Rivista online

Il Presepe vivente e la storia di San Francesco a Greccio, Lazio

Tipo di attivitàMonumenti
StagioneInverno
RegioneLazio

Condividi

Il termine presepe, o presepio, deriva dal latino praesepium ed è composto da prae che vuol dire “davanti” e da sepire “chiudere con una siepe”. Per estensione, indica mangiatoia chiusa da una siepe (dal lat. saeps, saepis). In Italia e nei Paesi cattolici è il vero simbolo del Natale, mentre nella tradizione nordica, ovvero Paesi Scandinavi e Germania, prevale il “rito” dell’abete. Qui, però, parleremo di una particolare forma di rappresentare la nascita di Gesù e delle sue origini, o meglio del suo “inventore” e della città che ne fu, per prima, testimone. Non sarà Napoli dove il culto del presepe raggiunge dei livelli di eccellenza artigianale e artistica ineguagliabili? Continuate a leggere e lo scopriremo assieme.

 

San Francesco d’Assisi e i miracoli a Greccio

Innanzitutto, facciamo chiarezza. Non si tratta del classico presepe con le statuine a tutto tondo realizzato con i materiali e le tecniche più disparate, bensì del primo presepe vivente della storia che affonda le radici nel Medio Evo. La cosa straordinaria, tuttavia, è la figura a cui la sacra rappresentazione è legata: San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia. Circa l’arrivo del Santo a Greccio esistono pareri piuttosto discordanti che lo collocano tra il 1209 e il 1217. Tuttavia, ciò che è certo è il motivo per cui vi giunse, ovvero salvare la popolazione esposta da due grandi flagelli: i lupi che divoravano anche le persone e la grandine che ogni anno distruggeva il raccolto dei campi e dei vigneti.

Grazie al poverello di Assisi tutto cessò e fu ripristinata la pace. Si narra, però, che questi non furono gli unici due miracoli compiuti. Infatti, un giovane perse contemporaneamente l’udito, memoria e facoltà di parola. I genitori, che nutrivano una grande fiducia in Francesco, fecero voto a lui e, per grazia di Dio, riacquistò tutti i sensi. Inoltre, secondo tradizione San Francesco diede disposizioni a un ragazzino di lanciare un tizzone ardente. Il luogo in questo atterrò divenne la dimora di San Francesco a Greccio, lungo la parete rocciosa dell’altura dove venne edificato il Santuario-convento francescano.

 

Greccio, tra i borghi più belli d’Italia

Nel cuore della regione nota con il nome di Sabina, il borgo di Greccio sorge a circa 700 metri sul livello del mare, su un costone dei Monti Sabini, nell’Altro Lazio e ai confini con la vicina Umbria. Dista appena 96 km da Roma e 15 dal capoluogo di provincia, Rieti. Quanto alle origini, sembra che questo delizioso centro di circa 1500 abitanti debba il suo nome alla fondazione da parte una famiglia greca.

Fuggita dalla madre patria o mandata in esilio, trovò qui rifugio e ospitalità nella naturale conformazione del luogo, adatta alla difesa, nonché alla bellezza del territorio. Da Grecia, Grece, Grecce diventò, infine, Greccio. Il borgo, dal 2016, è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia per il suo carattere spiccatamente medievale, la sua natura incontaminata e tanti piccoli tesori sconosciuti che meritano di essere scoperti. La genuinità della popolazione fu uno dei motivi che spinse Francesco a restare e a realizzare proprio qui il primo presepe vivente del mondo.

 

Il viaggio in Palestina e la prima rappresentazione della natività della storia

A seguito del viaggio in Palestina del 1222, nel cuore di Francesco nacque e rimase vivo il desiderio di rievocare la nascita del bambino Gesù. Greccio, in qualche modo, gli ricordava i paesaggi di Betlemme e anche nella gente coglieva un legame con la Terra Santa. Durante un’udienza, esattamente il 29 novembre del 1223, chiese il permesso a papa Onorio III di riprodurre la Natività. Il pontefice, poiché allora era vietata qualunque rappresentazione sacra, acconsentì alla richiesta ma a patto che avvenisse in una grotta naturale, l’eremo di Greccio.

Il tempo stringeva e il Santo mandò a chiamare Giovanni Velita, signore del paese, divenuto uno dei suoi migliori amici fin dal 1217. Il castellano, dunque, abbracciò la proposta di scegliere una grotta e di realizzare una mangiatoia nella grotta dove condusse l’asinello e il bue. Era il 24 dicembre 1223 e il primo presepe vivente vide la luce nel paesino montano che si affaccia sulla conca reatina, segnando per sempre il destino di questo luogo attraverso un vincolo indissolubile con Betlemme.

 

Greccio, la nuova Betlemme

Velita, uomo di fede, collaborò con grande giubilo coinvolgendo, assieme al suo amico Francesco, i frati e gli abitanti. Da ogni dove accorsero, con torce e ceri luminosi, per ammirare una scenografia inimitabile. Fu così che l’umile Greccio divenne la nuova Betlemme, simbolo di cristianità che testimonia ancora oggi il mistero della nascita del Salvatore al mondo intero.

Questa preziosa rievocazione, dal 1972, avviene a cura della Pro Loco ed è giunta alla 799° edizione. Parte di dialoghi è stata ricavata dagli scritti di Tommaso da Celano, biografo del Santo. La natività è articolata in 6 quadri viventi, allestiti con un’incredibile dovizia di particolari, con costumi dell’epoca e una scenografia magica grazie all’atmosfera suggestiva dei luoghi. È un’esperienza unica al mondo che ognuno di noi dovrebbe fare almeno una volta nella vita.

Greccio, 24 dicembre 2022 ore 22:30

-26 e 28 dicembre 2022 ore 17:30

– 1,6,7 e 8 gennaio 202 ore 17:30

Per info, Pro Loco di Greccio tel. 0746 753883, prolocogreccio@tiscali.it

 

Il Museo Internazionale del Presepe di Greccio

Inoltre, ad appena 200 metri dal centro storico, la chiesa di Santa Maria e un antico edificio storico, grazie a un’imponente opera di recupero, ospitano il Museo Internazionale del Presepe. Qui, è possibile ammirare le creazioni artistiche di tutte le culture. L’importanza di questa preziosa esposizione è dovuta all’interpretazione di artigiani e artisti che si sono cimentati nelle tecniche più disparate alla realizzazione di numerosissimi presepi.

Per info, Comune di Greccio: Tel. 0746 750591, info@comune.greccio.ri.it

Museo Internazionale del Presepe: Tel. 0746 740028, museopresepi@comune.greccio.ri.it

Ufficio Turistico Comune di Greccio: Tel. 0746 750640, turismo@comune.greccio.ri.it

 

 

 

 

Pubblicato il
3/12/2022