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I Castelli Romani in 5 tappe e l’Infiorata di Genzano

StagioneEstate, Primavera
RegioneLazio

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Il weekend del 10, 11 e 12 giugno si svolgerà a Genzano di Roma, nel cuore dei Castelli Romani, la 245° edizione dell’Infiorata, la tradizionale celebrazione che riempie intere vie di città di tutta Italia di uno spettacolo artistico e culturale che desta stupore e meraviglia. Seguendo ritmi e procedimenti sedimentati nei secoli, artisti provenienti da tutto il mondo si cimentano in variopinti quadri di petali di fiori.

Infiorata di Genzano 2017 2023
Infiorata di Genzano, anno 2017

Un tour alla scoperta dei Castelli Romani in occasione dell’Infiorata di Genzano

Un’occasione imperdibile per chi si trova a Roma e dintorni nel periodo dell’Infiorata è quella di scoprire i Castelli Romani. Esplorare scorci pittoreschi e pregni di una storia che si intreccia con i nomi e le vicende più importanti della Roma antica sarà un’esperienza davvero emozionante.

5. Nemi la città delle fragole

Parte della bellezza del territorio dei Castelli Romani si ritrova nella forte impronta identitaria che contraddistingue ognuna di queste piccole ma vive realtà. Seppur così vicini tra loro, questi borghi trasudano una personalità marcata e caratterizzante. Dunque, se Genzano è artistica, Albano storica, e Ariccia allegra, Nemi è sicuramente delicata e pittoresca.

Nemi Castelli Romani
Nemi vista dalle sponde del lago

Con la torre di Palazzo Ruspoli che si affaccia a picco sul lago, i balconi delle case che sovrastano il verde delle sponde e il blu delle acque, le mura decorate di fragole e il belvedere nascosto tra pergolati e antiche fontane. In altre parole, Nemi è una delizia per gli occhi e per lo spirito.

Famosa per le sue fragoline, con cui i nemorensi si sbizzarriscono nella produzione deliziosi dolci, marmellate, liquori e aperitivi, Nemi cela pezzi di storia di singolare importanza. Lungo le rive del lago, degno di nota è il Museo delle Navi Romane.  Qui si trovano due navi colossali, rinvenute sul fondo tra il 1929 e il 1931, appartenute all’imperatore Caligola. Questo luogo magico è la meta ideale per gli amanti della storia e delle vicende a cui questi territori hanno vissuto da protagonisti per molti secoli.

Nemi Castelli Romani
Tramonto sul Lago di Nemi dal belvedere dell’antico fontanile

 

4. Ariccia, terra del Bernini e di una ricca tradizione enogastronomica 

Ariccia è lo spartiacque tra i due laghi: a metà strada tra Albano e Genzano,  fa da ponte tra i versanti dei due vulcani dei Colli Albani. Ed è infatti un ponte panoramico che segna l’ingresso alla città, lasciando vagare l’occhio su tutta la pianura pontina sottostante, fino al mare.

Ad accogliervi, è la Collegiata di Santa Maria Assunta, progettata da Gian Lorenzo Bernini, come testimonia l’inconfondibile cupola azzurra, a ulteriore riprova della presenza di questo grande artista del Barocco nel territorio dei Castelli Romani.

Ariccia Castelli Romani
La cupola del Bernini che spicca tra gli edifici di Ariccia

Tuttavia, oltre che dal punto di vista storico-culturale, Ariccia ha molto da dire anche sul versante delle specialità tipiche. Prime tra tutte, la porchetta IGP, prodotto famoso in tutto il mondo. E il luogo migliore per assaggiarla sono senza dubbio le fraschette, le tipiche osterie romane dai piatti abbondanti e realizzati rigorosamente con prodotti locali dell’entroterra laziale: trippa, fagioli con le cotiche, pasta alla carbonara, amatriciana e cacio e pepe, verdure grigliate e formaggi, il tutto accompagnato da ottimo vino in un’atmosfera allegra e conviviale.

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3. Ad Albano sulle tracce del passato dell’antica Roma

Questi territori portano i segni della forte impronta che Roma ha lasciato nella loro architettura e nel loro presente. Appena arrivati ad Albano, infatti, verrete viene catturati dal verde richiamo dei giardini di Villa Doria-Pamphili, originariamente proprietà della potentissima famiglia romana.

E ancora, l’antica chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, risalente al VI secolo il cui campanile in stile romanico ne testimonia l’antichità. E poi, le catacombe di San Senatore, rifugio in cui i cristiani praticavano segretamente il loro culto, che sembrano risalire addirittura al III secolo.

Albano Castelli Romani Chiesa di San Pietro
Chiesa di San Pietro del VI secolo su Corso Matteotti, Albano

Ma è possibile tornare ancora più indietro nel tempo e approdare a un’epoca storica di cui il nome stesso di Albano è testimone: è, infatti, in questi territori che sorgeva Alba Longa, la città fondata, secondo Virgilio, da Ascanio – altrimenti noto come Iulo, figlio dell’eroe troiano Enea che proprio sulla costa laziale sarebbe sbarcato. Secondo la leggenda, così ebbe inizio la Gens Iulia a cui appartenevano Giulio Cesare, Augusto e diversi imperatori fino a Nerone.

Oggi Albano è un’accogliente cittadina in cui è possibile rifugiarsi tra il fresco ombreggiato degli alti pini di Villa Doria o fare una lunga passeggiata che collega Albano e Ariccia, la prossima tappa dei Castelli Romani.

Villa Doria Albano
Villa Doria, Albano

 

2. Castel Gandolfo e i laghi dei Castelli Romani

Il lago di Nemi e il lago di Albano sono i due laghi di origine vulcanica intorno ai quali sono arroccate alcune delle località che costituiscono i cosiddetti Castelli Romani: Genzano e Nemi sul lago di Nemi, mentre Albano e Castel Gandolfo che si affacciano sul lago di Albano.

Lago di Nemi Nemi
Nemi vista dalla sponda opposta del lago

Il Lago di Albano

Il lago di Albano è l’unico dei due laghi a essere balneabile: le spiagge di sabbia nera circondate dagli alberi sono facilmente accessibili e rappresentano il luogo ideale per trascorrere qualche ora di relax e rinfrescarsi nelle acque dolci.

Dal lago, è possibile anche ammirare Castel Gandolfo come da una cartolina: tra le case basse e colorate, svetta il Palazzo Pontificio, residenza estiva del Papa fin dal XVII secolo, dal quale ogni anno a ferragosto il Papa si affaccia per salutare i fedeli.

Lago Castel Gandolfo Castelli Romani
Castel Gandolfo vista dalle sponde del lago

Il Palazzo Pontificio

Il Palazzo è, inoltre, un museo aperto al pubblico in cui è possibile visitare parte delle stanze che nei secoli sono state testimoni oculari delle vite dei papi. Avrete l’opportunità di osservare le reliquie e gli artefatti qui conservati e soprattutto passeggiare nei vialetti labirintici dei giardini di Villa Barberini, i giardini privati del Papa. Infine, il sito evoca e ribadisce il legame tra i Castelli Romani e l’antica Roma: l’edificio è stato edificato sui resti dell’antica villa imperiale di Domiziano, i cui resti sono ancora visibili oggi girando per il meraviglioso parco.

 

1. L’Infiorata di Genzano di Roma

La tradizione dell’Infiorata risale all’epoca barocca e trova  le sue origini proprio a Genzano, tra le vie dell’antico borgo contadino. Sembrerebbe che fu Gian Lorenzo Bernini, celebre artista romano, ad avanzare l’idea di realizzare dei quadri floreali per la liturgia del Corpus Domini nella zona dei Colli Albani.

La manifestazione, che vide la luce per la prima volta nel 1778, dal 2011 è annoverata quale “Patrimonio d’Italia per la Tradizione” con la speciale menzione del dal ministero del Turismo che l’ha riconosciuta “espressione della capacità di promuovere il turismo e l’immagine nazionale e di valorizzare la storia e la cultura del territorio con un’interpretazione adeguata ai tempi di oggi”.

L’edizione del 2023, di pari passo con questa celebrazione, ha luogo dal 10 al 12 giugno. Per l’occasione, l’intera cittadina di Genzano di Roma si mobilita per accogliere i numerosi visitatori desiderosi di ammirare le opere dei Maestri Infioratori.

Genzano di Roma Infiorata Chiesa della Cima Castelli Romani
Infiorata vista dal piazzale della Chiesa della Cima da cui si celebreranno i riti della liturgia

 

Il tema della 245° edizione dell’Infiorata di Genzano

Saranno proprio i Maestri Infioratori a realizzare delle autentiche opere d’arte che, per la 245° edizione, avranno come motivo conduttore il tema “Io sono l’altro”. Un inno alla pace, un invito alla fratellanza e alla concordia tra i popoli. I bozzetti dei quadri verranno presentati il giorno 9 giugno e, da quel momento, nel cortile comunale avrà inizio la fase dello “spelluccamento”, ossia il lento processo di raccolta dei petali.

 

Le giornate dell’Infiorata: la posa dei petali e lo “spallamento”

Durante le tre giornate della manifestazione, i bozzetti dei quadri saranno esposti nella Sala del Belvedere della Casa Comunale, mentre per gli artisti il passo successivo è il disegno sul selciato che farà da base alla posa dei petali. Quest’ultimo è sicuramente il momento più interessante e intenso dell’evento e parte del suo fascino sta, appunto, nella possibilità di ammirare dal vivo un’opera in divenire.

A partire da semplici linee di gesso appena accennate sul selciato, assistere all’evoluzione in magnifiche esplosioni di colori e forme sarà uno spettacolo a dir poco unico e ineguagliabile.

Genzano Infiorata
Genzanesi all’opera nella posa dei petali per la realizzazione di un quadro dell’edizione dell’anno 2018

 

Curiosità sull’infiorata

Una domanda, senza alcun dubbio, fiora la mente di chi ammira l’artistica e meticolosa posa dei petali: come facciano a non volare via durante le giornate. Il segreto è bagnare i petali in modo da renderli più pesanti, evitando che si spostino e mandino all’aria ore di lavoro collettivo.

 

Nel frattempo, la città si anima di spettacoli, musica dal vivo e visite guidate. Il programma si concluderà con lo spettacolo pirotecnico la sera di domenica 11 giugno. Il giorno successivo è dedicato allo “spallamento dell’Infiorata”, momento lasciato ai bambini che possono così divertirsi a distruggere le composizioni floreali senza remore.

 

I luoghi dell’Infiorata: la Chiesa di Santa Maria della Cima e il Lago di Nemi

L’Infiorata si svolge lungo via Italo Belardi, la suggestiva salita che collega la Chiesa di Santa Maria della Cima e Piazza IV novembre. Simbolo della città, la piazza ospita anche la Fontana di San Sebastiano, risalente al XVIII secolo e testimone di tutte le edizioni dell’Infiorata di Genzano. La colonna della fontana, emblema dei Colonna, Signori di Genzano, è decorata da foglie di vite, coltura tipica della zona dei Castelli Romani.

Genzano Castelli Romani
Fontana di San Sebastiano addobbata a festa per l’Infiorata

Risalendo la via si arriva, invece, alla trecentesca Chiesa di Santa Maria della Cima,  realizzata per opera dei monaci cistercensi. Siamo nella parte più antica del paese e, proseguendo tra le abitazioni del centro storico, si giunge sul versante che affaccia sul lago di Nemi.

Genzano di Roma Castelli Romani

 

Il territorio dei Castelli Romani è una perla a pochi chilometri da Roma. Rappresenta, indubbiamente, una tappa da aggiungere al proprio itinerario se avete la possibilità di fermarvi qualche giorno in più nella Capitale. Se invece avete a disposizione dei tempi più ristretti per visitare la Città Eterna, è bene avere un itinerario ben scandito per non perdere nessuna delle sue meraviglie.

 

Pubblicato il
8/06/2023
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