonima divinità pagana Giano. Molto probabilmente, il borgo ha origini romane: la sua più antica testimonianza è una villa di epoca romana, rinvenuta negli scavi di Toccioli.

Giano dell’Umbria

Il borgo conobbe il suo sviluppo nel periodo medievale, non solo grazie alla Via Flaminia, ma anche alla sua posizione strategica. Il castello di Giano fu conteso tra Foligno, Todi e Spoleto: ha fatto parte della cosiddetta “Normandia“, un’area umbra occupata dai Normanni che vi si insediarono in epoca di scontri con il Ducato di Spoleto.

La città di Giano dell’Umbria fu distrutta dai Longobardi e poi ricostruita nel X secolo. Nel XIII secolo divenne parte del territorio amministrato dal Ducato di Spoleto. Al netto della parentesi napoleonica, Giano rimase fino al XIX secolo sotto la gestione spoletina, nonostante le ribellioni dei gianesi durante i secoli. Divenne poi comune autonomo nel 1930.

Le origini di Giano sono ancora oggi visibili in giro per il borgo: ad esempio, si osservano tracce di una cinta romana, visibili in cima alla collina su cui si erge il Palazzo Pubblico.
La storia medievale del borgo è riscontrabile attraverso la sua struttura urbanistica a chiocciola, con porte, torri e cinte murarie che circondano la città. Le mura risalgono al XII-XIII secolo e sono realizzate in conci di pietra calcarea locale.

I luoghi da scoprire

Numerosi sono i luoghi imperdibili a Giano dell’Umbria. Tra questi, il sopracitato Palazzo Pubblico o Palazzo del Municipio: esso fu, in antichità, la la residenza dei Nobili Signori di Giano, per poi diventare Palazzo della Comunità nel XIII secolo.
Si narra che nel seminterrato dell’edificio vi fossero i locali destinati a monte frumentario e a banco dei pegni. Dimora del podestà era invece il piano superiore, poi adibito a pubblici uffici.

Palazzo Pubblico

Questo edificio è stato ristrutturato più volte nel corso dei secoli: gli ultimi interventi importanti, che gli conferiscono l’aspetto esteriore attuale, sono datati 1932-34.
Oggi è sede del Municipio e al suo interno sono conservati reperti archeologici trovati durante gli scavi di Toccioli: un cippo in travertino e un dolio in terracotta risalenti al I-II secolo d.C.

L’Abbazia di San Felice, santo patrono di Giano dell’Umbria, sorge ai piedi dei Monti Martani, ed è un insieme di tre strutture distinte: quella benedettina, quella agostiniana e un’appendice agricola.
La chiesa sorge sul luogo di sepoltura di San Felice, vescovo che morì martire ad opera delle persecuzioni di Diocleziano.
Ad oggi, è rimasta pressoché intatta la cripta: sui capitelli sono scolpite figure stilizzate di animali, tratte probabilmente dal bestiario medievale.

Il castello di Morcicchia sorge sui Monti Martani, e risulta molto isolato rispetto ad altri luoghi: si può raggiungere tramite una strada sterrata.
La sua storia è avvolta nel mistero: si narra fosse un antico feudo dei Litaldi, famiglia spoletina: in seguito, un signore longobardo lo cedette alla Chiesa nel 1078.
Il castello era diviso in due contrade: San Silvestro e Castello. Oggi ne restano solo alcune torri ed abitazioni, ed una buona parte della cinta muraria. Molte strutture sono costruite in pietra locale bianca e rosa.
All’interno della cinta muraria è presente una chiesa, conosciuta come Chiesa di San Silvestro, risalente probabilmente al XIV secolo.

Castello di Morchicchia

Altre chiese di Giano includono la Chiesa di San Francesco, una delle prime costruzioni francescane umbre: alcuni studiosi ipotizzano che la loro costruzione fosse stata voluta proprio dal santo; e la chiesa di San Michele Arcangelo, al cui interno vi sono i resti di alcuni affreschi del 1501, caratteristici della cultura spoletina.

Le specialità locali

Il borgo di Giano dell’Umbria è oggi parte delle Strade del Sagrantino, associazione volta alla valorizzazione e alla promozione dei vini umbri. Numerose sono le cantine presenti nel territorio di Giano.
Qui si produce, ad esempio, il Sagrantino di Montefalco, vino considerato autoctono e riconosciuto come DOC e successivamente come DOCG. Il suo nome deriva dell’omonimo vitigno da cui viene realizzato.
Questo vino spesso accompagna la carne alla griglia e la cacciagione.

Non possiamo dimenticare, in aggiunta, i vini rossi e bianchi Colli Martani DOC. Il Colli Martani bianco si basa sul vitigno trebbiano, mentre quello rosso si ottiene grazie a un mix di uva Sangiovese e Montepulciano. Questi vini si distinguono per la loro buona attitudine al lungo invecchiamento.

Giano presenta anche un territorio ricco di tartufi, tipicamente cucinati per preparare le bruschette e gli strangozzi, piatto tipico locale. È possibile raccogliere lo scorzone, sia quello estivo che quello autunnale (i quali sono simili ma hanno periodi di maturazione diversi), così come il tartufo nero pregiato.

Tartufi neri dell’Umbria
Photo credit: Umbria Tourism

E ora l’iniziativa deve essere la vostra: venite a visitare Giano dell’Umbria!
Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale del Comune.

Photo credit (dove non espressamente indicato): Visit Giano dell’Umbria

Pubblicato il
12/06/2025